07-12-2021
Lanzarote e la Sicilia etnea; la comarca catalana de La Garrotxa e l'Oregon; le Hawaii e l'Islanda; le Azzorre e le Filippine; il Cantal, in Francia, e La Palma, isola delle Canarie - come anche Lanzarote - nonché recente scenario di una spettacolare e drammatica eruzione. E così via. Regioni del globo diversissime tra di loro... Oppure no: perché sono accomunate dal loro essere aree vulcaniche, caratterizzate insomma dalla presenza di crateri - a volte spenti da secoli, altre volte ancora attivi - la cui attività ne ha scandito la storia e marcato geologia, orografia e morfologia. Ed è un ribaltamento di prospettiva quello emerso prepotentemente durante Worldcanic, primo congresso dedicato alla "cucina dei vulcani" che si è tenuto proprio a Lanzarote nei giorni scorsi.
Foto di gruppo dei relatori
Worldcanic si è tenuto in posti straordinari di Lanzarote. Qui i Jameos del Agua, spazio naturale e centro artistico, culturale e turistico ideato da César Manrique (poliedrico artista lanzarotino, pittore, scultore, architetto, ecologista, conservatore del patrimonio artistico, disegnatore urbanistico e paesaggistico. Convinse i suoi compaesani a investire nel turismo, senza però cadere negli errori commessi in altre zone del Paese o del pianeta, impedendo di deturpare il paesaggio con costruzioni che non sarebbero state in tono con la natura vulcanica dell'isola). Jameos del Agua sono una delle mete più apprezzate dai visitatori dell’isola. La parola jameo ha origine aborigena e si riferisce a un foro che si produce a causa del crollo del tetto di un tunnel di lava. I Jameos del Agua si trovano all’interno del tunnel vulcanico prodotto dall’eruzione del vulcano de la Corona. Il tunnel ha una lunghezza nota di 6 km, di cui almeno 1,5 km sotto la superficie del mare: questa ultima sezione prende il nome di Tunnel di Atlantide. I Jameos del Agua sono nella sezione di questo tunnel più vicino alla costa. Sono costituiti da almeno tre “jameos”, o aperture nel terreno
Il Mirador del Río, il più famoso punto panoramico di Lanzarote, situato a 496 metri sul livello del mare. È una delle creazioni architettoniche più rappresentative del solito Manrique. È stato costruito, in modo da essere completamente mimetizzato nell'ambiente, in cima alle magnifiche scogliere del Risco de Famara, vicino al villaggio di Yé, sulla punta settentrionale di Lanzarote. Domina El Río, la stretta striscia di mare che separa Lanzarote da La Graciosa
Le Montañas del Fuego sono una straordinaria gamma di picchi rossi e neri che sono stati creati a seguito di vulcani nel 1700. Alcuni descrivono quest'area del Parco Nazionale di Timanfaya come simile alla luna
Ecco la nostra sintesi del meglio cui abbiamo assistito. Partendo, come già abbiamo fatto qui, dalle parole di Benjamin Lana, direttore generale di Vocento Gastronomía, ossia la divisione dedicata agli eventi food che è parte del grande gruppo editoriale spagnolo Vocento, e che ha organizzato anche Worldcanic: «La cucina è l'unico comparto in grado di connettere campi diversi, il turismo innanzitutto, ma anche il settore primario», e poi la scienza, e la cultura, e la storia... E un po' persino la geologia.
Sigurour Rafn Hilmarsson e il suo pane cotto nel sottosuolo col calore vulcanico
Paulo Costa a Worldcanic e, sotto, la sua Caldeira con bacalao, ricetta realizzata seppellendo le componenti in una pentola vicino alle caldere delle acque termali di São Miguel, la più grande isola delle Azzorre
Viviana Varese a Worldcanic...
...e il suo piatto
Chele González mostra le foglie di taro e, sotto, il piatto che ha realizzato per Worldcanic, sintesi di Filippine, Lanzarote e Cantabria
Liko Hoe e la preparazione del poi
Fina Puidevall e la sua Cipolla dolce del vulcano Croscat ripiena di pecorino di Farró e pane ai cereali
Dibattito e mostra di formaggi vulcanici
Toño Morales dell'ecofinca Vegacosta e la straordinaria fertilità del suolo vulcanico, coperto di cenere
Cottura sopra un "cratere" al calore del magma del vulcano a El Diablo, locale appollaiato nel cuore del Parco Nazionale di Timanfaya, sulle Montañas del Fuego
Davide Musci, produttore - torinese trapiantato a Lanzarote - del primo vermouth dell'isola, l'ha chiamato appunto Primo de Lanzarote
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
La brigata del W Villadorata, il ristorante del Villadorata Country House a Noto (Siracusa). Crediti fotografici @Victoria Holguin
Viviana Varese e la sua nuova sfida: dal 18 marzo è chef del ristorante Passalacqua, nell'omonimo hotel extralusso di Moltrasio, sul Lago di Como, eletto migliore al mondo dalla 50 Best Hotels
Accursio Craparo sul palco di Worldcanic, terza edizione del congresso di cucina vulcanica che si è tenuta a Lanzarote. Con lui nella foto è il suo sous chef, Giorgio Cicero
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