Questo non è un articolo, l’analisi di un locale. Questo è il diario di una amica, Rosita Dassisti, che, letto della riapertura del Reale di Niko Romito a Rivisondoli (L’Aquila), ha deciso di muoversi “alla scoperta di una parte di Abruzzo che non conoscevo con Enrico, il mio compagno. Siamo così andati a Sulmona, al Bosco di Sant'Antonio (faggeta), a Pescocostanzo e infine a Rivisondoli dove, prenotando 5 giorni prima, abbiamo cenato allo Spazio, l'ex Reale, ex perché la casamadre si è trasferita a Castel di Sangro.
Il ristorante è in zona centrale e si nota più per le 2 vetrine scritte fitte fitte che per il logo. Mille curiosi si fermano e leggono tutto con attenzione: una vetrina spiega il progetto e l'altra ha esposto il menù con i prezzi. Il locale ha una 40ina di coperti e si sviluppa a L dall'ingresso alla cucina. Sedute e tavoli spartani ma comodissimi, tovaglietta in carta con il logo del locale ma tovagliolo rigorosamente in stoffa. Tutto è minimale ma curato.
Entriamo e aspettiamo un paio di minuti prima di essere accolti, pensavo che questo avrebbe connotato anche il servizio, ma è stato solo un episodio perché tutto poi è stato fluido ed efficiente. Ci accoglie Dario, sorriso aperto e molto professionale. Controlla la prenotazione e ci accompagna al tavolo dove ci porta menù e una semplice e veloce lista vini del territorio con annessi 2 passiti, uno bianco e uno rosso. C’è una media di 4 scelte per portata e 6 tipi di dolci. Visto che siamo in due scegliamo piatti diversi per assaggiare più possibile e non saltiamo nessuna portata, dall'antipasto al dolce. E nei bicchieri un Trebbiano d'Abruzzo Valle Reale, molto piacevole.

I ragazzi che Niko Romito (secondo da sinistra, accucciato in prima fila) ha coinvolto nel progetto Spazio a Rivisondoli, telefono +39.393.4636841
I piatti sono spiegati velocemente ma se chiedi, i ragazzi sono tutti preparati, ti spiegano nei dettagli scelta delle materie prime, lavorazione. Il gruppo è eterogeneo ma tutti sono calati nella parte. Ti sorridono, spiegano e scappano in cucina. Vanno avanti e dietro. Instancabili. In sala ne ho visti uscire almeno sette compreso uno dei due tutor che li segue. Sono molto concentrati, sentono l'emozione e la responsabilità dell'opportunità.
I piatti sono curati nella presentazione e bilanciati nel gusto. Li racconto: primo antipasto, Baccalà mantecato con salsa di peperoni: gustosissimo, la salsa morbida e il baccalà sempre cremoso ma più consistente. Dolce e salato si fondono. Si percepiscono i due gusti individualmente. Alla fine, ma solo alla fine, prevale leggermente il peperone. Quindi Prosciutto contadino, finocchio e mele. Delicato e fresco, il prosciutto è marinato, cotto e posizionato sopra i finocchi conditi e i cubetti di mele ad avvolgere e contenere il gusto dei singoli elementi. Fresco e sostanzioso. Anche qui si percepiscono le singole materie prime.
I primi: Fettucce Garofalo con pesto di fagiolini e basilico. Cottura perfetta, il pesto colora la pasta in modo così uniforme che le fettucce sembrano verdi. Una spruzzata di ricotta dura a chiudere. Nel pesto si riconoscono sia il basilico che i fagiolini. Le quantità sono equilibrate e nessuno dei due prevale sull'altro. Per lui Crema di patate, latte, ortaggi e arancia. Un gusto pieno. Una crema e non una zuppa. Il latte stempera le patate dando le consistenza. All'interno una dadolata di carote e sedano croccanti con una seconda dadolata di pane leggermente dorato e un goccio di olio crudo. Il contrasto crema e ortaggi croccanti è incredibile. Non ti stanchi di mangiarla. Di solito le zuppe e le creme mi lasciano insoddisfatta per questo motivo, mi stancano.
E ora i secondi: Coniglio fritto in scapece. Buonissimo. La frittura leggera e croccante. Il coniglio cucinato superbamente. Per capirci: io odio il coniglio e ne avrei ordinato un altro piatto. E poi l’Agnello brasato in maionese di ceci. L'anello, morbidissimo, si scioglie in bocca. La maionese di ceci non mi ha entusiasmato. Mancava un gusto più deciso accanto all'agnello.

Tortina meringata limone e amarene
Infine i dolci: Sfoglia caramellata con cioccolato e pesche. Uno strato di sfoglia e uno di cioccolato fuso e così via fino a formare un biscottone dell'altezza di 4 cm. Le pesche rigorosamente a parte. Buono ma senza lode a differenza dell’altro, una Tortina meringata limone e amarene. Indimenticabile. La crema al limone delicatissima e l'amarena intera da gustare insieme, una gioia per il palato. Non troppo dolce. La meringa sembrava panna al tatto ma il gusto era il suo.
Ma non dimentichiamo il pane con farina Caputo, patate e lievito madre. Non smetti di mangiarlo. La crosta scura e decisa, l'interno morbido, soffice. Né sciapo né salato.
Rapporto qualità prezzo: ottimo. Se non cambiano il progetto e motivano i ragazzi funzionerà. Hanno dovuto rifiutare almeno una decina di persone mentre eravamo lì. Il prezzo: 2 pasti completi, dall’antipasto al dessert, una bottiglia di acqua, una di vino e due calici di passito 85€. Gli antipasti hanno una media di 8€, i primi 10, i secondi 12, i dolci 6; la bottiglia di vino intorno a 8/10 e il calice di vino 3”.
Come diceva una pubblicità: provare per credere. Info e prenotazioni al +39.393.4636841.