15-06-2020
Giampaolo Ottazzi, direttore generale di Belmond Hotel Cipriani di Venezia
Suona come una dichiarazione d’amore all’Italia la riapertura 2020 degli hotel italiani di Belmond. «L’avvio della stagione 2020 ha il sapore di una rinascita e la stessa emozione di un nuovo atto da giocare con serietà ma anche ottimismo e allegria», ha detto Robert Koren, senior vice president EMEA del prestigioso brand alberghiero da oltre 40 anni pioniere in viaggi esclusivi, oggi parte di LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton, gruppo leader mondiale nel segmento del lusso.
«Abbiamo lavorato tanto per arrivare qui e permettere ai nostri ospiti di tornare. Sappiamo che sarà un’estate diversa. La sicurezza è la nostra priorità, ma stiamo studiando anche un programma di esperienze immersive, dove apprezzare l’Italia più vera. Ci auguriamo anche di conoscere sempre più ospiti italiani, per i quali il nostro savoir-faire è casa».
Come avete affrontato l’emergenza con i vostri ospiti? Giampaolo Ottazzi - A partire dal 7 marzo - avremmo dovuto inaugurare la stagione il 20 marzo -, abbiamo iniziato a comunicare con i nostri ospiti e ad informarli sulla posticipazione della data di apertura, ma soprattutto per rassicurarli sulla situazione in Italia, per sapere qual era il loro stato di salute e come stessero vivendo il lockdown. Abbiamo dovuto gestire centinaia di prenotazioni che erano già garantite e lo abbiamo fatto con la maggiore comprensione e disponibilità possibile, suggerendogli di prenotare per il 2021. Finalmente la scorsa settimana ho potuto scrivere un’email a tutti i clienti abituali per comunicare loro la data di apertura del Cipriani che sarà venerdì 19 giugno.
Come cambierà a suo avviso l’hôtellerie a breve e lungo termine? Laura di Bert - Sicuramente il nostro settore (l’hôtellerie a cinque stelle) adesso come in futuro dovrà mantenere una costante ed elevata qualità del servizio e della dedizione all’ospite. Non lavoreremo ad un ribasso dei prezzi ma ad un perfezionamento continuo delle nuove ‘abitudini’ che dovranno avere gli ospiti, garantendo sicurezza senza perdere il valore della relazione che contraddistingue Belmond, il fattore umano è il nostro fiore all'occhiello. In questi mesi, in vista dell’apertura, abbiamo già modificato il nostro modus operandi: dalla sanificazione dei locali, a ripensare gli spazi interni e sfruttare maggiormente quelli esterni. Con tutto il management, inoltre, stiamo rivedendo il potenziale di ogni singolo albergo per offrire il massimo, in termini di sicurezza e di comfort, nell’ottica di infondere ottimismo e voglia di rinascita. Guardando al futuro, penso che questa esperienza insegnerà a trasformare il negativo in opportunità. A livello umano, lo dimostra sicuramente il contatto continuo che non abbiamo mai smesso di avere con i nostri ospiti italiani ma soprattutto internazionali, che è cresciuto rispetto al passato: l’interesse per l’Italia è grande, l’abbiamo capito dalle tante dimostrazioni d’affetto che abbiamo ricevuto.
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Giornalista professionista, è consulente di Identità Golose, vice direttore di The CUBE Magazine e collaboratrice di AD Architectural Digest italia e Panorama. Autrice di Guide e di libri editi da WhiteStar e Marco Polo