04-08-2023

La bella stagione di Castello di Casole, nel segno del lusso green, tra eventi sotto le stelle e cucina del territorio

In Toscana, nella splendida tenuta bucolica dalla storia millenaria firmata Belmond, dove il tempo trascorre lento, la tavola d’autore di Daniele Sera fa rima con sostenibilità e le notti si accendono sotto il cielo più magico d'Italia

Il Castello di Casole, A Belmond Hotel, in Locali

Il Castello di Casole, A Belmond Hotel, in Località Querceto a Casole d'Elsa (Siena)

E quindi uscimmo a riveder le stelle” (Inferno XXXIV, 139), recita l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri. Nella Toscana del Sommo Poeta per ammirare la volta celeste non esiste luogo migliore di Castello di Casole, A Belmond Hotel, sotto uno dei cieli più belli d’Italia per osservare il firmamento, qui l’inquinamento luminoso non esiste e si possono vivere indimenticabili “Cene sotto le stelle” con esperienza di stargazing con Astronomitaly e partecipare agli appuntamenti (le prossime date sono il 4 e il 25 agosto) del “Cinema sotto le stelle”, brindando con flûte di Moet & Chandon e gustando popcorn seduti su comodi puff all’aperto.

Astronomitaly - la Rete del Turismo Astronomico, ha conferito al Castello di Casole la certificazione astroturistica “Uno dei cieli più belli d’Italia”: si può ammirare durante le Cene sotto le Stelle e nelle serate di Cinema sotto le stelle

Astronomitaly - la Rete del Turismo Astronomico, ha conferito al Castello di Casole la certificazione astroturistica “Uno dei cieli più belli d’Italia”: si può ammirare durante le Cene sotto le Stelle e nelle serate di Cinema sotto le stelle

Sostenibilità, benessere, enogastronomia ed esperienze a contatto con il territorio a Casole diventano accoglienza a tutto tondo in questa immensa proprietà immersa nel silenzio, in posizione dominante sulle dolci colline toscane, circondato da un bosco di querce e da 1700 ettari di terreni con vigneti che mantengono ancora viva la tradizione vinicola toscana.

All'ingresso della tenuta, colpisce l’incantevole roseto con oltre 35 specie di rose, inclusa la rosa “Castello di Casole”, una varietà dal cuore giallo limone intenso e dal profumo delicato, creata in esclusiva per il Castello

All'ingresso della tenuta, colpisce l’incantevole roseto con oltre 35 specie di rose, inclusa la rosa “Castello di Casole”, una varietà dal cuore giallo limone intenso e dal profumo delicato, creata in esclusiva per il Castello

Ad accogliere gli ospiti al loro arrivo, all’ombra dell’ulivo bicentenario e dell’incantevole roseto con oltre 35 specie di rose, è il nuovo general manager Alessandro Baccarelli, che in poco tempo ha già portato tante novità e una visione innovativa sul futuro di Casole. Merito di un’esperienza longeva nel mondo dell’ospitalità di lusso, oltre vent’anni di carriera in Italia e all’estero, che dopo il debutto come assistant restaurant manager nella luxury hospitality fiorentina, nel 2012 l’ha portato in Asia per ricoprire ruoli direzionali di grande responsabilità nell’f&b a Singapore, Hong Kong e poi a Koh Samui, come resident manager.

«Al Castello offriamo un soggiorno unico a contatto con la natura. Questo luogo è speciale perché i clienti qui riescono a disconnettersi profondamente, desiderano ritagliarsi momenti di puro relax e di pace, si dedicano ad attività come la forest therapy o la mindfullness, esplorano la proprietà e il territorio, ritrovano una dimensione più a misura d’uomo». È centrale il fattore umano e l’empatia che diventa motore dell’esperienza e di ricordi che diventano indelebili: «Il motore della memoria è l’emozione. Per noi è fondamentale instaurare un rapporto con il cliente, essere discreti ma al contempo presenti e attenti, entrare in confidenza senza essere invadenti, ovviamente, ma la nostra clientela cerca il rapporto umano più di ogni altra cosa, e relazioni informali e piacevoli, perché per lo più si tratta di imprenditori, professionisti abituati a ritmi stressanti e ad un mondo di relazioni molto freddo e distaccato».

Scorcio di una delle eleganti camere di Castello di Casole, A Belmond Hotel

Scorcio di una delle eleganti camere di Castello di Casole, A Belmond Hotel

A rafforzare tutto questo è l’unicità del luogo: «Sono convinto che non si possa standardizzare l’offerta di un hotel, altrimenti si perderebbe il sense of place, la ricchezza di una specifica destinazione». L’energia della natura, lo sguardo che da questa collina può spaziare oltre l’infinito. Questo rende speciale il Castello. Il tutto in un luogo che vanta una storia antichissima. «I nostri ospiti sanno che questo luogo è prezioso e antico, non si aspettano l’aria condizionata alta come in altri hotel, apprezzano di essere in un borgo che è tornato a rivivere e che ora possono esplorare facendo un viaggio indietro nel tempo».

