Carlos Garcia
Coregone, pastinaca e erbe spontaneedi Nadia Moscardi
IG2023: signore e signori, la rivoluzione è servita In giro tra gli stand: materia prima che passione. Il meglio dei prodotti da pasticceria, gelato e farine
La sala dei Balzi Rossi di Ventimiglia (Imperia). Primo servizio dopo due anni: sabato 5 marzo
«Ri-partiamo! Balzi Rossi 2022. Qui, dove tutto è iniziato per me. Un luogo magico». Con queste parole il cuoco Enrico Marmo ha annunciato il suo ritorno in terra di Liguria. Una grande carica emotiva, espressa in poche righe, che racconta tutta la sua gioia per l’attesa riapertura. Era arrivato qui nel 2016. Nel gennaio 2019 era andato per altri lidi (Arborina, nelle Langhe) per accrescere e consolidare le sue grandi capacità. Per arricchire il suo bagaglio e riportarlo qui più compatto, assieme a tutta la sua brigata. È un ritorno questo ancor più importante perché questa storica insegna riapre i battenti dopo due anni di chiusura forzata: la pandemia e l’impossibilità di accesso della clientela internazionale avevano messo in stand-by uno dei posti più belli di tutta la Riviera. Primo baluardo italiano sul confine della Costa Azzurra, il locale domina le acque cristalline del golfo di Mentone. Il rumore delle onde che si infrangono sui candidi sassi della “spiaggia delle uova”, nelle calde serate estive, fa da colonna sonora a chi siede ai tavoli di una capiente terrazza. Torna l’apparecchiatura elegante, le tovaglie candide e le linee moderne dai toni chiari, da sempre le cifre distintive del ristorante.
Enrico Marmo, classe 1987
Giuseppina Beglia
Merluzzo e lattuga
Tagliatelle Cafè de Turin
Torinese, sommelier professionista, collaboratrice della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, è titolare dell'Enoteca Re a Dolceacqua (Imperia)
Cappun Magro Vegetale è il Piatto dell'Estate 2022 di Enrico Marmo, chef della storica insegna Balzi Rossi, a Ventimiglia in provincia di Imperia
Enrico Marmo, classe 1987 da Canelli (Asti), è tornato alla guida dei Balzi Rossi di Ventimiglia, il locale compie 40 anni. Nel curriculum dello chef, il Gellius di Oderzo, Cracco a Milano (2011), poi il Roero di Davide Palluda, del quale è stato sous per i successivi cinque anni, quindi un primo approdo a Ventimiglia, a seguire la trasferta toscana a Castel Monastero e quella piemontese all'Osteria Arborina
Alcuni dei cuochi protagonisti della cena di gala del Dolomiti Gourmet Festival, tenutasi in Alta Pusteria dal 7 al 10 ottobre. Da sinistra, si riconoscono Andrea Ribaldone, Emanuele Petrosino, Giuseppe Costantino, Vivien Durand e Chris Oberhammer
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose