04-01-2025
La birra Emperor Ale nasce dalla collaborazione tra Postwave e Bon Wei
Due viaggi che si incrociano e si incontrano. Da una parte c’è quello di Silvio Festari dall’Italia alla Cina (e ritorno) per la valorizzazione della craft beer nella ristorazione, e dall’altra c’è quello, dall’Oriente a Milano, di Le Zhang, titolare insieme al padre e chef Guoqing Zhang del Bon Wei.
Silvio Festari, 35 anni originario di Crema, ha iniziato il suo percorso nel 2019: «In Cina non era ancora diffuso il concetto di birra di qualità – ha raccontato – piuttosto la birra veniva considerata come una bevanda quotidiana, senza troppe pretese». Festari, professione architetto, parte alla volta della Cina, all’inizio per aprire uno studio professionale, ma poi si appassiona sempre di più al mondo della birra e riesce a fondare un birrificio, il Postwave, a Xitang, a 80 chilometri di distanza da Shangai. L’obiettivo, sulla scorta della sua passione per le birre artigianali italiane, era proprio quello di portare questa tipologia di prodotto nell’alta ristorazione cinese. Una vera rivoluzione.
Silvio Festari, ideatore del birrificio Postwave
Per un po’ di tempo la produzione dedicata all’Italia è stata realizzata nello stabilimento di Xitang, ma attualmente Festari si appoggia al birrificio The Brave di Lodi. Qui nascono le birre con stile italiano ma ideate per la cucina asiatica. «Ho cercato di applicare la filosofia di produzione italiana allo stile orientale – afferma Festari – andando a cercare il giusto abbinamento con il loro stile di cucina. Ma non solo: abbiamo cercato di utilizzare le materie prime cinesi anche qui in Italia. Le nostre birre sono vendute esclusivamente alla ristorazione asiatica: le hanno richieste anche importanti ristoranti che però non fanno cucina orientale e a loro non le abbiamo date».
Uno dei primi ristoranti che ha sposato l’iniziativa di Festari è stato il Bon Wei di Milano, con Le Zhang che da sempre cerca di valorizzare non solo i piatti, ma anche il buon bere a tavola. E quindi le birre del birrificio Postwave erano ideali per lui: prodotto cinese di eccellenza.
Le Zhang con la Emperor Ale
Nasce così la Emperor Ale, una birra in edizione limitata di sole 148 bottiglie. «Si chiama così – spiega Festari – perché ha un colore giallo che richiama quello dell’imperatore. È una birra da 8,5 gradi alcolici, di stampo belga, con una media speziatura, e dove viene utilizzato malto d’orzo e una piccola percentuale di frumento».
Un altro tassello nella crescita del ristorante milanese, che recentemente ha aggiunto una particolare selezione di 5 whisky (ne parliamo qui) e ora rilancia il mondo delle birre di qualità: oltre alla Emperor Ale sono presenti in carta le diverse birre del birrificio Postwave. Tutte da provare.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
Zhang Le ha presentato la sua personale linea di whisky
Hong zhu rou, ossia braciole di maiale in agrodolce con pomodoro e una punta di olio piccante: è il piatto per il Capodanno cinese studiato da Zhang Guoqing, chef di Bon Wei a Milano
Dessert del Coniglio lunare: Mousse alla fava tonka, gelée all’arancia e biscotto morbido alla cannella su luna dorata di gel di mela di Gong
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.