Ancora oggi il Castello racconta una storia millenaria che affonda le radici in epoca etrusca, è stata la tenuta nobiliare degli aristocratici Bargagli, presenti a Casole d’Elsa dalla metà del XVII secolo. Nel XVIII secolo viene sottoposto a una ristrutturazione importante, che gli regala l’abito attuale. La famiglia trasforma la tenuta in un borgo indipendente e in una fattoria che produceva grano, vino, olio e formaggio, ma anche lana, bozzoli di seta e foglie di gelso, intanto prendono vita diverse attività come filatura, tessitura e falegnameria. Ma la grande passione del marchese Piero Bargagli era l’archeologia e nel periodo 1870-75 svolse una serie di scavi che portarono alla luce un gran numero di oggetti dell’età etrusca (dal V al III secolo a.C.), esposti nella Biblioteca e l’Essere Spa del Castello di Casole, altri sono stati donati al museo archeologico di Casole d’Elsa.

Il Castello divenne una leggenda quando cominciò ad ospitare le grandi feste che coinvolgevano star del cinema da ogni parte del mondo, dopo che nella seconda metà degli anni Cinquanta, il Querceto fu acquistato dal conte Edoardo Visconti di Modrone Erba, fratello del famoso regista Luchino Visconti, tra i nostri più famosi registi e sceneggiatori, autore di capolavori come il Gattopardo, che trascorreva le sue estati proprio qui, dove trovava ispirazione per i suoi film. In seguito la proprietà passò a diverse società per poi essere acquisita dal Gruppo Belmond.

E sembra davvero di vivere in un film in questo luogo lontano da tutto, dove ci si sente in pace, il tempo sembra essersi fermato o riporta la memoria del passato, come ricordano le opere d’arte esposte nella proprietà, realizzate da Nari Ward, artista americano di origini giamaicane: si chiama Stallers (2013), un’installazione costituita da passeggini giganti, un invito a riflettere sulla mobilità e l’immobilità, che possono essere vissute come parte dell’identità umana, un riferimento all’infanzia che incoraggia gli spettatori a fermarsi, sedersi e rilassarsi mentre si muovono nei giardini del Castello. È un progetto di MITICO, firmato da Belmond in collaborazione con Galleria Continua, che quest’anno ha coinvolto sette artisti internazionali nelle proprietà del gruppo.

Novità della stagione 2023, gli Orti del Castello permettono di esplorare e scoprire l'autentica vita rurale toscana. Da qui parte l'esperienza degli ospiti che, accompagnati dall'executive chef Daniele Sera, riscoprono i sapori genuini e gli ingredienti a km 0 della tenuta.

Novità della stagione 2023, gli Orti del Castello permettono di esplorare e scoprire l'autentica vita rurale toscana. Da qui parte l'esperienza degli ospiti che, accompagnati dall'executive chef Daniele Sera, riscoprono i sapori genuini e gli ingredienti a km 0 della tenuta.

Un film che però si rinnova ogni anno, regalando nuove esperienze. Come Gli Orti del Castello, novità del 2023, che mutua il concetto “dall’orto alla tavola”, in un perfetto connubio di natura, gastronomia e ospitalità, per permettere agli ospiti di immergersi nella vita rurale toscana più autentica. Si passeggia in autonomia nell’orto del Castello dove crescono gli ortaggi, la vasta selezione di erbe aromatiche, i frutti e i fiori eduli, utilizzati dall’executive chef Daniele Sera nel Ristorante Tosca, per una cucina stagionale e biologica. Originario di Sarzana, una carriera di quasi 40 anni la sua, e una passione per la cucina ereditata sia dalla madre toscana, sia dal padre ligure. Un percorso che l’ha visto impegnato in strutture prestigiose della capitale, nel ristorante allora stellato Le Jardin all’Hotel Royal Monceau di Parigi, nel tristellato Domaine Les Crayères di Reims e nella prestigiosa Enoteca Pinchiorri di Firenze, senza dimenticare il Giappone, dove ha appreso le migliori tecniche per la lavorazione del pesce e dei frutti di mare, al Tosca nei piatti di pesce della cucina dell’Arcipelago toscano. Negli anni ha rappresentato orgogliosamente l’Italia partecipando a vari concorsi internazionali, vincendo numerosi premi tra cui il Prix Culinaire International Pierre-Taittinger a Parigi ed il Bocuse d’Or a Lione.

L’executive chef Daniele Sera, custode della biodiversità del territorio, abbraccia i valori di sostenibilità, portando avanti una costante ricerca di sapori autentici e genuini

L’executive chef Daniele Sera, custode della biodiversità del territorio, abbraccia i valori di sostenibilità, portando avanti una costante ricerca di sapori autentici e genuini

Custode della biodiversità del territorio, lo chef abbraccia i valori della sostenibilità, portando avanti una costante ricerca del sapore autentico offerto dalla natura. «In carta entra quello che produce il nostro orto rotativo e biocompatibile, in base alla stagionalità, alle condizioni climatiche che possono cambiare la produzione, in una parola in base a quello che offre la natura. Non forziamo nulla, assecondiamo e rispettiamo la natura, per noi è fondamentale. Ogni ingrediente deve essere riconoscibile e rintracciabile», racconta lo chef.

