20-01-2018
Golosa ma armoniosa la cucina de Il Moro, nelle foto di Tanio Liotta. Fin dagli appetizer: qui Panelle con crema di pistacchi
Sfincioni
Cracker salato, gel di frutti rossi, crema al limone
Arancino di riso, Parmigiano e zafferano
Crema di cime di rapa, ragù di tonno
Tonno rosso, siero di ricotta di pecora, granella di aglio in tempira, passion fruit e olio al basilico. Molto buono
Uovo, crema di calamari, calamaretti croccanti, patata noisette e tartufo nero. Classici accostamenti ben realizzati, c'è sempre una bella attenzione a texture e temperature
Potage di puntarelle, baccalà, polvere di olive, crostini di Tumminia
Riso Riserva San Massimo, battuto di gamberi rossi di Mazara, tartufo nero, bisque e acqua di tartufo
Linguine Gentili, aglio, olio, peperoncino, ragu di scorfano, caciocavallo ragusano. Ovviamente da acquolina
Paccheri dei Monti Sibillini, pesto di pistacchi di Raffadali, gamberi rossi di Mazara del Vallo e basilico. I pistacchi sono quelli di Stefano Butticè, il papà di Antonella, Salvatore e Vincenzo
Tonno rosso scottato, crema di cavolfiore, Marsala, tartufo ibleo e foie gras bardato di pistacchi, chips di grano Senatore Cappelli. Complesso e convincente, dedicato a Rossini, han chiamato il piatto L'appetito e l'amore
Deliziosa L'anatra e il silenzio: petto d'anatra cotto a bassa temperatura e poi scottato in padella, cioccolato bianco, patata, cavolo viola fermentato e mela cotogna. Davvero molto riuscito
Mela in osmosi, lemon curd, gel di limone, pomodorino, crumble di pane, olio al basilico e aria di lampone
Dolce dedicato alla stagione fredda, ben equilibrato tra i tanti componenti: Mela cotogna, crumble di castagna, mousse di marron glacé, sorbetto ai cachi, polvere di tartufo, cioccolato bianco caramellato e mousse di cioccolato al latte
«A Monza si mangia male. Vanno tutti a Milano», mi diceva l’altro giorno un amico, gran gourmet brianzolo. Vero in generale; verissimo, se si guarda al passato anche recente. Ma qualcosa si muove, l’abbiamo già visto parlando del Derby Grill, leggi anche: Al GP (Gran Pasto) di Monza.
«Difficile trovare una ristorazione regionale di qualità», sottolineava d'altra parte proprio ieri Maddalena Fossati, nuovo direttore della storica rivista La Cucina Italiana, in un’intervista che pubblicheremo nei prossimi giorni. Si riferiva a Milano e dintorni, quindi anche Monza. Vero anche questo: troppo spesso i locali dedicati ai piatti delle tante cucine italiane sono retrò, fuori dal tempo, impolverati, affannati. Ma emergono sempre più le eccezioni: come Sikelaia, il nuovo ristorante siciliano di Federico La Paglia che ha stregato Paolo Marchi a tal modo da indurlo a nominarlo “Sorpresa dell’anno” per la Guida Identità Golose 2018.
Salvatore, Antonella e Vincenzo Butticè
Storia di famiglia, dunque. I tre vengono da Raffadali, piccolo paese dell’Agrigentino dove i genitori posseggono una piccola azienda agricola; coltivano mandorle, pistacchi, olive e uve da vino. Da un decennio abbondante si sono dunque insediati a Monza per proporre la loro Sicilia, il loro modo di intendere il mare, dopo svariate esperienze in Italia e all'estero.
La sala de Il Moro
La penultima portata è una ricciola, con cavolfiore viola siciliano, paté di foie gras (nella versione dei monsù) e tartufo ibleo. “E infine il pistacchio, quello di Raffadali nostro paese di origine. Lì biologicamente si ritrovano il maschio e la femmina di pistacchio più antichi della Sicilia. La sua declinazione è trasversale: cremosa, croccante e gelata».
Un altro piatto dei Butticè
Sintesi: i Butticè sono quadrati, onesti, professionali, di buon talento. Non sbagliano un colpo né vogliono strafare con effetti speciali. Hanno mano felice: accarezzano una materia prima di alta qualità con ammirevole grazia. La loro non è una Sicilia urlata, eccessiva, di quella rusticità priva di eleganza che caratterizza tanta offerta di Trinacria fuori dall’isola, e che finisce col perpetuare un modello ormai superato di trattoriaccia che è solo la parodia decaduta delle sane osterie d’antan.
No: la loro proposta (soprattutto ittica) è contemporanea senza perdere in autenticità. Ci sono sapore, ricordo, infanzia, territorio, certo; ma siamo nel 2018, e se ne sono accorti.
Il Moro via Parravicini 44 – Monza Tel. +39 039 327899 ilmororistorante.it Chiuso il lunedì Vari menu degustazione tra i 55 e i 70 euro
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Un a cena per celebrare la Grecia Antica: è andata in scena nella Valle dei Templi di Agrigento grazie ai fratelli Butticè de Il Moro di Monza. A destra, una delle delizie proposte, Il Nettare degli Dei, un estratto di anguria e sambuco
A destra Giuseppe Silvestro, chef e patron del ristorante Silvestro aperto a Monza nell'estate 2023; a sinistra sua sorella Giovanna Silvestro alla guida della sala
Adriano Del Mastro, al timone del suo piccolo forno milanese, inaugurato a novembre 2023 al Mercato della Darsena, in piazza XXIV Maggio a Milano. E' aperto con orario continuato dalle 8.30 alle 20, da martedì a sabato
Gita fuoriporta o viaggio all’estero? La meta è comunque golosa. Lo è perlomeno per il nostro Carlo Passera, alias Carlo Mangio. Un cibo succulento le sue parole, che stimolano curiosità e salivazione, pensieri limpidi, tanta sostanza per una delle penne più interessanti del panorama gastronomico nazionale