«Pace e bene, certamente. Ma anche pace e buono». I frati francescani del Convento Santa Croce sarebbero d’accordo nel sintetizzare con queste parole la manifestazione gastronomica andata in scena qualche giorno fa presso la loro sede, a Villa Verrucchio, Rimini. Maialata in Convento è da sempre un’occasione in grado di unire solidarietà, arte e tradizione contadina, il cui ricavato va a sostenere le attività dei monaci ed il restauro dei meravigliosi affreschi del Trecento riminese presenti in convento.
In una location tanto pia, l’organizzazione di un evento chiamato Maialata in Convento potrebbe apparire singolare. In realtà il nome calza a pennello, in quanto si rifà all’antichissimo rito contadino della smettitura (ovvero la macellazione del maiale) alla quale faceva seguito l’indomani una tavolata collettiva (maialata per l’appunto) in cui ogni pezzo dell’animale non destinato alla conservazione veniva cucinato e consumato. Questa festa sociale, in via d’estinzione, negli ultimi anni ha ripreso lustro anche grazie alla Maialata in Convento, e all’uomo dietro la sua ideazione.
Si parla di
Fausto Fratti, volto noto della gastronomia italiana, ex-patron dell’
Osteria del Povero Diavolo. Con lui qualche suo amico norcino e, per finire, di alcuni chef che da sempre compongono la sua “brigata del diavolo”, composta da cuochi romantici provenienti da tutta Italia, sempre pronti a spendersi per cause eticamente e culturalmente di spessore.
I norcini hanno presentato nel chiostro le loro delizie: immancabili i ciccioli, le costine di maiale alla griglia, la trippa in umido, le cotiche con i fagioli, la coppa di testa e lo strutto da spalmare rigorosamente sulle piadine. Nel refettorio, invece, si sono alternati i piatti di chef Silver Succi (Quartopiano di Rimini) e chef Massimiliano Mussoni (osteria La Sangiovesa di Santarcangelo di Romagna), coadiuvati da Masha Ledina e Alessio Armigeri.

Affresco trecentesco di scuola riminese del Convento Santa Croce
Ecco il menu presentato per l’occasione:
Cotechino con schiacciata di patate e intingolo di lenticchie
Insalatina di puntarelle, acciuga e straccetti morbidi di carne
Polenta nel tocco, ragù grosso di maiale, cardi e formaggio di fossa
Polpette fritte con cime di rapa e olive
Misto griglia al carbon dolce misticanza all'aceto vecchio, patate nello strutto, rosmarino e aglio
Bignè di Santarcangelo, mela alla cannella e crema