28-03-2017

L'Antiquario, il cocktail bar di Napoli

Nato nell'ottobre del 2013 sul format dei vecchi Speakeasy americani, è diventato un punto di riferimento in città

Il bancone, dall'inconfondibile stile vintage,

Il bancone, dall'inconfondibile stile vintage, dell'Antiquario di Napoli

Finalmente anche Napoli ha un punto di riferimento importante per chi avesse voglia di un ottimo cocktail. E’ L'Antiquario al civico 2 di via Vannella Gaetani, appunto la strada degli antiquari nella zona che potremmo definire il salotto buono della città, nei pressi di piazza dei Martiri.

I locali sono quelli del famoso Antichità Leone. L’idea è di Alex Frezza, che ha 38 anni e dopo una certa esperienza nel servizio cocktail da catering ha fondato l’associazione Bar in Movimento e nell’ottobre del 2013 inaugura L’Antiquario. La formula è quella dello Speakeasy - shh parla piano - riconducibile al periodo del proibizionismo, nato in Pennsylvania nel 1888 e poi esteso in tutti gli Stati Uniti.

Young Fashioned: sciroppo di acero, Cynar, cocchi rosa, angostura, peychaud’s bitter, bourbon whishy

Young Fashioned: sciroppo di acero, Cynar, cocchi rosa, angostura, peychaud’s bitter, bourbon whishy

La gente beveva comunque gli alcolici e i locali si erano organizzati per lavorare clandestinamente, quindi nascosti in zone poco visibili, senza insegna, porta chiusa e soltanto a chi conosceva la parola d’ordine era permesso entrare. Quel periodo ha fatto storia con la nascita di numerosissime distillerie illegali, artigianali e la nascita di molti cocktail. Questa novità a Napoli ha avuto un grande successo da subito.

Quella porta sempre chiusa e senza insegna ha stuzzicato molto la curiosità e quindi il desiderio di entrare per vedere di cosa si trattasse. Il locale è molto curato, richiama appunto uno stile anni 20 - 30 con tappezzeria fiorata, divani in pelle, tende in velluto rosso, luci molto soffuse, musica jazz e swing. Ovviamente il punto di grande attrattiva è la grande vetrina di bottiglie di vario tipo esposte dietro il bancone e l’unico punto ben illuminato.

Pink Daiquiri: rum cubano, succo di lime, sciroppo di polpelmo rosa, peychaud’s bitter

Pink Daiquiri: rum cubano, succo di lime, sciroppo di polpelmo rosa, peychaud’s bitter

Quanto vale venire in un posto come questo? Tantissimo perché è rilassante e divertente allo stesso tempo. Specie se ci si siede al banco e ci si lascia guidare dal bartender Maurizio Zanni, bravissimo nell’arte della miscelazione. Si possono avere le idee chiare nella scelta del cocktail andando decisi su questo o quello. Diventa invece una esperienza divertente se è Maurizio a guidare la degustazione raccontando i prodotti e la storia delle singole preparazioni.

In carta ci sono 24 cocktails che attraversano le diverse epoche. Tra classici, anni '800 e '900, ricordiamo il Manhattan creato per lady Ranolph Churcill, madre di Winston, nel 1870 al Manhattan Club di New York. E’ tra i più famosi a base di whisky e lo ricordiamo certamente nella scena del film “A qualcuno piace caldo”, preparato da Marilyn Monroe durante un piccolo party in treno.

Personalmente ho provato l’Old Fashioned, simbolo di eleganza, ancora molto in voga, pensato dal colonnello James Pepper. A base di Bourbon, con la celebre zolletta di zucchero aromatizzata all’angostura e decorato con arancia e ciliegia. Poi ci sono i contemporanei riconducibili alle ultime tre generazioni. Quindi Red Hook e soprattutto il Cosmopolitan, del 1985, che si dice sia stato creato per le donne della Miami by night: ha uno stile raffinato, riconoscibile dal colore rosa intenso dato dai mirtilli e dal Cointreau, servito nell’elegante coppa martini.

Gin Gin Mule: gin, succo di lime, sciroppo di zenzero, menta fresca, top di acqua sodata – twist sul moscow mule

Gin Gin Mule: gin, succo di lime, sciroppo di zenzero, menta fresca, top di acqua sodata – twist sul moscow mule

Infine i moderni, Mulata Daiquiri o “finta birra dell’Antiquario” che nel colore ricorda una Guinness ed è a base di whisky. A proposito, qui non si servono birre o vini, a eccezione dello champagne. Considerando i twist del bartender, le variazioni sul tema, e le sue creazioni ex novo la scelta diventa infinita. Un po’ come la musica basata solo su sette note, ma capace di creare infinite melodie.

Ecco allora il piacere di lasciarsi guidare al banco scoprendo mano a mano qualcosa di nuovo. I clienti dell’Antiquario abbracciano tutte le fasce d’età. Tanti i giovani che hanno viaggiato e ritrovano qui il piacere dei cocktaisl provati in giro per il mondo. Le persone di una certa età che ricercano i classici serviti come Dio comanda magari accomodati sul divano. Dai grandi alberghi del vicino Lungomare arrivano molti turisti, specie americani, alla ricerca di un posto come questo, che poi in città è l’unico. E’ aperto tutti i giorni dalle 19.30 alle 3.00.


Shake & shock

ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.

a cura di

Marina Alaimo

nata a Napoli, è giornalista, sommelier e degustatrice Onaf, oltre che di vini ovviamente. Wine & food writer

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