Uno spaghetto alle vongole, un cartoccio di frittura e un disco di “piada” nei quali avvilupparsi lascivamente, rinfrescati da un quartino di bianco della casa. E' questa la ristorazione balneare che, immota e indomita, tratteggia la riviera adriatica.
La certezza di un pasto che sa di estate e profuma di vacanza. Poco importa se lo spaghetto è privo di mordente (fatto salvo lo scricchiolio della sabbia sotto i denti), la frittura veleggia nell'olio motore, o la piada si fa neoprene a contatto con la saliva: il cibo "da spiaggia" è il vessillo delle ferie rivierasche, irrinunciabile, rassicurante.
E Casalborsetti non fa eccezione. Tra i lidi ferraresi e quelli ravennati, nella rarefatta terra di mezzo che costeggia la foce del Po, si incontra questo piccolo centro dal nome simpatico e un filo bizzarro. E' un luogo dalle fattezze tipicamente adriatiche ma poco cementificate, con il suo canale e il porticciolo, le spiaggette con gli stabilimenti e i ristorantini, dove tutto odora di pino marittimo, di lozione solare e di pesce fritto.

Il tono è vagamente dimesso, perché siamo lontani dai fasti delle località più rinomate: qui la popolazione vacanziera è fatta per lo più di famiglie e di coppie mature alla ricerca di una quiete senza sussulti, e l'offerta si adegua alla richiesta. O viceversa.
Se tuttavia si segue la traccia di un buon consiglio senza cedere alle lusinghe della piadina, si può incappare nella
Capannina sul Mare, piccola insegna che il nome stesso colloca a pochi passi dal mare, sul porto canale. Grandi vetrate per godere del discreto panorama, nitore e sobrietà in una sala piacevolmente luminosa, impreziosita da una parete cerulea dalla quale ammiccano, dipinte, numerose varietà di pesce.
Ad accogliere i clienti, un omaggio di sole e di brezza nella schietta cordialità del personale di sala, maitre e sommelier tuttofare, uomini dalla spiccata e ineffabile "allure" romagnola, tinta però di eleganza e di molto garbo. C'è quella tendenza a dare del "tu" ai clienti più giovani (o meno attempati) che altrove potrebbe arrecare fastidio ma che in questo luogo, dopo un benvenuto sorridente e scherzoso, diventa il giusto viatico per l'esperienza di piacere che ci si appresta a vivere.
Nel menu campeggiano i grandi classici, a rassicurare la clientela più tradizionale che desidera concedersi una cena elegante senza rinunciare alle proprie rasserenanti certezze: tra le varie proposte, citiamo i plateaux di crudi, il risotto alla marinara, il pescato alla griglia o al forno.

Un dettaglio del Tris di crudi
Ci sono poi le proposte del giorno, che si discostano con moderata belligeranza dal tracciato più classico, per gli atipici curiosi: ad esempio, lo sgombro marinato e bruciato con rabarbaro, cipolla e soia, oppure i ravioli con carote e zenzero ai ricci di mare, o ancora la spigola con finferli ed emulsione di canocchie. Infine, per i più temerari, c'è il
Menu di Irvin, un percorso di degustazione a mano libera in 6 tappe.
Irvin Zannoni, lo chef, è un giovane e ricciuto ravennate che, dopo tante stagioni in riviera e un'importante esperienza alla corte di
Giancarlo Perbellini, 5 anni fa è approdato a Casalborsetti e, insieme al sommelier
Pietro Raggi, ha preso le redini della
Capannina.
Il percorso di assaggi che
Irvin propone è un suggestivo e appagante racconto di mare, dove però il mare si fa tellurico e materico, lussurioso nella sua essenzialità salina. Il burro domina perentorio ma guantato nelle salse e nelle mantecature, conferendo sericità al tatto, e un'aromaticità delicatamente casearia che ingolosisce e inebria.
C'è una mano classica che utilizza sapientemente la tecnica al servizio di una semplicità compositiva e gustativa, più orientata a una lineare armonia che a una contundente e angolosa provocazione. Niente acidità viperine né amarezze taglienti.

Sandwich di anguilla con il suo fegato, menta e aceto
La materia prima irrompe nel
Tris di crudi iniziale, con una tartare di orata e un cubo di palamita da risveglio dei sensi, di una freschezza emozionante. Il
Risotto mantecato con il burro acido e servito con alici e sferificazione di rosmarino avvolge con la sua sontuosa ricchezza venata di sale.
Ma indubbiamente il grande "coup de coeur" è nel
Sandwich di anguilla con il suo fegato, menta e aceto: un boccone talmente peccaminoso e carnale da diventare pornografico, deflagrante di succhi e di scivolosa grassezza, stemperati solo in parte dal vegetale della menta e dalla freschezza dell'aceto. Difficile dimenticare un'esperienza tanto lasciva.
Si beve anche bene, qui, perché
Pietro è animato da una curiosità che lo porta a pensare una carta dei vini poco civettuola, con un bello spazio dedicato ai piccoli produttori e al "naturale", consigliando gli avventori con tatto e sensibilità. Grazie alla
Capannina, ora, Casalborsetti ha un'estimatrice in più.
La Capannina
via Casal Borsetti, 181
Casal Borsetti (Ravenna)
+39.0544.445071
info@lacapanninacasalborsetti.it
Chiuso la domenica sera