Yasuhiro Sasajima
A tutta birra
Dall'Italia I Conoscenti: piccolo scrigno di ospitalità a Bologna
Festa grande sul palco di Barcellona per quelli del Paradiso di Giacomo Giannotti, cocktail bar proprio della capitale catalana che ha trionfato ai World's 50 Best Bars 2002
Assalto alla diligenza! L’Italia c’è alla grande nella The World's 50 Best Bars, la classifica mondiale più attesa nel mondo della mixologia, la cerimonia di premiazione si è conclusa qualche minuto fa a Barcellona. Tra pronostici e attese i bartender del nostro Paese hanno saputo superare ogni pronostico, con novità e conferme.
Esattamente come per la gemella classifica dedicata ai ristoranti e presentata lo scorso 18 luglio, a Barcellona la cerimonia ha premiato e celebrato la Bar Industry di tutto il pianeta e i suoi protagonisti. L’anticipazione di una settimana fa delle posizioni dalla 51 alla 100 aveva lasciato un po’ di amaro in bocca sia per qualche assenza (che poteva essere anche promettente per la verità: e così è stato) – Il Locale di Firenze, L’Antiquario di Napoli tra tutti – sia per un ranking non positivo di alcuni indirizzi italiani rispetto all’anno precedente (LEGGI: Pochi giorni alla 50Best Bars 2022, le anticipazioni: Freni e Frizioni entra al n° 86, tre italiani "scomparsi").
Stasera però non può passare inosservato il trionfo di cocktail bar e barman tricolori che sono espressione di un’ospitalità e una professionalità davanti e dietro al bancone, e portano alto lo stile italiano.
Cento per cento italiani nell’insegna e alle redini sono il Drink Kong (Roma) di Patrick Pistolesi che passa dal 19° posto al 16°, e il 1930 Cocktail Bar – lo speakeasy milanese – che lascia la posizione 20 per la 35. L’Antiquario di Napoli, uscito dai "secondi 50", entra tra gli applausi nella lista d'onore al posto numero 46 dall'82, così come Il Locale di Firenze, salito addirittura al 39° posto dal 51°.
Proprio ai primi classificati per due edizioni abbiamo chiesto a chiusura di premiazione quale sia quella cifra distintiva del lavoro al Connaught che va oltre le classifiche e che ben rappresenta lo spirito che anima la 50 Best Bars secondo i suoi stessi protagonisti, indipendentemente dal ranking raggiunto. È proprio Agostino Perrone, in qualità di director of mixology, a sottolineare che ciò che non si è disposti a cambiare è «la nostra essenza, una base di classicismo reinterpretata tramite le esperienze e le storie del nostro bar e delle nostre persone. Abbiamo sempre avuto una visione solida che abbiamo sviluppato con coerenza nel corso degli anni con ricerca, studio, passione e dedizione. È questo che ci ha premiato e che ci continuerà a premiare, indipendentemente dagli awards».
Ma vediamo nel dettaglio i profili dei locali italiani più alti in classifica.
sceneggiatrice e scrittrice, dalla scuola di giornalismo enogastronomico del Gambero Rosso è approdata a Identità Golose
Giacomo Giannotti
Dario Schiavoni e Patick Greco
Lo chef Marco Zampese, origini venete, è chef executive del ristorante Hélène Darroze at the Connaught, tre stelle Michelin a Londra. Pur restando focale la filosofia della chef francese, Marco apporta il suo talento e la sua impronta personale nel menu del ristorante. Foto a cura di Gaia Menchicchi
ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.