21-09-2011

Amsterdam in 8 mosse

Dal migliore cibo di strada alle insegne d'autore. Zig zag goloso tra i canali della città olandese

Le celebri patate fritte con maionese di Manneken

Le celebri patate fritte con maionese di Manneken Pis, in centro ad Amsterdam, Olanda (foto Flickr/Manzanasman)

Come gran parte delle capitali europee che ci è capitato di visitare, ad Amsterdam lo street food non manca ed è molto stimolante. La città è nota ai più come regno delle patatine fritte, le patat: se ne trovano tante, sono variopinte e qualitativamente variegate. Fidandoci del tam tam gourmet, ci siamo infilati in questi due posti: Vleminckx in Voetboogsteeg 33, +31.(0)20.02062687 e Manneken Pis in Herenweg 19. La prima insegna è storica e decisamente ottima. La seconda, una piccola catena con qualche punto dislocato in città, è di livello altrettanto elevato. Patate tagliate fresche, fritte e poi ripassate. Un giro di maionese – olandese perché non dobbiamo farci mancare nulla - e via.

De Bierkoning in Paleisstraat 125, +31.(0)20.6252336 è invece un ottimo negozio in centro, fornitissimo di birre da tutto il mondo, con particolare attenzione ai micro-birrifici olandesi e belgi. E c'è anche una valida catena di panetterie, Vlaamsch Broodhuys: 5 punti vendita ideati e gestiti da Dimitri Roels, una star food locale. È il tempio dei fantastici smørrebrød, che qui si chiameranno diversamente ma quello sono: panini con gouda stagionati da latte crudo, ottimo prosciutto cotto e via di seguito.

Naturalmente Amsterdam non è solo cibo da strada. L’Hotel Okura di Tokyo è stato inaugurato nel 1962. L'obiettivo dichiarato all’apertura fu quello di diventare il miglior albergo del mondo. Cura maniacale nella scelta dei materiali di costruzione, estrema attenzione nel servizio e nella proposta della cucina, la catena conta ormai 17 tra hotel e resort in Giappone e altri 7 nel resto del mondo. L’Okura di Amsterdam è ricavato in una splendida posizione, a lato dell’Amstel Canal, uno dei famosi corsi d'acqua nel cuore della città, a 15 minuti dall'aeroporto internazionale di Schiphol e vicino a diversi luoghi di interesse culturale.

 Crudi di mare in carta allo Yamazato dell'hotel Okura (foto Cauzzi)

 Crudi di mare in carta allo Yamazato dell'hotel Okura (foto Cauzzi)

Qui, fedeli alla tradizione e all’incipit della catena, risiedono 2 tra i migliori ristoranti della città : il Ciel Bleu, +31.(0)20.6787450, 2 stelle Michelin di cucina europea-creativa, e lo Yamazato, +31.(0)20.67883511, una stella, ristorante giapponese di cucina kaiseki. Abbiamo deciso di provare quest’ultimo, curiosi di conoscere questa tipologia di cucina tanto distante dalla nostra (ma in pochi casi, anche tanto affine). Semplificando, possiamo dire che la cucina kaiseki è un vero e proprio rito, un insieme codificato di regole che definisce il susseguirsi delle tipologie di pietanze, della loro presentazione estetica e dei loro principi nutritivi. Un mondo affascinante, articolato e complesso. Un vero e proprio stile, che va oltre il piatto. Ciò che più mi ha stupito è il taglio e l’influenza che questa tecnica ha avuto sul sapore e sulla consistenza del piatto di sashimi, fantastico. Molto interessanti le innumerevoli varietà di funghi proposte, non solo il noto Shiitake. Interessante anche lo sgombro, cosi come la parte iniziale del menu e l’attenzione maniacale alla presentazione.

Un ultimo indirizzo da segnarsi in città è il Proef in Gosschalklaan 12, +31.(0)20.6822656, un interessante concept restaurant firmato dalla vulcanica food designer Marije Vogelzang. Su Passione Gourmet approfondiremo presto ogni dettaglio.


Dal Mondo

Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Alberto Cauzzi

Girovago dei ristoranti, come piaceri indulge soprattutto su quelli della tavola. Ama dialogare nei blog a tutta gola ed è uno dei fondatori del sito www.passionegourmet.it

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