Gli inglesi si ritengono un popolo di dog lovers: i proprietari di cani sono tanti effettivamente, anche a Londra che per fortuna non manca di spazi verdi dove portare gli amici a quattro zampe per una passeggiata. Nonostante questo però anche solo andare a comprare il pane non è per niente facile se si è accompagnati da un cane, piccolo o grande che sia. E nonostante non esista nessuna legge che impedisca la presenza di un animale in esercizi quali ristoranti e supermercati, molti di questi, vedendoci in compagnia della nostra bellissima (lasciatecelo dire) ed educatissima Amber (un bassotto de Bretagne di 10 mesi), ci negano l’ingresso.

Doggity, la app per trovare recensioni suo locali dog friendly
Così, negli ultimi mesi, abbiamo cercato spendere i nostri contanti in posti che, con la mente e le porte un poco più aperte, accettino la nostra piccola amica. L’importante è chiedere sempre prima di prenotare o di entrare. Per aiutare nella scelta c’è anche una app chiamata
Doggity dove si possono anche fare recensioni dei posti visitati. Abitando sulla riva sud del Tamigi, una delle zone che frequentiamo di più è Bermondsey Street, strada piena di locali e ristoranti non lontana da Borough Market. Senza dubbio è una delle strade più
dog friendly della città e la elegante boutique (per animali, ovviamente)
Holly & Lil ha anche creato una mappa con tutti i negozi della zona dove i cani sono i benvenuti, a cominciare dal vicino gastro pub
the Garrison, che propone un ottimo brunch.
I ristoranti italiani non sono da meno: sia dal rinomato
Zucca sia dal più classico
Antico i cani possono entrare e stare a fianco dei padroni mentre si godono un piatto di pasta fresca e un bicchiere di vino. Dietro l’angolo, anche gli esercizi che si affacciano sulla pedonale Bermondsey Square – come pure il vicino ristorante
the Table – accettano anche i cani. Del resto cosa c’è di meglio che sedersi proprio all’aperto, al sole, per apprezzare l’estate inglese (e quest’anno è detto veramente senza sarcasmo!).

I migliori amici dell'uomo gourmet
In genere, se un ristorante ha spazio esterno, non c’è davvero motivo per non accogliere clienti con cani. A noi ultimamente piace prendere un cappuccino da
Greensmiths su Lower Marsh prima di fare un giro di shopping nel bel negozio vintage
Radio Days o da
Waterloo Body Station. La nostra
Amber ama passare a salutare
Rebecca, la proprietaria, e annusare gli aromi dei prodotti, rigorosamente
british made e cruelty free, che il negozio vende. Per un pranzo all’aperto la scelta è vasta: a volte andiamo da
Laughing Gravy, che ha una raccolta terrazza fronte strada dove
Amber riceve sempre un sacco di coccole. Il manager è a sua volta proprietario di cani e non ha problemi ad accettarli all'esterno.
Dopo una bella passeggiata nel parco dell’
Imperial War Museum (fornito di fontana per bere e sacchetti per la raccolta dei bisogni nel caso li si avesse dimenticati), andiamo spesso a prendere una birra e un tradizionale Shepherd’s pie allo storico pub
the Three Stags. Non solo qui i cani sono benvenuti anche all’interno (con tanto di ciotola personale per l’acqua) ma l’intero menu è pensato in modo sostenibile: verdure arrivate in bici dalla city farm della
Isle of Dogs, pesce fresco di piccoli pescherecci della Cornovaglia e miele prodotto dalle api di stanza sul tetto. E si mangia davvero bene!

Tappeto sempre rosso da Gaucho Grill, al 64 di Heath street
Ma tra tutti, il ristoratore che è il migliore amico dei cani londinesi è
Jorge Coelho, il manager della sede di Hampsted della catena
Gaucho Grill. La prima domenica di ogni mese organizza un
Doggy Sunday, un evento a tema dove l’ospite d’onore è il cane. Sulla spaziosa terrazza esterna i tavoli sono ben sistemati per permettere agli animali presenti di giocare e fare amicizia. Giochi, palle e palline e nei giorni più caldi, perfino una vasca per rinfrescarsi! Per gli umani, un pranzo di tre portate e un cocktail a tema. I camerieri, pazientissimi, si destreggiano abilmente con i vassoi cercando di evitare i cani di tutte le taglie che scodinzolano a destra e a sinistra. Una gran cagnara, letteralmente.