09-05-2015
Deivydas Praspaliauskas, 26 anni, originario di Vilnius, dopo alcune esperienze all'estero è tornato nella sua città natale per proporre una cucina che si allontana dai classici, un po' pesanti e ripetitivi, della gastronomia locale
L’area geografica delle tre repubbliche baltiche è un mondo ancora tutto da scoprire e, in qualche modo, da valorizzare sotto il profilo gastronomico. Se qualcosa si è già mosso dalle parti dell’Estonia, anche per la più stretta vicinanza con il fermento creativo del mondo nordico, negli altri due Stati le cose vanno più a rilento. I segnali sono tiepidi un po’ per lo stile alimentare che predilige da queste parti la quantità a discapito della qualità, e un po’ per la tradizionale cucina che da tempo immemorabile si fonda su due capisaldi a tavola: la carne e le patate. Quasi tutta la ristorazione locale gravita intorno a variazioni sul tema e solo da poco inizia a spuntare qualche cuoco che si permette (con qualche fatica) di sperimentare e di alleggerire i menu spingendosi verso lidi vegetali e crudisti.
Via Gedimino, a Vilnius
La sala dell'1 Dublis
Tartare di salmone con pastinaca e paprika
Le insegne, i sapori e le personalità cucinanti d'Europa, viste da Gualtero Spotti
di
giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale. E poi adora viaggiare