19-10-2022
Al pass di Identità Golose Milano, la brigata del Tancredi che ha seguito a Milano lo chef Roberto Stefani, l'ultimo a destra. All'altro estremo, la pastry chef Annalisa Borella, consulente del ristorante per la sua proposta dolce
Roberto Stefani ha portato il suo territorio, i suoi ingredienti e i suoi sapori, i suoi ricordi e la sua contemporaneità, con il menu che ha presentato a Identità Golose Milano. Piatti che esprimevano grande pulizia e precisione, sia esteticamente che al palato, dimostrando nel contempo la personalità marcata, originale, dello chef. «La cucina di Stefani è davvero di notevole qualità: precisa, puntuale, ma anche garbata, carezzevole, armonica. Mai banale, con cotture e fondi perfetti. I piatti: inappuntabili», scriveva qualche giorno fa Carlo Passera su queste pagine, anticipando il successo dell'arrivo in via Romagnosi del cuoco che guida la cucina del ristorante Tancredi, a Sirmione.
La sua presenza nel nostro Hub ha animato la settima serata della rassegna Vini e chef della Lombardia, organizzata in collaborazione con Regione Lombardia e Ascovilo - Associazione Consorzi Tutela Vini Lombardi. Un ciclo nato con l'obiettivo di raccontare una regione ricca di eccellenze e di identità gastronomiche, di raffinati interpreti della cucina d'autore, di territori straordinariamente vocati alla vitivinicoltura e di produttori capaci di esaltare al meglio tali potenzialità.
Protagonisti, insieme a chef Stefani, i vini del Consorzio Tutela Lugana DOC, rappresentati da quattro declinazioni differenti di questo vino che origina da un’uva particolare come la Turbiana, parente stretta del Trebbiano di Soave, ma dotata di chiare caratteristiche distintive.
«L'impronta territoriale - ci ha spiegato lo chef del Tancredi - è un elemento fondamentale della mia cucina e dell'identità del ristorante. Valorizzare i nostri prodotti, staccarsi dalla grande distribuzione che porta omologazione, dare soprattutto importanza al lavoro delle persone, degli artigiani, che ogni giorno mettono impegno e passione nel loro lavoro, come chi si alza alle quattro di mattina ogni giorno per andare a mungere. Io vengo dalla Val Sabbia, terra di burro e di formaggi, del Bagoss: sono valori molto radicati in me. Poi ho la fortuna di lavorare sul Lago di Garda, che ci dà prodotti straordinari come i capperi, i limoni, che portano freschezza, sapori, profumi. E ancora il tartufo che ci arriva dalla Val Tènesi e dal Monte Baldo. Lavorare con i piccoli produttori e rispettare meticolosamente la stagionalità degli ingredienti sono elementi irrinunciabili del nostro modo di essere».
Ecco i piatti, partendo dall'entrée, che Roberto Stefani ha proposto al pubblico di Identità Golose Milano, con i quattro vini che sono stati offerti in abbinamento dal Consorzio Tutela Lugana DOC.
Granchio reale, patata viola, Lugana e caviale Calvisius
Non è difficile cogliere perché un piatto del genere abbia raccolto molto successo da Tancredi: materie prime prestigiose, certo, ma anche un'esecuzione rigorosa, limpida, che ha aperto meravigliosamente la serata.
Crostatina ai funghi porcini della Val Trompia con corteccia di topinambur
E di banale la composizione di Stefani non aveva davvero nulla, sia per il riuscitissimo gioco di consistenze, sia per la capacità dello chef di mettere in primo piano i porcini all'interno di una scenografia gustativa molto ricca e articolata.
Riso con sarde, limone e uova di salmerino
Un grande risotto, che colpisce appena arrivato al tavolo per l'intensità dei suoi profumi e conquista definitivamente per l'esplosione di sapori che invade pacificamente il palato. Una portata che ha solo il difetto di far desiderare immediatamente un bis.
Coregone, curcuma e ceci
Un piatto di grande eleganza, che permette di cogliere le potenzialità di un pesce come il coregone, troppo spesso banalizzato o erroneamente considerato di scarso interesse gustativo.
Espressione d’agrumi
Un altro pezzo forte di questo percorso, a raccontare la mano delicata ed esperta di una pasticciera che nel suo curriculum ha nomi come Mirazur, Celler de Can Roca, Villa Feltrinelli... Ad accompagnarlo, in questo caso, un Vodka sour preparato dal maître e restaurant manager di Identità Golose Milano Andrea Polini.
Si è chiusa così una riuscita serata di Vini e chef della Lombardia, in collaborazione con Regione Lombardia e Ascovilo - Associazione Consorzi Tutela Vini Lombardi: non perdetevi il prossimo appuntamento, martedì 25 ottobre, con ancora i vini del Consorzio Tutela Lugana DOC e lo chef Roberto Di Pinto del ristorante Sine by Di Pinto a Milano. Visitate il sito dell'Hub per prenotare il vostro tavolo.
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
Una foto di gruppo particolarmente affollata, con le brigate di Identità Golose Milano, del Miramonti l'Altro e del ristorante Georges Blanc in via Romagnosi