15-09-2021
Viviana Varese nel suo nuovo ristorante, in una struttura nelle campagne di Noto, in Sicilia. La chef ha pensato a un percorso gastronomico specifico, che la entusiasma. Il locale sarà aperto fino al 3 ottobre, poi andrà in pausa fino alla primavera 2022
Quando Zeus incaricò Prometeo di plasmare l’uomo, il titano lo modellò dal fango e lo animò con il fuoco divino. Protagonista della storia dell’umanità, fonte di calore e di luce, spesso seducente e temibile al tempo stesso, il fuoco, per questa dualità tra piacere e distruzione, ha sempre suscitato curiosità e fascino e, oltre il mito e il mistero, è stato il vero agente provocatore della crescita culturale e dello sviluppo fisico e di pensiero dei popoli del mondo.
Chissà se Viviana Varese, chef dalla giubba stellata dal 2011, ha considerato il peso storico e sociale dell’elemento in questione quando, nella sua nuova sede siciliana in Val di Noto, ha presentato per la prima volta il menu Fuoco. Originaria di Maiori, piccola perla della Costiera Amalfitana, e diventata famosa a Milano nel suo ristorante Alice (ora rinominato ViVa), la cuoca salernitana ha inaugurato a inizio estate W Villadorata Country Restaurant, spazio gastronomico all’interno della Country House Villadorata, struttura rurale di fine Ottocento situata nella campagna di Noto. È il cuore di una tenuta di 25 ettari, tra uliveti, mandorli, agrumi e un piccolo vigneto, trasformata nel 2016 in una elegante residenza estiva dall’imprenditrice piemontese Cristina Summa. «Ero stata qui in vacanza sette anni fa ed ero rimasta incantata dal paesaggio e dai profumi – racconta la Miglior chef donna per la Guida Identità Golose nel 2010 – Da circa tre anni il mio sogno era di avere un ristorante in campagna e di poter raccontare un territorio. Quando Cristina, mia amica e proprietaria della struttura, mi ha chiesto una consulenza, ho rilanciato subito proponendomi per la gestione dell’intero comparto ristorativo di questa meravigliosa realtà alberghiera. È nato così un sodalizio felice sia per me che per lei». Una fuga dalla città alla ricerca di un’essenza forse perduta della ristorazione: «Sentivo il bisogno di un format più pop, leggero, divertente, dove io potessi sentirmi libera. Al Villadorata ho trovato tutto quello che cercavo: un luogo all’aperto, dove fare la pizza e cucinare senza giacche bianche da chef e senza ridondanti formalità davanti al fuoco del barbecue. Qui non c’è performance ma piacere; per me, è stato un ritorno proprio al piacere della ristorazione, che non si limita al “cucinare”, ma che si allarga alla sincera felicità del “ristorare”».
La Country House Villadorata nelle campagne di Noto e, sotto, il suo ristorante W Villadorata Country Restaurant
«È la serata del fuoco e si mangia davanti al fuoco. Ogni sera i piatti cambiano in base alla disponibilità degli ingredienti». E c’è spazio per cuore, libertà e istinto: «Il fuoco non si lascia domare o controllare e la cottura al fuoco presenta sempre qualche imperfezione, ma quella imperfezione rende unico il gusto e irripetibile l’esperienza».
