28-02-2021
Aniello Di Caprio, patron di Lombardi Pasticcieri a Maddaloni (Caserta)
Le sfogliatelle napoletane a regola d’arte sono accostate alle crostatine con caramello esotico, confit di lamponi e mousse di Guanaja 70% di Valrhona nel banco di Lombardi Pasticcieri a Maddaloni (Caserta) in un connubio perfetto tra tradizione e innovazione. Perché, sottolinea Aniello Di Caprio, che gestisce con la famiglia la pasticceria aperta nel 1948 dal nonno della moglie, «ci si deve avvicinare al moderno passando per il classico». E, soprattutto, non bisogna mai smettere di approfondire. Dice Di Caprio: «Nel mio ufficio ho più di 150 libri e ogni sera, quando lascio il laboratorio, ne apro sempre uno. Continuo a restare sveglio la notte per scrivere ricette di nuovi dolci da proporre». Il messaggio, non subliminale, è rivolto ai tanti giovani affascinati dal mondo della pasticceria e della cucina perché attratti dal fiorire di programmi televisivi e dal successo mediatico di cuochi e pasticcieri. «Anche se indubbiamente la televisione ha aiutato la nostra categoria, dall’altro ha creato tanti danni», sottolinea Di Caprio, titolare con Giuseppe Daddio della scuola Dolce&Salato. «Io dico sempre ai ragazzi che arrivano di non guardare la tivù, ma concentrarsi sul lavoro, porsi degli obiettivi e ricordare che il nostro lavoro non fa sconti e ci si deve fare riconoscere per esperienza e professionalità. Perché non si può realizzare una buona torta glassata senza conoscere le basi della pasticceria. Il rischio è di trovare stratificazioni senza senso».
Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola
di
Giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate. Inscalfibile
I Maestri Pasticceri APEI sul Red Carpet della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia (giunta ormai alla sua 80esima edizione) lo scorso 5 settembre