Davide Guidara
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Il buono viene direttamente dalla terra, dall'orto, a Orto il ristorante del Nina Trulli Resort a Monopoli (Bari)
Ho lasciato scorrere al mio fianco la panoramica in direzione Monopoli-Capitolo, guardando indietro per un solo secondo il mare e, poi, mi sono inoltrata per le strette strade assolate dell’alta campagna pugliese: strati di blu e oro, luce e legna-olivo fino al grande cancello bianco del Nina Trulli Resort in Contrada Tortorella, a Monopoli, oltre il quale vive un progetto giovane, biodiverso che prende un nome tanto semplice, quanto buono: Orto il ristorante.
Una scelta tutt’altro che casuale, dal momento che il dialogo con la terra è un’azione quotidiana, quella sana abitudine di rivolgersi alle coltivazioni con un reale desiderio di ascoltare. Quindi, Orto è ristorante, ma è prima di tutto una dispensa naturale attorno alla quale la brigata di cucina (composta dalla resident chef Angela D’Errico, dalla pastry chef Paola Alemanno e dalle mani abili di primi e lievitati di Madia Barnaba), orbita leggera. Di quanto nasce, cresce e vive all’aperto, loro ne completano il ciclo gentile nel piatto.
Il Nina Trulli Resort
A poco a poco però, il baricentro dell’anima culinaria di Orto ha cominciato a muoversi verso il rigoglio della terra: si pensa "con la testa nell’orto", preservando una spontanea sensibilità alle dolci oscillazioni delle stagioni, ai mutamenti del suolo. Regna un senso di meraviglia per l’eterogeneità varietale, per l’imprevedibilità di un’esplosione di pomodori all’improvviso. La stessa imprevedibilità, chiaramente naturale, che può significare anche rinuncia; come per esempio, perdere un raccolto di fragole per la copiosità delle piogge, o assistere a un lento risveglio della vegetazione per il tardo arrivo di un maturo calore estivo.
Tutto questo ha instillato la necessità di evolversi, di orientare la bussola verso lo sviluppo sostenibile di un evidente potenziale che pulsava forte.
Cinzia Mancini
È l’adozione di un approccio differente per un medesimo spazio che, sin dal primissimo arrivo al Nina Trulli Resort, la chef Cinzia avvalora con le sue mani: entra in comunione con le primizie della terra, le tocca, le annusa, le fa sue. Se esiste un orto, allora, perché sprecarlo? Un’impostazione di totale genuinità che non potrebbe fare a meno di un’ossessiva - e tutt’altro che semplice - ricerca della migliore offerta locale sia per quanto riguarda il food (come i formaggi freschi del micro-caseificio Di Leo di Monopoli, o la selezione di salumi Santoro di Cisternino), che per il beverage (carta dei vini 100% made in Puglia, spunti locali anche per la mixology). La cieca fiducia nella sapienza contadina e tutta la gioia della sperimentazione in cucina per chi ama guardare alla perfezione come un sentiero, piuttosto che una meta immediata.
Ho potuto leggere il pieno senso di Orto in quell’andirivieni tra la piccola cucina e un giardino di frutti succulenti, il punto d’origine di una vitalità pura e semplice, nutrimento e linfa del sapore.
Curiosità: Orto rientra nel progetto BiodiverSO finanziato dalla Regione Puglia, in collaborazione con l’università di Bari, che si ripromette di ridurre il tasso di erosione della biodiversità locale. Perché preservare le varietà autoctone vuol dire non solo promuoverne la coltivazione, ma applicare una strategia integrata che generi una complessiva riqualificazione del territorio sia dal punto di vista ambientale che economico.
Classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo era acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.
Spaghettone con colatura di alici, pistacchi, limone candito e mollica di pane croccante, piatto icona di Valentina Rizzo, chef de La Farmacia dei Sani, a Ruffano (Lecce) Il prossimo martedì 14 marzo la sua cucina sarà protagonista all'Hub di Via Romagnosi con la cena speciale Identità Donna in occasione di Sguardi Altrove Film Festival. Per info e prenotazioni clicca qui
Spaghettone con colatura di alici, pistacchi, limone candito e mollica di pane croccante, piatto icona di Valentina Rizzo, chef de La Farmacia dei Sani, a Ruffano (Lecce)
Il prossimo martedì 14 marzo la sua cucina sarà protagonista all'Hub di Via Romagnosi con la cena speciale Identità Donna in occasione di Sguardi Altrove Film Festival. Per info e prenotazioni clicca qui
I protagonisti della Conferenza Istituzionale Pugliapromozione svoltasi nel corso della mattinata di ieri 13 febbraio al BIT, la Borsa Internazionale del Turismo di Milano, per presentare cinque contenuti audiovisivi atti a promuovere lo straordinario prodotto turistico della Regione Puglia. Da sinistra Aldo Patruno, direttore Dipartimento Cultura e Turismo Regione Puglia, Ferdinando De Giorgi, allenatore Nazionale Italiana Pallavolo, Paolo Ponzio, presidente Teatro Pubblico Pugliese, Grazia Di Bari, delegata Politiche Culturali Regione Puglia, Gianfranco Lopane, assessore al Turismo Regione Puglia, Anna Grazia Maraschio, assessora all'Ambiente, Luca Scandale, direttore generale Pugliapromozione, Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo Economico Regione Puglia, Stefano Zorzi, presidente Fondazione Pino Pascali, Alessandro Piva, regista, Alessio Giannone, ossia Pinuccio, inviato di Striscia la notizia, il nostro Paolo Marchi (il terzo, da destra), ideatore e curatore di Identità Golose, nonchè autore del video realizzato in collaborazione di Pugliapromozione, Assapora la meraviglia; Lorenzo Scaraggi, regista e video reporter; Stefano Lacatena, consigliere regionale
Fusillo fatto a mano, burro di manteca del Gargano, acciuga di Cetara, polpa al riccio di mare e tarallo al finocchietto è il Piatto del 2023 di Domenico Di Tondo, chef del ristorante Terradimare a Trani
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose