24-09-2020
Salvatore Bianco, chef de Il Comandante al Romeo Hotel di Napoli. Ha preparato un menu davvero di grande livello, per le quattro cene a Identità Golose Milano, ancora fino a sabato 26 settembre prenotando qui. Tutte le foto sono di Sonia Santagostino-Onstage Studio
Partiamo da un'animella: carnosa, soda, delicata, elegante, golosa, con note dolci, acide, vegetali, grasse (date da spinaci al burro e mela acidula); piatto da fine dining di altissimo livello, senza se né ma. «È di Chianina, il che fa la differenza. Me la fornisce Simone Fracassi (gran macellaio e selezionatore nel Casentino, ndr). Ne ha poche, gliele compro tutte io», perché la materia prima eccezionale è il primo step del percorso di Salvatore Bianco da Torre del Greco, classe 1978, chef di scuola campana e viaggi in tutto il mondo, assiso dal febbraio 2012 sulla plancia de Il Comandante, ristorante una stella Michelin che domina il Molo Beverello a Napoli, al decimo ed ultimo piano del Romeo Hotel; nonché protagonista in questi giorni, fino a sabato, di alcune cene che sarebbe davvero un peccato perdere a Identità Golose Milano, primo hub internazionale della gastronomia.
Animella con spinaci al burro e mela acidula
Bianco con il suo staff e quello di Identità Golose Milano
Bianco con Simone Maurelli, chef di Identità Golose Milano
Candele spezzate con ragù 9850 (foto Brambila-Serrani)
Bianco e l'uomo di sala de Il Comandante, Mario Vitiello, premio "Miglior Maître" per la Guida Identità Golose 2018
Seppia e patate. Un piatto nuovo a scarti zero, «della seppia utilizzo tutto: il fegato, il lattume, il sacco del nero, la testa... Alla base faccio un ragù, lavoro il fegato come una salsa con il pomodorino giallo del Vesuvio, la seppia viene tagliata in mdo particolare e poi cotta in un brodo di mare, pieno di profumi iodati. Poi aggiungo dei cubi di patata cotti al forno e una spuma della stessa patata»
Un grande classico di Bianco, anno 2014: L’uovo, cotto a bassa temperatura, adagiato su una fonduta di provola affumicata e sormontato da un’esplosione di colori e profumi, «sono polveri che realizziamo maison», una al carbone vegetale (con erbe spontanee del Vesuvio, compreso un fantastico pepe selvatico rosa), poi di erba cedrina, un mix di cardamomo, curcuma e cannella, e ancora di pomodoro San Marzano e di patata viola. «Tutte essiccate al buio e raffinate al mortaio di marmo, non toccano la lama». Quando si vanno a idratare con la parte grassa del piatto (la provola affumicata sottovuoto, poi c'è anche pane fermentato che dà acidità, verticalità e masticazione e una spuma con brodo di patate e pollo) esplodono in bocca, ogni boccone con differenti sfumature di gusto a seconda della polvere incontrata
Concentrato di mare, ossia pasta mista con estrazione di totano, anemoni e rucola selvatica, a dimostrazione della capacità di Bianco di interpretare al meglio le peculiarità, le proprietà organolettiche e gli accostamenti migliori della materia prima. Anche questo un piatto recente
Animella con spinaci al burro e mela acidula. Piatto nuovo, che troviamo spettacolare. L'animella di Chianina, fornita da Simone Fracassi, è cotta in un court bouillon molto aromatico di erbe, un po' acidulo, in caduta termica. Viene quindi scottata in padella con olio, sfumata con soia e aceto balsamico (per dare sapidità e acidità), deglassata con il suo fondo, condita con le stesse erbe del court bouillon ( in particolare timo e maggiorana). È accompagnata da un richiamo alla terra, opulento (spinaci ripassati e montati al burro) e dalla nota dolce-acida della mostarda di mela maison. A fianco viene servita anche una mela verde osmotizzata con del succo di mela cotta, «richiama la tradizione delle nonne», con gel di aceto di mele e polvere di erba cedrina. «Mi serve per pulire il palato dopo le note intense dell'animella»
Fermento, piatto nuovo, ossia kiwi fermentato con cioccolato bianco Ivoire Valrhona e yogurt di bufala. Un finale di gran classe, godibile senza appesantire
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Venite a brindare con noi! Il restaurant manager Andrea Polini, l'executive chef Edoardo Traverso e le brigate di sala e cucina di Identità Golose Milano vi aspettano per la cena del 24 dicembre, il pranzo del 25 e il cenone del 31. Prenotazioni qui
Tutte le foto sono di OnStageStudio
Saranno tre gli appuntamenti di Identità in Festa: la cena del 24 dicembre, il pranzo del 25 dicembre, il cenone del 31 dicembre. Per prenotare il vostro tavolo, visitate la pagina dedicata sul sito dell'Hub
Identità Golose Milano è tutto quello che accade tra le mura dell’hub internazionale della gastronomia: eventi, attività esclusive, ma anche aggiornamenti sugli attesi cambi menu a cura dell’executive chef Edoardo Traverso, fino ai deliziosi report delle cene firmate da prestigiosi chef ospiti