La serata Fuoco nel nuovo ristorante di Viviana Varese a Noto
Insalata liquida con crema di avocado e pistacchio, pistacchio tritato e polvere di pomodoro
Insalatina con cetriolo, cactus, pomodoro, basilico e gamberetti
Finto peperone
Rapa con tahina di sesamo di Ispica e olio alla salvia
Cipolla Giarratana al barbecue con fonduta di Ragusano, gel di limone, erbe aromatiche e pane
Calamaretti cotti nella foglia con patata schiacciata cotta nella cenere, limone fermentato, polvere di foglie di limone e olio di limone
Vongole con latte di mandorla e menta
Pizza bianca con alalunga scottato al barbecue, ricotta, tuma persa e profumo di arancio
Gamberi cotti al sale con carbone
Pasta e patate con pesto di pistacchio e basilico
Aguglia imperiale cotta nella foglia del ficus con olio alle foglie di ficus, formaggio di capra fermentato nella foglia e peperone confit
È la cucina dell’ossimoro e delle suggestioni, che unisce cottura primordiale e sapienze contemporanee; il fil rouge gustativo dei piatti è, ovviamente, l’affumicatura mentre il tema è il territorio siciliano con i suoi prodotti. La tecnica non è mai esasperata e viene utilizzata con acume e intelligenza: il risultato è concentrazione di sapori, equilibrio, profondità degli aromi ed essenza viva degli ingredienti.
«Sinceramente non la sento come un’avventura nuova, piuttosto è un ritorno a casa perché ho ritrovato l’energia del Sud – sottolinea la chef recentemente premiata dalla 50 Best con il riconoscimento Champions of Change, un premio speciale istituito per dare merito ai cuochi interpreti di un cambiamento positivo all’interno del settore – La Sicilia non è Maiori, ma è simile, si vive la natura, ci sono le mandorle e gli ulivi, sono terre che hanno il mare e gli stessi colori».
All’inizio le difficoltà ci sono state: «Abbiamo aperto a giugno dopo le chiusure causate dal Covid e avevamo avuto poco tempo per preparare le linee. Non è stato facile per me organizzarmi in una cucina di 10 metri, ho dovuto ricavare una piccola pasticceria in una stanza e la zona del Fuoco è stata creata successivamente. Sono venuta qui perché volevo lavorare sulla terra, cercavo un orto tutto mio, ma il tempo era poco e dovuto cercare dei produttori affidabili».
Già, la prossima stagione: «Voglio fare un lavoro su tutti gli ingredienti partendo dalla colazione. Ogni cosa dovrà essere prodotta da me, comprese creme e marmellate. Sarà la versione country di Viviana Varese».
È carica Viviana e senza dubbio è una novità che ravviva il territorio di Trinacria: valorizzazione della materia prima locale, sperimentazioni sulle colture, interazione con le maestranze. C’è una grande passione e, guarda guarda, un fuoco vivo che anima la voglia di fare bene, la volontà non di stupire con effetti speciali e giochi pirotecnici ma di divertire e di divertirsi con il piacere della cucina sostenibile, godibile e non ingessata. Questo è il fuoco che genera cambiamenti sociali, culturali e relazionali, il fuoco anarchico che cambia ere, il fuoco sinestetico che crea gusto. ViVa il fuoco e chi riesce a controllarlo.
W VILLADORATA Country Restaurant Contrada Portelle, Noto (Siracusa). Tel. +39 342 8163083 o +39 0931 1810229 countryhousevilladorata.it aperto solo a cena, chiuso il lunedì, in ferie dal 3 ottobre menu degustazione a 85, 100 e 110 euro
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
classe 1974, sommelier, assaggiatore di caffè e verace uomo del Sud, è alla costante ricerca di sole e cieli azzurri. Nato a Vico Equense e cresciuto a Castellammare di Stabia, ama la cucina quando è innovativa e ha solide basi. Epicureo di cuore e palato, vive e scrive a Palermo, ma mangia e beve ovunque. Collabora con Identità Golose dal 2016
La brigata del W Villadorata, il ristorante del Villadorata Country House a Noto (Siracusa). Crediti fotografici @Victoria Holguin
Viviana Varese e la sua nuova sfida: dal 18 marzo è chef del ristorante Passalacqua, nell'omonimo hotel extralusso di Moltrasio, sul Lago di Como, eletto migliore al mondo dalla 50 Best Hotels
L'ingresso, incastonato tra i vicoli che portano a Modica alta, di Radici
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.