Dalla ricca selvaggina alle gustose verdure raccolte nell’orto rotativo, fino al vino, all’olio e al miele della tenuta, seleziona, valorizza e sublima la materia prima regionale. Prodotti a km 0, formaggi e carni vengono utilizzati con sapienza e delicatezza nella creazione di piatti innovativi ispirati da una filosofia locale e sostenibile. «Regionale, semplice, contemporanea. La nostra cucina - per lo chef è importante ricordare il lavoro di tutta la squadra – la definisco ‘a chilometro buono’, incentrata sui sapori e le specialità regionali», spiega. Una cucina in continua evoluzione, alla ricerca della fusione perfetta tra territorio, esperienze, tradizioni del passato e cultura contemporanea. Una varietà e una ricchezza che si scopre anche nel nuovo corso di cucina sostenibile, aperti anche agli esterni, che si aggiunge ai consolidati corsi di pasta e pizza. Le cooking lesson sono abbinate a un giro nell’orto proprio per far conoscere i prodotti della tradizione toscana che diventano specialità come la ribollita e la pappa al pomodoro, piatti di cucina povera e autentica, che si gustano nei tanti outlet ristorativi. Appena inaugurato, il Pool Grill è il luogo ideale per gustare pranzi deliziosi ammirando la splendida vista sulla valle. È l’ideale per interagire con lo chef nella cucina all’aperto, mentre prepara succulenti carni sulla nuova griglia a carbone da abbinare a verdure, insalate, pizza e pasta.

Imperdibile, al calar del sole, un aperitivo per ammirare il sole tramontare sulle colline, mentre sul cortile dell’antico borgo, la Cantina è un paradiso per gli amanti dell’enologia: etichette rare e d’annata, provenienti dalla Toscana e non solo, vengono proposte durante le degustazioni private con il sommelier. Il Castello mantiene viva la tradizione vinicola toscana grazie alla produzione ottenuta dai suoi rigogliosi vigneti da uve, coltivate senza sostanze chimiche, accuratamente raccolte a mano, fermentate in botti d’acciaio, da cui vengono prodotte 6.000 bottiglie, disponibili esclusivamente per gli ospiti dell’hotel di ‘Sì Di Sì’ è un gioco di parole sulla pronuncia inglese dell’acronimo CDC - Castello di Casole. E poi c’è l’olio d’oliva biologico prodotto su circa 1.000 ulivi distribuiti su 30 ettari di terreno, mentre i 30 alveari sparsi per la tenuta danno miele biologico millefiori.

Nella corte del Castello si animano le “Cene Sotto le Stelle”, eventi gastronomici in stile sagra toscana con postazioni di cucina e musica italiana dal vivo

Nella corte del Castello si animano le “Cene Sotto le Stelle”, eventi gastronomici in stile sagra toscana con postazioni di cucina e musica italiana dal vivo

Il meglio della gastronomia locale si assapora proprio nella corte del Castello, durante le “Cene Sotto le Stelle”, eventi gastronomici in stile sagra toscana con postazioni di cucina e musica italiana dal vivo a base di prodotti locali e piatti della tradizione toscana e italiana. Dopo cena ci si sposta nell’anfiteatro all’apertoper le sessioni di osservazione del cielo sia ad occhio nudo che con l’ausilio di telescopi, con la collaborazione con Astronomitaly – la Rete del Turismo Astronomico, che ha conferito al Castello di Casole la certificazione astroturistica “Uno dei cieli più belli d’Italia”, e serate di cinema sotto le stelle nel suggestivo anfiteatro.

Negli spazi dell’antica cantina della residenza, sotto volte a botte e mattoni a vista, è stato invece ricavata la SPA panacea per mente, corpo e spirito grazie ai trattamenti ispirati a ingredienti locali, come rosmarino, uva e olio d’oliva. Non solo. Tra i tanti rituali di bellezza, l’Etruscan beauty lift facial massage si rifà all’antica tradizione etrusca, con l’utilizzo di raffinate tecniche di massaggio e oli purissimi.È un altro viaggio che porta indietro nel tempo, alle donne etrusche, che già allora trovarono qui la loro fonte di benessere.


Hôtellerie

Radiografia, notizie e curiosità sugli hotel e le locande più importanti in Italia e nel mondo.

a cura di

Elisabetta Canoro

Giornalista professionista, è consulente di Identità Golose, vice direttore di The CUBE Magazine e collaboratrice di AD Architectural Digest italia e Panorama. Autrice di guide e di libri editi da WhiteStar e Marco Polo

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