15-12-2019
Osaka non è una città come tutte le altre grandi città del Giappone. Non ha grandi attrattive turistiche, a parte il meraviglioso castello, non ha grandi musei, non succedono grandi cose. Fra qualche anno ospiterà però l’EXPO, e da lì tutto cambierà.
Ci siamo andati, però, con largo anticipo, per verificare la sua pressoché unica grande attrattiva (turistica e non...): il cibo da strada. Osaka è infatti la capitale del cibo da strada giapponese.
Niente a che fare con sushi e sashimi (pure presenti, visto che Osaka è un grande porto sul mare), ma soprattutto Takoyaki (palline di uovo fritte con polpo), Okonomiyaki (frittata/pizza/piadina ai vari sushi di formaggio/maiale/cavolo secondo il tuo gusto, con o senza mayonnaise), Kushikatsu (spiedini di carne impanati e fritti), Udon e tutto quanto viene venduto al Kuromon Ichiba Market.
Kuromon Ichiba Market
E un altro consiglio importante è dove stare a Osaka, per non finire nei mega albergoni di stampo occidentale o nei mini alberghi giapponesi per lavoratori, molto difficili da sopportare per i nostri gusti. Non parlo di alberghi, solitamente, ma questa volta va segnalato.
Abbiamo trovato una chicca: l’Hotel The Flag, in centrissimo, praticamente alle spalle dei canali d’acqua dello street food e del mercato Kuromon. L’hotel è modernissimo, di stampo occidentale e di ottimo ECOdesign, e una base perfetta, anche per la gentilissima consulenza prestata dalla concierge, per avventurarsi di stand in stand, e di ristorantini in ristorantini.
E avere una colazione “internazionale”, ogni tanto, aiuta, credetemi...dopo giorni e giorni di prime colazioni giapponesi. Un’altra chicca indicata dal personale dell’Hotel The Flag è stato un ristorante di cucina Kappo, la cucina classica di Osaka: l’ASAI.
Alcuni dei piatti del menu di ASAI
Siamo quindi stati indirizzati da Asai, e la scelta è stata eccezionale: un lungo unico bancone, da una parte 10/12 commensali, dall’altra, di fronte a te, uno chef e 7/8 sous chefs, quasi in una gigantesca, meravigliosa partita a ping pong tra orate, branzini, cappesante e ricci, al di qua e al di là dello Chefs table.
10/12 meravigliose portate, tra sushi e sashimi, insalate e zuppe. Tra street food, mercato e Kappo la cucina di Osaka si è dimostrata ancora una volta interessante e coinvolgente. E ancora una volta ci ha convinto dell’interesse gastronomico di questa terra.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Triestino, partito dall'agenzia di pubblicità Armando Testa, ha ricoperto ruoli di vertice nei settori della comunicazione di aziende come Michelin, Honda, Telecom Italia. Oggi è consulente di comunicazione e marketing aziendale e politico, per clienti quali Autogrill, Thevision.com. Tiene lezioni all'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e a quella di Genova. È docente presso Niko Romito Formazione, Intrecci Scuola di Sala e In-Cibum. Presidente dell'Associazione "Le cose cambiano", che lotta contro il bullismo omofobico