23-03-2019
Dante Sollazzo (Endemol Shine Italy), Antonino Cannavacciuolo (Villa Crespi) e Federico Quaranta, relatori di "Nulla è stato più come prima", in apertura di Identità Milano numero 15 (foto Brambilla/Serrani)
Esaurito l’applaudito prologo di Davide Rampello (“Tutto ebbe inizio lungo il Po”), la mattinata televisiva di Identità Milano ha aperto un’ampia parentesi su Masterchef. Sul palco sono saliti il volto simbolo dell’edizione italiana Antonino Cannavacciuolo e Dante Sollazzo, responsabile dell'Intrattenimento di Endemol Shine Italy, da sempre società di produzione del programma. Li moderava il conduttore Federico Quaranta.
«Masterchef», introduceva Sollazzo, «è un format nato nel 1990. In quasi 3 decenni ha costruito una platea di 300 milioni di spettatori da 200 paesi. Lo ha fatto con una mossa molto innovativa per l’epoca: l’assenza di un conduttore. E la fedeltà a una filosofia particolare perché inedita fino ad allora: Ordinary people doing extraordinary things under real pressure, cioè ‘gente ordinaria che fa cose straordinarie sotto una grande pressione’». Tre i punti chiave del successo, elencava Sollazzo: «Per la prima volta la cucina non è raccontata alla maniera di un tutorial: il racconto è espresso da gente normale che sogna un riscatto. Hanno fatto scuola anche la riconoscibilità look & feel dell’atmosfera e dello studio coi suoi colori arancio, rosso, legno e lo stile industriale. Così tanto che oggi diversi bistrot ricordano l’impianto visivo di Masterchef. E poi abbiamo contribuito al dilagare del concetto di food porn, inventato un nuovo lessico, imposto da persone comuni che vengono e cucinano».
Il professor Davide Rampello, primo relatore della mattinata
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Valerio Braschi, classe 1997 da Santarcangelo di Romagna: domani il suo ultimo servizio al ristorante 1978 di Roma, presto il suo arrivo a Milano
Cinzia Primatesta Cannavacciuolo, manager di successo, mamma di due figli e moglie dello chef di Villa Crespi, Antonino Cannavacciuolo. Foto di Francesca Pagliai