21-12-2018

Roboqbo: potenza e tecnologia per l'alta ristorazione

Il sistema universale Qbo, creato dall'azienda bolognese, offre il massimo della qualità in migliaia di diverse preparazioni

L’imprenditore Giuseppe Malavasi, al centro, ins

L’imprenditore Giuseppe Malavasi, al centro, insieme agli chef e tecnologi alimentari che ogni giorno mettono a punto nuove ricette all’interno dell’azienda Roboqbo

L’azienda Roboqbo nasce a Bentivoglio, nelle vicinanze di Bologna, nel 1978, e da subito si è distinta per la qualità dei suoi prodotti, in particolare i suoi cutters professionali da banco e da pavimento, allora sviluppati per la ristorazione e l’industria alimentare. Ma è dal 1997 che, grazie all’impegno, alla ricerca, alla creatività ingegneristica del titolare Giuseppe Malavasi e di tutto lo staff, l’azienda si è concentrata sull’innovazione tecnologica, volendo offrire strumenti capaci di coniugare la semplicità d’uso e la massima efficienza dei processi produttivi.

In questo modo Roboqbo è riuscita a raggiungere un obiettivo molto importante: produrre Qbo - Universal Processing System. Ovvero uno strumento che offre, sia alle piccole aziende artigianali che alle industrie, grande qualità e grande produttività. Si tratta di un sistema universale in grado di eseguire migliaia di diverse lavorazioni, in tutti i settori della produzione alimentare. Dai prodotti di base per la gelateria, alla pasticceria, alla cioccolateria, alle conserve, fino ad arrivare alla produzione casearia e alla gastronomia. 

Qbo - Universal Processing System

Qbo - Universal Processing System

Grazie alla varietà offerta da Roboqbo, con capienze che vanno dagli 8 agli 860 litri, anche un piccolo produttore, un agricoltore o una pasticceria, possono avvalersi di una tecnologia molto sofisticata, che precedentemente poteva essere appannaggio solo dell’industria. Risultati straordinari ottenuti da un’azienda che produce internamente ogni componente della macchina, controllando in questo modo tutta la filiera produttiva. Un perfetto esempio dunque di Made in Italy, che ha grande successo anche all’estero. 

Anche la grande cucina d’autore può contare sull’apporto di Roboqbo: Viviana Varese, chef del ristorante Alice all’interno del negozio di Eataly Smeraldo a Milano, una stella Michelin, è stata conquistata dalla qualità e dall’efficienza di questa macchina. 

«Ho scoperto Roboqbo - ci racconta - sei anni fa, quando ho iniziato a lavorare con Eataly, che già usava questa tecnologia. Da subito mi sono accorta di come fosse uno strumento straordinario, che mi avrebbe permesso di velocizzare in modo notevole i processi produttivi, dandomi contemporaneamente una grande qualità. Rispetta ed esalta gli aromi e i profumi degli ingredienti e rende facili e immediati dei procedimenti che prima, manualmente, potevano essere molto complessi. Oggi ne ho due nelle mie cucine e sono praticamente sempre in funzione: li uso per un’infinità di preparazioni». 

Viviana Varese

Viviana Varese

«Roboqbo - continua - è davvero uno strumento irrinunciabile adesso che, oltre al ristorante gastronomico di Alice, per lo store di Eataly Smeraldo curo anche tutta la linea della proposta di gastronomia, con circa 130 ricette da preparare con continuità. Lo utilizzo per tutte le creme di verdure, per tutte le emulsioni e le maionesi di ogni tipo, per le salse, per i succhi di frutta, per i brodi. E’ poi indispensabile per la pasticceria, per la preparazione delle basi della gelateria...ormai farei prima a dire per cosa non lo uso! Velocità, rispetto degli ingredienti, gusto e perfezione: Roboqbo è la macchina più prestante e tecnologica dell’alta ristorazione».

Come ricordava Viviana Varese, il rapporto di Roboqbo con Eataly esiste da diversi anni e la creazione di FICO Eataly World ha dato vita a una nuova collaborazione, con una macchina di Roboqbo incessantemente al lavoro nel grande parco alimentare, mostrando ai visitatori, tra le altre cose, come si possa produrre una marmellata in un quarto d’ora. Da questo sodalizio è nato anche un brand, chiamato Roboqubed. Con questo nome vengono commercializzate infatti confetture, marmellate, nettari, mostarde, creme spalmabili, e in futuro arriveranno anche altri prodotti, tutti realizzati nel laboratorio a vista all’interno di FICO.

Chi assiste alla produzione può così accorgersi di come lavori il sistema Qbo, che in un unico processo taglia, mixa, cuoce, pastorizza, miscela, concentra, raffredda e omogeneizza. Gli ingredienti vengono inseriti in vasca tutti insieme e la produzione avviene in un unico processo di lavorazione. Inoltre, il sistema di cottura a vapore e sottovuoto consente di mantenere inalterate le proprietà, il gusto e i colori delle materie prime. 

Così come già accadde l’anno scorso, Roboqbo sarà presente al prossimo Congresso di Identità Golose, a Milano dal 23 al 25 marzo 2019: siamo curiosi già da ora di scoprire cosa verrà presentato in quei giorni!


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