20-07-2021
La famiglia Gortani, con la sua produzione di formaggi d'eccellenza in Friuli Venezia Giulia
Renato Gortani viene da una famiglia di malgari originaria della Carnia. Da quando ha memoria la sua famiglia si è cimentata nella produzione casearia. Oggi, che ancora si occupa di trasformare il latte di un’ottantina di capi di proprietà della sua azienda agricola - vacche di razza bruna - è supportato dai figli Pietro, responsabile della gestione zootecnica, e Michele, in produzione, entrambi cresciuti fin da piccoli in malga.
«Da oltre vent’anni abbiamo preso in gestione la storica Malga Pozof dove ci trasferiamo in estate, solitamente verso la fine del mese di maggio - dice Amelia, moglie di Renato - Restiamo lì fino a settembre, per consentire al bestiame di nutrirsi delle erbe che solo il pascolo di alta montagna offre. E io ne approfitto per cucinare e preparare quotidianamente il mio pane, ma anche la polenta e il frico a base di patate di montagna e formaggio di malga, accogliendo ogni giorno i nostri ospiti». Un turismo di amanti delle altitudini e della vita all’aria aperta, che non ha subito flessioni neppure nel 2020, anzi.
Una foto d'archivio della Malga Pozof. Al centro un Renato Gortani bambino, alla sua destra il fratello Ilario
Commenta Michele: «Il nostro obiettivo è produrre formaggi a latte crudo che si collochino sulla scia di un gusto confortevole e familiare, riconoscibile. Chiunque deve poter ritrovare a occhi chiusi al primo morso il sapore di un latteria! Questo senza però restare fermi, ma vivendo in pieno le opportunità del nostro tempo. Mio fratello Pietro, per esempio, è un vero e proprio maniaco del controllo della qualità, nulla gli sfugge: dai foraggi di cui le vacche si nutrono in inverno in pianura fino alla produzione del latte che andiamo a lavorare. Da tempo ci siamo resi conto che un’alimentazione a base di solo fieno mantiene gli animali in salute e non rende necessario intervenire con antibiotici o altri medicinali. Allo stesso modo io son convinto che un latte di livello sia la base da cui non si può prescindere, ma che occorra anche essere formati sulle tecniche casearie contemporanee e saperle utilizzare».
Il formadi frant
Non mancano i freschi, come la formaggella stagionata 20 giorni o il latteria con caglio di capretto o nella versione affinata nella birra. E poi il malga, dai due mesi di stagionatura fino a un anno, con la punta di eccellenza del cru, che riposa 24 mesi prima di essere consumato.
Guardando al futuro, Michele Gortani sta portando avanti alcune sperimentazioni di post fermentazione, «per ora un assaggio destinato solo agli amici e a qualche cliente chef da cui ricavo impressioni e suggerimenti. Sto tentando di applicare una tecnica nota da secoli ma quasi del tutto perduta, quella della salmuerie, una salamoia a base di latte, panna e sale che si conserva e perpetua nel tempo, per tramutare l’enorme ricchezza della tradizione in un prodotto contemporaneo e godibile». Un formaggio morbido e dal sapore inconsueto e intenso, si potrebbe aggiungere dopo l’assaggio, con un potenziale culturale e di gusto che lo rendono di grande interesse. Fosse anche solo per l’avventura rocambolesca del recupero della ricetta della salamoia, che Michele ha conquistato nonostante le reticenze iniziali da una piccolissima produttrice domestica della zona di Spilimbergo.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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Napoletana di nascita e lucchese di adozione, parte dalla critica letteraria per arrivare poi a raccontare di cibo e di vino (che sono anche le sue passioni). Adora viaggiare e va matta per la convivialità che si crea intorno alla tavola
Prosegue la collaborazione tra Identità Golose e Consorzio del Parmigiano Reggiano, per la quarta volta insieme al Congresso con Identità di Formaggio
Forme di formaggio come opere d'arte a Cheese
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.