Giuseppe Oliva
Carrè di maialino da latte arrosto glassato al miele di caffè e fave di cacao, purea di radici di soncino, radici di cicoria e genziana, caffè e gianduiadi Enrico Crippa
Dall'Italia La cucina eclettica tra terra e mare di Damiano Ferraro al Relais Briuccia di Montallegro, Agrigento
Riccardo Canella, atteso nuovo executive chef dell’hotel Cipriani, a Belmond Hotel di Venezia
Primavera, tempo di riaperture per gli alberghi italiani, che lanciano la nuova stagione con tante novità, a cominciare dall’offerta gastronomica. Da nord a sud della Penisola, sono numerosi gli hotel che ripartono puntando su nuovi giovani chef, talentuosi e determinati, forti di importanti esperienze in Italia e all’estero, chiamati a segnare il nuovo corso di cucine già affermate, che puntano a rinnovare nel segno della territorialità, della valorizzazione dell’identità regionale e della filosofia no waste, nel rispetto della tradizione e della memoria, ma con piglio creativo e innovativo, guardando avanti. Il futuro è oggi. CIPRIANI, BELMOND . È Riccardo Canella il nuovo executive chef dell’hotel Cipriani, a Belmond Hotel, istituzione veneziana che ha riaperto il 10 marzo. Classe 1985, padovano di Mestrino, dopo una serie di esperienze con Luigi Biasetto, Gualtiero Marchesi e famiglia Alajmo, nel settembre 2014 entra come stagista al Noma di Copenhagen, diventando sous chef poco più di un anno dopo. Nel tempo diventa pilastro della cucina e del test kitchen dell’insegna di Rene Redzepi, 5 volte miglior ristorante al mondo per la The World’s 50Best. Nel luglio 2021 il commiato dalla Danimarca e ora l’inizio dell’esperienza nell’importante hotel veneziano. Sarà lui ad orchestrare tutta l’offerta gastronomica dell’hotel: il ristorante Oro, una stella Michelin, ma anche la linea di cucina di Cip’s Club, al Porticciolo, al Bar Gabbiano, cene private ed eventi. «Sono arrivato qui non per venerare le ceneri ma per mantenere viva la fiamma», cita Gustav Mahler Canella: «Dopo tanti anni all’estero, sbarcare a Venezia era l’unica sfida che avrei accettato», racconta a Identità Golose, «è una scelta coerente, che spero mi dia modo di esprimere e creare un nuovo linguaggio di cucina attraverso i tempi, luoghi e la storia di un territorio che ha un potenziale incredibile».
Borgo Santo Pietro, località Palazzetto (Siena)
Claus Thottrup e Ariel Hagen
Ca' Bonfadini, Fondamenta Savorgnan 462, Venezia
Lorenzo Cogo
Villa della Pergola, via Privata Montagu 9/1, Alassio, Savona (foto Matteo Carassale)
Giorgio Pignagnoli
La Sala Carracci dell'hotel Majestic già Baglioni, via dell'Indipendenza 8, Bologna
Guglielmo Araldi
Hotel Byron, viale della Repubblica 59, Forte dei Marmi (Lucca)
Salvatore Madonna e Marco Bernardo
Arborina Relais, frazione Annunziata, La Morra (Cuneo), Photo credits officina38
Giuseppe Lo Presti (Photo credits officina38)
Boscareto Resort & Spa, via Roddino 21, Serralunga d'Alba (Cuneo)
Michelangelo Mammoliti (foto Brambilla Serrani)
Grand Hotel Fasano & Villa Principe, Gardone Riviera (Brescia), corso Giuseppe Zanardelli 190, Gardone Riviera (Brescia)
Maurizio Bufi
Belmond Hotel Caruso, piazza S. Giovanni del Toro 2, Ravello (Salerno)
Cristoforo Trapani
Hotel Capo La Gala, via Luigi Serio 8, Vico Equense (Napoli)
Eduardo Estatico
Le Calette, via Cavallaro 12, Cefalù (Palermo)
Dario Pandolfo
cittadina del mondo per lavoro e per passione, negli ultimi vent'anni ha viaggiato da un capo all'altro del globo, scritto libri e guide di turismo, collaborato con Mediaset e con diverse testate di viaggio, di enogastronomia e di lifestyle (tra gli altri, Dove, Elle, Bell'Europa, I Viaggi del Gusto). Oggi è consulente di Identità Golose, collabora con Turismo&Attualità, Panorama TV, Marco Polo ed è vice-direttore di The Cube Magazine
La brigata del ristorante Saporium nei giardini di Borgo Santo Pietro, in Toscana. Da sinistra Asuka Takagi, Luca Ottogalli, Marco Stagi, lo chef Ariel Hagen, Ion Cotorobai. Foto Tanio Liotta
Giorgio Pignagnoli, milanese classe 1990, e Juan Camilo Quintero, colombiano di Bogotà classe 1989, chef rispettivamente dei ristoranti gastronomici e stellati Nove di Villa della Pergola ad Alassio (Savona), e Poggio Rosso al Borgo San Felice, a Castelnuovo Berardenga (Siena), entrambe le strutture sono affiliate Relais & Châteaux. I due sono stati protagonisti di una serata a tema veg, a Identità Golose Milano
Da mercoledì 16 marzo a venerdì 18 marzo, tre coppie di chef presenteranno i loro menu inediti ideati appositamente per gli ospiti dell'Hub, ispirandosi ad altrettanti tre punti del Manifesto di Relais & Châteaux: si comincerà mercoledì 16 con la cucina di Luca Landi (Lunasia, ristorante 1 stella Michelin dell’Hotel Plaza e de Russie di Viareggio) e Heinrich Schneider (Terra – The Magic Place, in Val Sarentino); giovedì 17, sarà la volta di Fabio Cappiello e Fumiko Sakai (Vespasia di Palazzo Seneca a Norcia) e Francesco Sposito (Taverna Estia a Brusciano, Napoli), e si terminerà venerdì 28 con Juan Camilo Quintero (Il Poggio Rosso del Borgo San Felice a Castelnuovo Berardenga, Siena) e Giorgio Pignagnoli (Nove a Villa della Pergola ad Alassio, Savona). Per info e prenotazioni consultare il sito dell'Hub
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