Nadia, Antonio e Giovanni Santini
Nuvola di mentuccia con asparagi e sesamodi Stefano Baiocco
Dall'Italia Una certezza chiamata Zia
«Sì, ora siamo più tranquilli». Usciti dall’agone della World’s 50Best, ed entrati di diritto nella Hall of Fame della popolare classifica globale, Massimo Bottura e Beppe Palmieri possono continuare a fare ai tavoli dell’Osteria Francescana quello che hanno sempre fatto: apparecchiare pasti memorabili. Solo che ora sono stretti tra guanciali più morbidi perché tutto quello che c’era da raggiungere è stato raggiunto. Sono tanti i motivi che definiscono il primato - o che danno diritto a un posto nel gotha. Ne scegliamo uno: la capacità di estendere gli orizzonti di un piatto e di un abbinamento attraverso scorribande nello spazio e nel tempo. Ogni portata è una finestra aperta sul mondo e sul valore della contaminazione, che però getta luce rigorosamente al di qua, su ingredienti e grandi protagonisti del presente e del passato di Modena e dell’Emilia. Una open-mindness di rara sintesi, sulle culture proprie e altrui.
ABBINAMENTO UNO. Ribolla di Damijan Podversic
PIATTO UNO. Raviolo cinese ripieno di patate arrosto tra "bisque" di faraona e croccante al parmigiano
PIATTO DUE. Faraona ripiena di bollito non bollito
ABBINAMENTO DUE. Birra alle castagne e ginepro di Beltaine
PIATTO TRE. Pelle di faraona con paté di fegatini e cioccolato, savor di mela cotogna e tartufo nero
Massimo Bottura e Beppe Palmieri, una liasion quasi ventennale. Bottura sarà protagonista al congresso di Identità Milano
classe 1973, laurea in Filosofia, giornalista freelance, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di gastronomia presso istituti e università. twitter @gabrielezanatt instagram @gabrielezanatt
Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo