02-07-2022
Recentemente siamo stati a La Musa Restaurant & Rooftop Terrace, ristorante che fa parte del nuovo progetto di ospitalità e benessere di lusso ARIA Retreat & SPA (5 stelle sup.), membro The Leading Hotels Of The World. Sia il ristorante La Musa che ARIA Retreat & SPA sono entrambi inseriti all’interno del Parco San Marco Hotels & Beach Resort.
Il ristorante, affacciato sul suggestivo Lago di Lugano a Cima di Porlezza, è la cornice perfetta per un viaggio nel gusto. Lo chef Michele Pili conduce infatti gli ospiti in un percorso sensoriale tra le tradizioni della Sardegna da cui proviene e le eccellenze italiane, contaminando sapori e prodotti di grande eccellenza con equilibrio ed armonia.
La sua cucina punta sull’armonia delle consistenze e sui sapori naturali di ingredienti di altissima qualità selezionati con cura. Una proposta gastronomica rispettosa delle stagioni e dell’elemento vegetale valorizzato in piatti ricchi di gusto e frutto delle significative esperienze dello chef. Lo chef collabora con piccoli agricoltori di varie regioni d’Italia ed è sempre alla ricerca di eccellenze tra Nord e Sud Italia. Nella sua cucina valorizza i prodotti di piccole aziende locali che lavorano rispettando sia la terra che l’animale.
Da diversi anni dirige le cucine di Parco San Marco Lifestyle Beach Resort e di ARIA Retreat & SPA ed è anche alla guida del nuovo progetto fine dining La Musa Restaurant & Rooftop Terrace. Il ristorante è entrato nella prestigiosa associazione les Collectionneurs, presieduta dallo chef Alain Ducasse.
La sala del ristorante è elegante e molto luminosa grazie alle ampie finestre panoramiche che permettono di godere di un'affascinante vista sul parco e sul paesaggio lacustre del resort, mentre durante la bella stagione dalla spettacolare terrazza esterna, si gode davvero di una vista unica e suggestiva.
Il ristorante propone cinque menu degustazione diversi tra i quali poter scegliere: il menu Radici a mano libera da 12 portate al prezzo di 165 euro a persona; il menu Divertimento si può avere completo (6 portate) a 105 euro oppure si possono scegliere 5 portate a 95 euro o 4 portate a 85 euro; il menu Passione di 5 portate a 95 euro; il menu Ispirazione di 4 portate a 75 euro; il menu Senza di 4 portate a 75 euro. Per chi lo desiderasse c’è anche la possibilità di scegliere i piatti à la carte presi dai 4 menu degustazione al costo di 35 euro per ogni piatto.
Noi abbiamo lasciato carta bianca allo chef che ci ha proposto il menu Passione (ossia quello composto dai piatti preferiti da lui e dal maître) con l’aggiunta di alcuni piatti presi da altri menu degustazione e abbiamo anche optato per l’abbinamento vini curato dal maître Zecchini. Abbiamo inoltre avuto la fortuna di cenare in una bella e calda serata e quindi ci siamo potuti accomodare sulla splendida terrazza con vista incantevole sul lago e le montagne circostanti.
Iniziamo con degli sfiziosi stuzzichini di benvenuto in cui troviamo un fresco roll di tonno e gambero con sfera di frutti di bosco al vino Inferno, una delicata mousse alla patata viola con frutti di bosco essiccati, barbabietola e zenzero, una gustosa costoletta di agnello alla palermitana e un ricercato macaron al lardo di colonnata con frutto della passione che aggiunge acidità e granella di pistacchi che aggiunge croccantezza. Il maître in abbinamento agli stuzzichini ci serve un calice di Antica Fratta Essence Saten Franciacorta.
Il primo piatto del menu Passione è un maki-roll di tonno, branzino e ricotta di capra avvolti nell’avocado con sopra uova di salmone che viene accompagnato da una salsa al mango piccante e da una salsa al karkadé. Il piatto risulta armonioso grazie alla delicatezza e dolcezza del roll controbilanciato dalla sapidità delle uova di salmone e dalla spinta delle due salse. In abbinamento un calice di fresco Kerner Praepositus Abbazia di Novacella 2019.
Questo piatto fa parte del menu Divertimento, ed è una trota locale affumicata che viene servita con uova di salmone, aceto affumicato, basilico e pompia, un rarissimo agrume sardo. Questa volta il maître ci versa un calice di Karmis Isola dei Nuraghi Contini 2020.
Il vitello è succoso, gustoso, tenero e volutamente un po’ grasso e viene perfettamente accompagnato da una salsa catalana a base di pomodoro e cipolla con aggiunta di basilico che dona ancora più freschezza al piatto. In abbinamento a questo piatto ci viene versato un calice di Chardonnay Cuvée Bois Les Crêtes Valle d’Aosta 2018.
Questo è il piatto che abbiamo apprezzato di più ed è un piatto che sancisce l’unione della terra natale dello chef, la Sardegna con la terra natale del maître, l’Emilia Romagna. Troviamo infatti la pasta ripiena fatta a mano tipica dell’Emilia Romagna ripiena di patate e carciofi con un gustoso ragù di agnello sardo tagliato a pezzi grossi e un tuorlo d’uovo di quaglia. È sicuramente un piatto molto bello da vedere ma anche bilanciato e saporito. In abbinamento questa volta ci servono un calice di Barrua Isola dei Nuraghi Agricla Punica 2017 che accompagnerà anche il piatto seguente.
Un altro piatto che abbiamo apprezzato molto in quanto l’astice è cotto alla perfezione e risulta dolce e tenero, sposandosi perfettamente con le patate e con la riduzione di Cannonau. Abbiamo trovato anche l’impiattamento molto elegante e minimale.
Anche questo piatto fa parte del menu Divertimento ed è un piatto con elementi autunnali che convivono in armonia. Troviamo infatti il filetto di capriolo cotto al punto rosa come deve essere, i gallinacci, le spugnole fritte, i mirtilli e i porri. Il pepe Sansho dona quel tocco in più che aggiunge una nota piccante e agrumata al piatto. Essendo a pochi km dal confine Matteo Zecchini ci versa un calice di ottimo Merlot del Ticino Vinattieri 2010.
Un ottimo pre-dessert a base di cioccolato bianco con carota e crumble di cacao amaro.
Il dessert del menu Passioni è ottimo e troviamo alla sua base una mela cotta con sopra un fresco gelato fior di capra, un pizzico di sale grosso e una sfoglia fragrante. L’ultimo vino in abbinamento è il Moscato Rosa Praepositus Abbazia di Novacella 2018 che accompagnerà anche l’ultimo dessert.
L’ultimo piatto che ci viene proposto fa parte del menu Senza ed è composto da una mousse di cioccolato con zenzero, mela e acetosella che viene accompagnata da frutti di bosco e scaglie di cioccolato bianco.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Classe 1971, cittadino britannico e sloveno, cresciuto in Ticino nella Svizzera italiana, lavora in banca da quasi due decenni. Le sue grandi passioni sono la buona cucina, i vini e i viaggi. Si è appassionato di cibo dieci anni fa seguendo i primi programmi in tv di Gordon Ramsay e ha iniziato a girare prima in Italia e poi anche in Europa e nel resto del mondo alla scoperta dei migliori ristoranti. Così, da cliente assiduo, condivide le sue osservazioni e suoi entusiasmi con i lettori di Identità Golose. Un buon piatto deve sempre riuscire ad emozionarlo, perché la cucina, come tante altre forme d’arte, è emozione
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