22-09-2015
La ruota dei formaggi di Beppino Occelli da Farigliano (Cuneo), tra i protagonisti più autorevoli della decima edizione di Cheese, la grande parata del formaggio di qualità, chiusa domenica 21 settembre, manifestazione internazionale a cadenza biennale organizzata da Slow Food e Città di Bra (Cuneo)
Il futuro del mondo caseario è scritto nel passato. E ce lo ha insegnato Cheese, l'appuntamento che si svolge ogni due anni dedicato proprio al formaggio (in alternanza con il Salone del Gusto) organizzato da Slow Food, che si è svolto fino a ieri tra le piazze della splendida cittadina di Bra, in provincia di Cuneo. La sensazione di chi da anni frequenta questa ottima manifestazione è quella che pian piano si stiano abbandonando le mode, si lascino da parte gli inutili fronzoli e le trovate "pubblicitarie", per tornare "Alle sorgenti del latte", come sollecitano anche da Slow Food. Cosa significa? Semplicemente è la riscoperta delle tradizioni, del formaggio alle sue origini, della preparazione più naturale possibile. E non si parla genericamente di "bio", ma entrando nello specifico i produttori sono sempre più direzionati all'attenzione massima per l'alimentazione degli animali che forniscono il latte, dalle vacche alle capre, all'eliminazione di contaminazioni, all'uso corretto e non eccessivo di affinamenti, alla limitazione di mieli, confetture e marmellate in abbinamento ai formaggi.
Leitmotiv della decima edizione: "alle sorgenti del latte", un tentativo di spostare i fari sul prodotto da cui tutto ha inizio
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose