24-07-2018
Pietro Montanari in azione. È il giovane chef della Cesoia, a Bologna
Al giorno d’oggi agli chef si richiede molto. Di creare piatti che emozionino, tecnicamente impeccabili. Di sapersi raccontare ma di non avere un ego esagerato. Di zappare il proprio orticello e di tenere conferenze internazionali. Pietro Montanari non sa fare tutto, e lo dice. «Sono timido. Non mi piace andare al tavolo e raccontare al cliente la storia dietro ogni piatto», si schermisce. Eppure ne varrebbe la pena. Perché quella di Montanari, anche senza cadere nello stereotipo dello chef giovane ma dall’enorme talento (è un classe 1991), è una storia interessante, e soprattutto è interessante la sua cucina: identità forte, tecnicismi spiccati, grazia e solidità, virtuosismi e concretezza.
Pietro Montanari
Montanari al lavoro
Carciofo confit con aglio orsino, timo, lemongrass, blue stilton e ribes
Crema di menta e piselli, gelatina del loro baccello, crème fraîche e calamari
Lo staff. Sulla sinistra dello chef è Iacopo Gerussi, il giovane sommelier
Forse Bologna è finalmente pronta per una Cesoia col passato.
Cesoia via Massarenti 90/2D, Bologna tel. +39 051 342854 ristorantecesoia.it aperto solo a cena. Chiuso la domenica menu degustazione a 40 e 50 euro
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
bolognese per nascita e per scelta, scrive di cucina e di tutto quello che le ruota intorno per Munchies Italia, il sito di Vice dedicato al cibo, con escursioni cartacee su Gazza Golosa e Dispensa. Tra le sue passioni si annoverano il Cynar, i biscotti e i boschi, non necessariamente in quest'ordine