18-02-2012

Al Settimo Gelo

Nel Bolognese da Stefano Tarquinio, giovane gelatiere che non teme freddo e ghiaccio. Anzi

La squadra di Al Settimo Gelo, due gelaterie nel B

La squadra di Al Settimo Gelo, due gelaterie nel Bolognese: da sinistra Stefano Tarquinio, la compagna Elisa Mascagna, la mamma Loretta, il padre Vincenzo, e Dean Buratti che lavora al banco (foto gentilmente concessa da Dolcesalato)

Ottimi ingredienti, tecnica rigorosa e passione incondizionata. Ecco la ricetta per un gelato a regola d’arte. E in Stefano Tarquinio, anima delle due gelaterie bolognesi Al Settimo Gelo - la prima a Medicina, la seconda a Castel Guelfo - questi 3 ingredienti si combinano alla perfezione. Lo si percepisce immediatamente assaggiando il suo gelato: ogni gusto, anche il più classico, riserva una sorpresa, un dettaglio particolare, una sfumatura innovativa.

La sua Crema della Nonna, per esempio, è un’esplosione di sapore: vaniglia e scorza di limone le conferiscono inaspettate note di freschezza, insolite e piacevoli per un gusto in cui l’uovo è da sempre protagonista incontrastato. Da provare anche il gelato al cioccolato, che nella gelateria di Stefano non è sempre lo stesso, ma esprime di volta in volta le caratteristiche peculiari del cioccolato utilizzato. Non mancano i grandi classici: il gelato alla Nocciola Piemonte Igp, quello al Pistacchio di Bronte o, ancora, al Limone Sfusato di Amalfi e alla Menta Bianca di Pancalieri.

Ma i 24 pozzetti della gelateria custodiscono gelosamente anche proposte inaspettate ed esclusive, perché Stefano ha la straordinaria abilità di trasformare in gelato gli ingredienti più disparati. Ne è un esempio il gusto Biscotto di meliga, realizzato con le tradizionali paste di meliga piemontesi, o ancora il gelato Cheese Cake, una straordinaria interpretazione in chiave fredda dell’ormai famosa torta made in Usa, composta da una crema a base di formaggio morbido con briciole di sablée breton e una deliziosa variegatura di salsa al lampone.

È in questo genere di prodotti che si comprende l’importanza del perfetto connubio tra preparazione tecnica ed estro creativo; qualità che permettono a questo giovane gelatiere di dare vita a ricette in grado di evocare, all’assaggio, l’ingrediente chiave (sia esso un dolce o un prodotto particolare), pur conservando le caratteristiche tecniche imprescindibili per un gelato a regola d’arte: la giusta cremosità, la corretta temperatura di servizio, il perfetto grado di dolcezza.

Stefano Tarquinio

Stefano Tarquinio

Se Stefano non manca di fantasia nell’ideare gusti sempre nuovi, non ha lesinato nemmeno sulla formazione professionale, dai corsi di specializzazione al continuo rapporto con quelli che lui riconosce come i suoi due grandi maestri: Francesco Palmieri, gelatiere e docente di gelateria presso la scuola CASTAlimenti di Brescia e Gino Fabbri, pasticciere de La Caramella a Bologna e presidente dell’Accademia Maestri Pasticcieri Italiani. Dall’amicizia con Fabbri nasce anche il matrimonio – felice - tra gelato e grandi e piccoli lievitati. Non solo panettoni e pandori farciti, ma due nuovi gusti - al panettone e al pandoro appunto - sono entrati a pieno titolo nella “carta” di Stefano. Se queste delizie sono disponibili solo durante le feste, fortunatamente le focaccine ripiene di gelato sono a disposizione dei golosi lungo l’intero arco dell’anno: brioche di pasticceria (sempre prodotte da Fabbri) a lievitazione naturale, servite calde e farcite con ottimo gelato.

Quanto agli ingredienti, l'attenzione è massima. Nella selezione lo aiuta il padre Vincenzo, appassionato, cultore della qualità, che si dedica quotidianamente alla ricerca di prodotti nuovi da trasformare in gelato, “scovando” primizie in giro per l’Italia, e non solo, e coltivando un rapporto di stima e fiducia con i fornitori (a lui si deve, tra gli altri, l’ottimo gelato al torrone, prodotto con il famoso Torrone di Jiona). A mamma Loretta, Stefano deve invece altri gusti di successo, ispirati alle sue specialissime ricette (che dei gelati diventano la base): recentissimi sono il gelato alla torta di zucca e quello al salame di cioccolato. Ad affiancarlo in questa avventura c’è anche la compagna, Elisa, che lo affianca in laboratorio e realizza splendide (e squisite) creazioni di pasticceria fredda.

I gusti che si possono assaggiare Al Settimo Gelo sono davvero tanti: cambiano con le stagioni, con le occasioni e le ricorrenze o, più semplicemente, con la voglia di provare e sperimentare il nuovo che caratterizza questo giovane artigiano; che non ha paura di osare con abbinamenti e gusti particolari, senza avere la presunzione e l’arroganza di farli amare per forza dal cliente. Semplicemente, se un gusto non va, ne inventa subito uno nuovo!

Al Settimo Gelo
località Poggio Piccolo
Castel Guelfo (Bologna)

Al Settimo Gelo 2
via Argentasi, 22a
Medicina (Bologna)


Dolcezze

Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola

a cura di

Marianna Notti

giornalista free lance, si occupa di alimentazione, cucina, gastronomia. Dal 2006 scrive regolarmente sulla rivista tecnico-professionale Dolcesalato (Food, Parma)
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