09-06-2023
Il VRetreats Ca’ di Dio, situato in zona Arsenale, è a metà strada tra Piazza San Marco, il cuore storico della Serenissima, e il distretto d'arte contemporanea per eccellenza
Un antico palazzo del 1272 sapientemente ristrutturato e valorizzato dalla mano di Patricia Urquiola. Il respiro della Serenissima, che torna nei materiali, nelle cromie, nelle finiture degli ambienti. Vetro, legno, ferro battuto, pietra e marmi. La palette di colori è sobria e tenue, con sfumature e trasparenze in un gioco che ricorda l’acqua. Gli arredi di design, i tessuti preziosi, i comfort moderni. E poi la luce, che inonda questa casa veneziana di nuova vita. Christophe Mercier, general manager del VRetreats Ca’ di Dio, ci racconta la vocazione all’ospitalità di un luogo sospeso tra passato e futuro, vivida testimonianza della storia della Laguna, ma al contempo espressione di modernità, che si trasforma in ‘galleria d’arte temporanea’ nel distretto dell’arte contemporanea per eccellenza, zona Arsenale. Senza dimenticare il ventaglio di Guest Experience che permettono di vivere la Venezia più autentica, gli antichi mestieri artigiani e la tensione alla sostenibilità, che torna sulle tavole del ristorante VERO, guidata dallo chef Raimondo Squeo.
L'elegante e sobria facciata dell'hotel, ricavato all'interno di un antico palazzo del 1272 sapientemente ristrutturato e valorizzato dalla mano di Patricia Urquiola
La hall dell'hotel, ricavata dall’antica chiesa, oggi un salotto contemporaneo illuminato da un lampadario di 14 mila cristalli in vetro di Murano
Dalla sala esterna del ristorante VERO la vista spazia sull’Isola di San Giorgio Maggiore e il Bacino di San Marco
Eleganti e curate nei dettagli, le 66 camere del Ca' di Dio di Venezia sono impreziosite da pezzi di design che le rendono uniche
Un suggestivo scorcio della sala interna del ristorante VERO, dove la luce naturale filtra creando un'atmosfera magica
L'accogliente sala interna del ristorante VERO, orchestrato dallo chef Raimondo Squeo
L'orto interno dell'hotel, dove ogni giorno lo chef attinge per le sue ricette legate alla cucina del territorio
Mi ha colpito molto la squadra di lavoro: raramente mi è capitato di trovare uno staff così preparato e motivato, cosa fate per la formazione dei vostri collaboratori? «Assumiamo il nostro staff con una selezione molto attenta, considerando attitudine e personalità di ognuno di loro, al fine di garantire la migliore simbiosi con la nostra Casa, che è unica. Al contempo sosteniamo e invogliamo i nostri talenti ad essere desiderosi di imparare, applicando al contempo precisi standard di servizio».
Quali sono i vostri principali mercati? Qual è il feedback dei vostri ospiti? Cosa cercano maggiormente? «Abbiamo la presenza di ospiti europei durante tutto il corso dell’anno, in particolare Francia, Italia, Germania e Austria, ma anche il Regno Unito e mercati emergenti che visitano insieme a Venezia altre città italiane. E stanno crescendo moltissimo anche l’Estremo Oriente e l’Asia. Sono ospiti che desiderano vivere un’esperienza autentica, ecco perché abbiamo creato esperienze uniche che partono dal Ca’ di Dio alla scoperta della città e del suo territorio».
Radiografia, notizie e curiosità sugli hotel e le locande più importanti in Italia e nel mondo.
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Giornalista specializzata in Hôtellerie e Travel, è consulente di Identità Golose, vice direttore di Hotel and Travel e condirettore di The CUBE Magazine, collabora con AD Architectural Digest Italia. Autrice di libri e guide editi da WhiteStar e Marco Polo
Tino Vettorello con George Clooney a Venezia nei giorni scorsi. Lo chef veneto da 15 anni è responsabile delle aree ristorazione della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia
Pietra Rossa, ristorante enoiteca a Sestiere di Castello 2877, telefono +390414067887