10-04-2021
Mercoledì 7 aprile, è andato in onda una puntata di Capolavori italiani in cucina che ha avuto per protagonista un piatto che ha da tempo un’immagine legata a rosticcerie e salumeria più che da alta cucina: l’Insalata russa. Eppure la sua storia è piena di verità in contrasto tra loro, tanto che è quasi impossibile isolare una ricetta sostanzialmente valida per tutto e per tutti. Se ne sceglie una versione, italianissima nel nostro caso, piemontese in particolare, a patto di sapere che ne esistono diverse altre al punto che per noi diventa arduo pensare siano anch’esse delle insalate russe.
In un libro recente, Quando un piatto fa storia per Phaidon-Ippocampo, i cui autori non sono per nulla sfiorati dal dubbio, tutt’altro, si celebra esclusivamente un cuoco russo di radici belghe, Lucien Olivier, che dal 1864 - e fino alla sua
Lucien Olivier, il creatore, nell'Ottocento a Mosca, di un'Insalata russa che è quasi totalmente differente da quella arcinota oggi in Italia
Trascorso ben oltre un secolo, c’è chi ha messo insieme un elenco di ingredienti che, riassunti, suonano come carne fredda, lingua, salsiccia, prosciutto, gamberi di fiume, aragosta, pernice, fagiano, caviale, tartufi, olio e senape provenzali, di tutto e di più, purché fossero prodotti molto costosi. In comune con anni e versioni ben più vicini e in linea con noi, uova sode e patate bollite, sott’aceti e cetrioli, anche le olive.
Poi Matteo ha cambiato città e insegna e ha dovuto ricalibrare la ricetta: «Rispetto al capoluogo lombardo, a Torino preferiscono le verdure tagliate un po’ più grosse e meno maionese, le vogliono sentire. Io preparo patate, carote e
Non manca il passaggio a cui prestare tanta attenzione: «E’ quello della maionese. Devi fare attenzione a dissalare il giusto i capperi, che non devono essere quelli conservati in salamoia. Poi è pure importante la cottura delle verdure, veloce perché restino croccanti e con i loro colori belli vivi».
Nel sito di Striscia la notizia potete trovare la ricetta dell’Insalata russa di Matteo Baronetto cliccando qui, mentre qui il link per vedere o rivedere la puntata.
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nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi