Shake & shock

21-10-2024

Tutto il meglio che (forse) vi siete persi alla prima Amalfi Coast Cocktail Week

Ultima nata tra le varie "cocktail week" ideate da Paola Mencarelli, la settimana in Costiera ha regalato un calendario ricco di eventi e luoghi da scoprire. Ecco la nostra selezione di quanto abbiamo visto e sorseggiato

La Costiera Amalfitana è stata protagonista della

La Costiera Amalfitana è stata protagonista della prima edizione dell'Amalfi Coast Cocktail Week non solo con i suoi bar ma anche con realtà ristorative di spessore come la pasticceria Sal De Riso a Minori, il Garden Restaurant a Ravello. Un'esperienza a 360° in grado di valorizzare strutture, località, professionisti e produttori artigianali del territorio (credits foto Michele Tamasco).

Si è conclusa da poco la prima edizione dell’Amalfi Coast Cocktail Week eppure la sua eco non si è ancora spenta. Sì perché qualcosa sembra essere cambiato sia in chi l’ha vissuta da professionista dell’ospitalità sia da chi si è goduto tutti gli appuntamenti in calendario. Come spesso accade, ed è già accaduto, quando si illuminano le potenzialità di un territorio e dei suoi interpreti, si realizza quanto sia possibile fare e quanta strada ancora si abbia da percorrere.

È già accaduto per Firenze, Venezia e Cortina d’Ampezzo… città dov’è approdata la nave delle cocktail week ideate da Paola Mencarelli.

Paola Mencarelli, ideatrice delle Italian Cocktail Week, e Salvatore Calabrese, Il Maestro, protagonisti dell'Opening Party che ha dato il via all'Amalfi Coast Cocktail Week (foto credits Veronica Gaido).

Paola Mencarelli, ideatrice delle Italian Cocktail Week, e Salvatore Calabrese, Il Maestro, protagonisti dell'Opening Party che ha dato il via all'Amalfi Coast Cocktail Week (foto credits Veronica Gaido).

Eventi per appassionati, seminari e incontri ai lavori, focus sull’ospitalità e la ristorazione… sono tanti i settori che vengono coinvolti durante una cocktail week. La Costiera Amalfitana ha vissuto questa occasione in uno sforzo organizzativo ancora più importante. Non più una città per sette giorni, bensì 9 destinazioni d’eccezione coinvolte: Vietri sul Mare, Cetara, Maiori, Minori, Ravello, Furore, Praiano e Positano sono state protagoniste grazie a 14 bar d’hotel, 11 cocktail bar con 25 signature cocktail e oltre 50 drink creati ad hoc per la settimana della Costiera. Non solo ma si sono attivate anche 18 insegne che hanno proposto il connubio tra spirits e mondo della cucina.

Giardini del Fuenti a Vietri sul Mare ha aperto la settimana destinata alla Costiera Amalfitana. Affacciate sul mare le postazioni dedicate ai bartender della Campania hanno visto protagonisti locali importanti quali L'Antiquario e Anthill a Napoli, Dry Martini Rooftop e Shub a Sorrento, Cinquanta Spirito Italiano a Pagani e tanti altri per una festa della bar industry e dei suoi appassionati (foto credits Michele Tamasco).

Giardini del Fuenti a Vietri sul Mare ha aperto la settimana destinata alla Costiera Amalfitana. Affacciate sul mare le postazioni dedicate ai bartender della Campania hanno visto protagonisti locali importanti quali L'Antiquario e Anthill a Napoli, Dry Martini Rooftop e Shub a Sorrento, Cinquanta Spirito Italiano a Pagani e tanti altri per una festa della bar industry e dei suoi appassionati (foto credits Michele Tamasco).

Ciò che ha animato queste località e molti dei bar della regione, è stato particolarmente vivido e chiaro nell’opening party nella bellissima cornice dei Giardini del Fuenti a Vietri sul Mare. Quello che la storia aveva bollato come ecomostro, oggi è una delle insegne più eclettiche della zona: un ristorante fine dining, un beach club e location per eventi, dove la famiglia De Flamineis ha saputo coniugare bellezza e sapienza imprenditoriale e dove la Cocktail week ha voluto celebrare 48 trai i migliori cocktail bar e bar d’hotel di tutta la Campania. Coordinati dall’ottimo Antonio Ferrara, bar manager di The Bar dell’Aman Venice, la serata ha visto 18 station con altrettanti bartender che si sono dati il cambio in 3 slot diversi a partire dalle 18 fino alle 24.

Un’area food è stata invece il palcoscenico per 12 produttori del territorio e un corner dedicato ai pizzaioli, tutti di origine campana, tra i quali anche Lorenzo Sirabella del Dry di Milano.

La Maestro Challenge ha sfidato 19 barman italiani non solo su tecnica e ricettazione, ma anche nella capacità di saper improvvisare un cocktail anche in groppa ad asinelli (foto credits Michele Tamasco)

La Maestro Challenge ha sfidato 19 barman italiani non solo su tecnica e ricettazione, ma anche nella capacità di saper improvvisare un cocktail anche in groppa ad asinelli (foto credits Michele Tamasco)

Nei giorni successivi i riflettori sono stati puntati in primis sulla Maestro Challenge, posticipata da giugno a settembre in via eccezionale, e che ha visto tra le fila della giuria oltre al patron Salvatore Calabrese, personaggi illustri della bar industry internazionale come Monica Berg, Simone Caporale, Peter Dorelli, Alex Frezza, Giacomo Giannotti, Sandrae Lawrence, Edoardo Nono, Federico Pavan e Patrick Pistolesi. Nella bella cornice di Maiori e della Torre Normanna, i 19 bartender in gara hanno vissuto una due giorni tra prove roccambolesche e sfide tecniche su grandi classici come l’aperitivo, l’highball, il tiki e una temibile mistery box.

