Per la prima volta, Massimo Bottura non è presente fisicamente a Identità Milano. Lui, lontano dall’Italia, da Los Angeles, dove è impegnato per un tour promozionale del suo nuovo libro, racconta in un video cos’è per lui la disobbedienza. A sostenere il discorso e a sottolineare come esso sia la perfetta analisi della creatività radicale in tutte le sue forme sono stati poi Sacha Noam Baron Cohen e JR, anche loro in collegamento da Los Angeles assieme allo chef modenese. (Francesca Feresin)
Le rivoluzioni originano dalla disobbedienza.
Dal dubbio che ci sia una soluzione migliore, dal pensiero che ci porta a dire di no, fino al gesto rivoluzionario dell’uscire creativamente dagli schemi, ovvero: disobbedire. Quel dubbio alimenta il motore della ricerca e dunque della creatività
Disobbedire è faticoso. Significa spendere energia. Dire di no. Nutrire il dubbio. Essere coraggiosi. Essere curiosi. Avere un obiettivo da raggiungere. Inventare soluzioni, ambire a cambiare le cose… Rifiutare di seguire acriticamente una linea tracciata da altri, porre domande pur sapendo di non avere, ancora, risposte. Ricercare. Al contrario copiare, emulare, omologarsi significa obbedire. Accettare le idee altrui, arrendersi. Questo non lo dovete mai fare.
Ricercare è disobbedienza positiva, è nutrire il dubbio, è investire energia nuova.
DISOBBEDIRE è avere il coraggio della rivoluzione, cercando una risposta nell’idea nel messaggio e tante volte è fondamentale essere coscienti del percorso. Importante lungo questo cammino è essere in grado di sapere fare tutto, con gli ingredienti, con la tecnica, con il palato, che però non significa avere l’obbligo di mettere in campo tutto contemporaneamente e al massimo volume, perché talvolta l’eccesso di tecnica, di acrobazia, porta a un autocompiacimento fine a se stesso con il risultato di perdere l’idea, perdere la guida e trovarsi ospite delle cose che sai e hai imparato.
La disobbedienza, veicolo delle rivoluzioni, diventa così l’epicentro di una danza tra cultura, conoscenza e coscienza. È la sinfonia dell’anima, che attraverso il dubbio e la ricerca, plasma idee audaci e nutre il sentire della creatività e dell’innovazione.