Qualche cambiamento nell'estetica del locale, oggetto di alcuni interventi per rinnovare l'illuminazione della sala e realizzare i bagni dove un tempo c'era la cantina, ma soprattutto la nuova interpretazione del territorio: ecco le novità della Gostilna Mahorčič. Ksenija Kraišek Mahorčič ha compiuto passi da gigante nell'ultimo periodo dal punto di vista tecnico: i piatti che escono dalla sua cucina hanno forza ed equilibrio, sia quando affrontano il capitolo dei prodotti della sua zona, sia nelle golose incursioni della cucina internazionale.
Arrivando a Rodik, la piccola comunità in cui si trova la Gostilna (che poi significa "trattoria" in sloveno ma in realtà è un ristorante molto raffinato) si percorre una strada immersa nel verde, che nei mesi autunnali si tinge dei colori tipici del Carso, con sfumature gialle e rosso intenso. Il calore del luogo e la sensazione di trovarsi in un angolo in cui il tempo si è fermato sono valori ben chiari, poi una volta seduti a tavola arriva la spinta emozionale servita nei piatti.
La connessione con la vegetazione locale si percepisce nel gioco piacevole, dove si scelgono erbe e tuberi (talvolta in via di estinzione) da rappresentare con grande equilibrio nel piatto. Ecco servita una vellutata di cavolfiore, con due gocce di olio d'oliva e arance
Jenko e una spolverata di tartufo bianco. Nemmeno il tempo di stupirsi e arrivano le Tagliatelle di castagne con uno splendido ragù di anatra, ma l'apoteosi sta tutta racchiusa nei Ravioli con rapa gialla e ragù di salsiccia. Quest'ultimo piatto è da poco entrato nel menu della
Gostilna, ed è frutto di un paziente lavoro di ricerca non solo delle materie prime, ma anche di sperimentazione tecnica per l'amalgama. Il risultato è eccezionale.
La talentuosa chef non ha caso ha ricevuto la nomination nel Jre Heritage Award per aver rappresentato lo stile gastronomico della tradizione della Slovenia. Ma non ci sono solo i primi piatti, che comunque sono autentico pilastro della cucina del locale (forse in controtendenza per una nazione che privilegia i secondi), ma che dire ad esempio del Capriolo servito con crema di pistacchi e patate, con una riduzione di amarene? Non teme confronti nemmeno il Petto d'anatra con purea di patate ai limoni e servita con prugne glassate.
I golosoni troveranno una carta dei dolci superba: dal Sorbetto di cachi con cremoso di caffè e tortino all'olio di oliva, alla Mousse alle mandorle con sorbetto al lampone, fino alla Torta alle castagne e frutti della passione. A rendere ancora più piacevole la sosta ci sono i vini frutto della paziente ricerca di
Martin Mahorčič, marito della chef, che ogni anno incrementa le etichette della cantina, sempre incentrata sulle produzioni della Valle del Vipacco e del Collio di Brda.
Per il conto bastano una quarantina di euro, ma ci sono menu degustazione di 5 portate di tartufo bianco d'Istria a 72 euro, o di 4 portate a 35 euro e di 6 portate a 48 euro. Per coloro che decidono di non correre rischi per la patente e vogliono fermarsi a dormire ci sono le stanze della residenza Rvndictes (con annessa cucina ma in questo caso tipica della trattoria) sempre della famiglia Mahorčič a poche decine di metri.
Gostilna Mahorčič
Rodik 51
Kozina (Slovenia)
+386.(0)5.6800400