Alice Michela Musso di Drink Kong a Roma si è aggiudicato il primo posto nella Maestro Challenge (foto credits Michele Tamasco).

Alice Michela Musso di Drink Kong a Roma si è aggiudicato il primo posto nella Maestro Challenge (foto credits Michele Tamasco).

In dodici ad arrivare alla finalissima presentata da Alessandro ProcoliJerry Thomas Project – e Stefano Nincevich – Deputy Director Bargiornale–, ad aggiudicarsi il primo posto è stata Alice Michela Musso con il drink Prismacon, che ha saputo convincere la giuria interpretando al meglio il tema della competition ovvero i colori. Un tema apparentemente semplice, eppure così ampio da diventare complesso e fuorviante. Tuttavia si sono distinti per le loro ricette e presentazioni anche Andrea Dipino dell’Hotel Miramalfi di Amalfi e Michael Collovigh del Gucci Giardino 25 di Firenze, che è stato inoltre premiato per il Best Signature Cocktail e il Circus Award per il miglior drink proposto nella prova mistery box.

La prima edizione dell’Amalfi Coast Cocktal Week è stata non solo un trampolino di lancio per i giovani, ma anche un modo per riscoprire i grandi maestri che lavorano da anni in Costiera e spesso non vengono illuminati dai riflettori di classifiche o eventi internazionali.

La cocktail week in Costiera è stata anche l'occasione per presentare nuovi prodotti come AmaroBello, ideato da Riccardo Soncini, bartender e proprietario di Disco a Reggio Emilia, è un amaro che strizza l'occhio alla tradizione ma che è anche un ingrediente versatile in miscelazione (foto credits Michele Tamasco).

La cocktail week in Costiera è stata anche l'occasione per presentare nuovi prodotti come AmaroBello, ideato da Riccardo Soncini, bartender e proprietario di Disco a Reggio Emilia, è un amaro che strizza l'occhio alla tradizione ma che è anche un ingrediente versatile in miscelazione (foto credits Michele Tamasco).

Uno di loro è sicuramente Tommaso Mansi, bar manager del Caruso, a Belmond Hotel a Ravello. Mansi vive il Caruso sin dalla sua inaugurazione, offrendo ai suoi ospiti l’esperienza del suo territorio in miscelazione.

L’attitudine all’ospitalità si coniuga con il sapere appreso dall’attività di famiglia ovvero la produzione di limoni. Questi ultimi sono emblema della Costiera ma anche parte del vissuto di Mansi e diventano, infatti, il perno della sua miscelazione. Non una decorazione non un correttore di acidità, il limone di Amalfi è protagonista indiscusso di alcuni dei drink più iconici del bar. Tra i best seller infatti il Caruso Gimlet a base di gin, succo di limone fresco della costiera e cordiale di limone fatto in casa, oppure il Dante’s emotion creato in occasione di una guest di Mansi in uno dei locali più famosi di NY, il Dante.

Affumicato e agrumato il drink vede protagonisti: tequila, mezcal, succo di limone fresco di Amalfi, cordiale di limone fatto in casa e olio d’oliva al profumo di limone.

E anche le tre proposte per l’Amalfi Coast Cocktail Week si ispirano sia ai prodotti del territorio ma anche ai piatti del ricordo con un tocco di eleganza ed equilibrio impeccabili.

Voyage, il Martini di Tommaso Mansi, è un inno al "Bevo Italiano" con distillati del Belpaese ma anche il limone che è il prodotto simbolo della Costiera (foto credits Martino Dini).

Voyage, il Martini di Tommaso Mansi, è un inno al "Bevo Italiano" con distillati del Belpaese ma anche il limone che è il prodotto simbolo della Costiera (foto credits Martino Dini).

Da un più secco Voyage, il Martini senza confini a base di No.3 London Dry Gin, Vermouth di Torino Classico del Professore, Monin Paragon Timur Berry a un più amaricante Valentino con Amalfi gin, Amaro Santoni, 9diDante Inferno Vermouth e spuma di Molinari extra. Per gli amanti invece di una bevuta più dolce, il bar manager propone una versione rivisitata di un tipico dolce natalizio a base di fichi secchi con Altamura Distilleries Vodka, Limoncello Pallini, confettura di fichi Santomiele e cordiale di finocchietto e alloro homemade.

Una bellissima scoperta così come lo sono stati molti dei bartender e dei locali che hanno aderito alla kermesse della Mencarelli, che ci ha già anticipato qualche novità per il prossimo futuro: “sono in programma appuntamenti esclusivi in località già note al nostro pubblico, ma anche nuove sinergie con località diverse, che si andranno ad aggiungere al progetto madre “Italian Cocktail Week by Paola Mencarelli”. L’obiettivo rimane lo stesso ovvero promuovere la miscelazione italiana in altre mete, con altri concept e modalità dal mare alla montagna”.

Appuntamento quindi al prossimo 2025 per viaggiare ancora una volta in un’Italia sempre più ricca di cocktail bar e destinazioni che tutto il mondo ci invidia.


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ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.

Claudia Orlandi

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Claudia Orlandi

sceneggiatrice e scrittrice, dalla scuola di giornalismo enogastronomico del Gambero Rosso è approdata a Identità Golose

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