21-09-2024

Il mito in cucina: nella Valle dei Templi di Agrigento il menu omaggia l'Antica Grecia

Eroi omerici e dei dell'Olimpo: la ricerca storica e antropologica dei fratelli Butticè, dopo aver toccato Verga e Pirandello, Camilleri e Tomasi di Lampedusa, si è incentrata sulla cultura della Grecia Antica e dell'ellenismo. Con esiti golosi

Un a cena per celebrare la Grecia Antica: è andat

Un a cena per celebrare la Grecia Antica: è andata in scena nella Valle dei Templi di Agrigento grazie ai fratelli Butticè de Il Moro di Monza. A destra, una delle delizie proposte, Il Nettare degli Dei, un estratto di anguria e sambuco

Si può proporre un menu che evochi – e celebri – un momento, un evento, un pensiero, un’eredità culturale, una suggestione letteraria? I fratelli Butticè de Il Moro di Monza (bravissimi. Ne abbiamo già parlato qui, qualche tempo fa) da anni si dilettano a ideare piatti colti che richiamano le mille fascinazioni della loro terra d’origine, la Sicilia. Ecco allora realizzazioni via via dedicate a Luigi Pirandello o Giovanni Verga, a Giuseppe Tomasi di Lampedusa o direttamente al suo Il Gattopardo o persino al nostro contemporaneo Andrea Camilleri… Nella loro ultima creazione, però, si sono superati: in un fine dining sotto le stelle, la celebrazione del gusto in simbiosi con la cultura di ieri e di oggi ha trovato espressione in una delle cornici più belle e suggestive del pianeta, la Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio culturale e paesaggistico d’inestimabile valore. Per intuizione e per mano golosamente felice dei fratelli, la scena gastronomica ha preso forma alla luce dorata dei Templi di Giunone, della Concordia e di Ercole. Per un menu speciale, dedicato ai miti, agli eroi, ai filosofi e agli dei dell’Antica Grecia, e della Magna Grecia ovviamente, visto il luogo in cui ci siamo trovati a gustarlo.

Antonella, Vincenzo e Salvatore Butticè

Antonella, Vincenzo e Salvatore Butticè

Veduta sulla Valle dei Templi

Veduta sulla Valle dei Templi

È stata una sorta di ritorno a casa per i fratelli Butticè, originari di Raffadali, paesino dell'entroterra agrigentino, patria del pistacchio. Gli chef Vincenzo e Salvatore, con la sorella Antonella, sommelier e direttrice del locale brianzolo e regista per la serata di una straordinaria accoglienza e di un banchetto conviviale perfetto, hanno abbracciato con passione ed entusiasmo l’eredità culturale dei greci antichi e la loro lezione sulle materie prime, traslandola in una contemporaneità ove a risaltare è l'ingrediente nella sua integrità. «La nostra tecnica  - ci ha detto Vincenzo - non è sovrastare il prodotto, ma esaltarlo con armonia e gentilezza. Ci siamo fatti carico dell'opulenza della Sicilia gastronomica e dell'impronta millenaria degli antichi greci, avi di un profondo processo organolettico e sensoriale, per svelare dei piatti in cui facciamo danzare diverse epoche e culture; piatti che da un canto raccontano una storia millenaria e rispecchiano la semplicità e l'immediatezza espressiva delle materie prime mediterranee - dall'olio di oliva, al vino, alla frutta secca, ai doni del mare - e dall'altro canto diventano icona di generosità, abbondanza, di raffinatezza esecutiva. Il nostro pregio è semplicemente quello di regalare voce, colore, armonia, contemporaneità e modernismo alle nostre radici».

Il Banchetto di Poseidone

Il Banchetto di Poseidone

È stata una specie di esperimento gastroculturale, una sfida per innervare di fascinazioni millenarie un contenuto edibile e goloso. Si è stratificata in un percorso di degustazione partito da Il Bacio di Afrodite, un carpaccio di cernia, carnosa e succosa, addolcito dal pomodoro pizzutello, che vuole evocare il mito di Afrodite e di Adone, in un intrigante gioco di sapori e contrasti, omaggio alla bellezza e alla passione. È seguito Il Banchetto di Poseidone, inno al mare e alla sua forza, con una superba varietà di frutti di mare freschissimi, abbinati con elementi di terra e di sole.

Il Pasto dei Filosofi

Il Pasto dei Filosofi

La Tradizione di Ulisse

La Tradizione di Ulisse

Poi la tradizionale pasta alle sarde diventa qui un risotto alle sarde, in quello che vuole essere Il Pasto dei Filosofi, a ricordo della semplicità dei pasti dei pensatori ellenici, ma con il finocchietto che aggiunge profondità al pesce, così come la riflessione alla vita, frugalità e ricchezza insieme. Il pescato alla ghiotta, che più ghiotto non si può nelle mani dei Butticè, scaturisce ne La Tradizione di Ulisse in nome dell'eroe omerico che nel suo girovagare incontrò molte isole in cui il pesce era l'alimento principale, celebrazione quindi di freschezza e tradizioni marinare, a onorare il legame tra l'uomo e i flutti.

Il Nettare degli Dei, un estratto di anguria e sambuco, fresco e dolce, ha pulito il palato e rinvigorito i sensi, in un omaggio all'ambrosia con ingredienti che rigenerano corpo e spirito, richiamo alla natura e alla sua capacità di rinnovare la vita. Infine, inno alla gioia e alla dolcezza è stata l'interpretazione moderna della cassata siciliana, nella visione dei Butticè trasposta in La Dolcezza di Dioniso, lui dio del vino e delle feste, a simboleggiare la convivialità (la cassata, con i suoi colori e sinuosi strati di ricotta, marzapane e canditi, incarna gioia ed ebbrezza).

La Dolcezza di Dioniso

La Dolcezza di Dioniso

Insomma: un viaggio nel tempo ammirando l'arte e l'ingegno degli Antichi Greci, nella visione concreta, proiettiva e illuminata degli chef Vincenzo e Salvatore Butticè, registi e attori di una visione culinaria, concettuale e culturale fondata su scrupolosa ricerca antropologica, e finalmente loro profeti in patria. Casa Diodoros ha curato e supervisionato lo svolgimento tecnico e logistico dell'evento: la struttura, che si trova nel cuore della Valle dei Templi, oggi gestisce il patrimonio culturale del sito, compresi la cura di mandorleti, vitigni, pistacchieti, agrumeti, e si fa promotrice di eventi legati alla promozione del territorio e del patrimonio culturale con l'obiettivo di conservare i beni artistici e di promuovere la sinergia tra cultura, arte e gastronomia. Alcuni dei piatti creati per l'evento e i vini stessi (dall'eleganza del Satarì Brut Metodo Charmat, al Fileno Grillo, al vigoroso 1934, blend di Grillo e Chardonnay, tutti di CVA Canicattì) possono essere degustati presso il ristorante Il Moro di Monza. Il viaggio tra Sicilia e Grecia Antica continua a casa Butticè.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Stefania Lattuca

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Stefania Lattuca

Classe 1976, formazione giuridica. Il suo primo lavoro è fare la mamma. Motore della sua vita sono i viaggi e la gastronomia. Viaggiare tra piatti e territori

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