Fabrizio Marino
Animelle e spugnole in timballo di pasta, salsa di foie grasdi Yannick Alléno
Primo piano Su Identità Digitali, sette piccole rivoluzioni e un unico comune denominatore: la pasta
I tre protagonisti della prima serata milanese di Fish&Chef: Leandro Luppi, Massimo Fezzardi, Carmelo Di Novo
Il Lago di Garda va di moda, piace e conquista. Vuoi per la posizione a cavallo fra due delle regioni più produttive e facoltose d’Italia. Vuoi per la collocazione a sud dell’asse del Brennero, da secoli porta fra l’Italia e il nord Europa. Vuoi per il clima, garbato e delicato per molti mesi all’anno. Vuoi per la tradizione della cucina, i prodotti della terra – vino e olio su tutti – e la scelta di tantissimi cuochi di stabilire la loro casa lungo le sue rive o nel primo entroterra.
Nemmeno l’emergenza sanitaria e il lockdown ne hanno fermato l’ascesa. Appena è stato possibile riaprire le sale, le liste di attesa in gran parte dei ristoranti più prestigiosi, e ce ne sono tanti, si sono allungate a settimane se non a mesi. Un’eccellenza come quella del Garda va degnamente celebrata e raccontata. E a farlo ci pensa, ormai da oltre 10 anni, Fish&Chef, rassegna punto di incontro tra l'alta cucina e i prodotti di eccellenza del territorio come il pesce d’acqua dolce, i vini, l’olio extravergine d’oliva, le pregiati carni venete e lombarde.
L’evento quest’anno è sbarcato a Milano, all’hub di Identità Golose Milano in via Romagnosi, con un’edizione on the road iniziata con una cena da perder la testa. Scritto a sei mani, il menu è stato firmato dalle star Leonardo Luppi, ideatore di Fish&Chef e patron del ristorante Vecchia Malcesine e Massimo Fezzardi, una stella Michelin all’Esplanade di Desenzano del Garda. Con loro il pastry chef Carmelo Di Novo.
Abbiamo assaggiato e degustato piatti davvero eccellenti e bevuto vini sorprendenti per personalità e finezza.
Roche al Foie Gras - Fake Tomato (tutte le foto dei piatti sono di Tiziano Cristofoli)
Pesce Gatto, Spezie, Melograno
Spaghetto al Nero, Caviale, Olio EVO del Garda
Poi un secondo lampo ha illuminato la serata: Lingua di Vitello, Ricotta di Bufala, Salmerino, Pesto di Crescione di Massimo Fezzardi. Una tavolozza di colori, un festival di consistenze, un abbinamento ardito, difficile da dominare come quello fra la lingua e il salmerino, proposto a strati alternato alla lingua in una sorta di millefoglie e, a latere, in una piccola tartare. A completare l’esperienza una finta amarena, in realtà nota acida, la ricotta di bufala resa cremosa e morbida e il pesto di crescione. Un piatto artistico da Museo di Arte Moderna, bello da vedere e da mangiare, divertente e tecnicamente ineccepibile che può uscire solo dalla mano di un grande chef.
Lingua di Vitello, Ricotta di Bufala, Salmerino, Pesto di Crescione
Manzo, Gin Tonic, Lampone
Carmelo di Novo è il pastry chef autore della Torta delle Rose degna conclusione di una cena veramente piacevole e appagante.
Torta delle Rose
giornalista, classe 1966 con una laurea in Fisica e oggi un lavoro da comunicatore. Ha raccontato due Olimpiadi e 5 Mondiali di atletica leggera su Eurosport. Super appassionato di buona cucina, rhum caraibici e golf
Leandro Luppi
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano