Questa per me è davvero una settimana taglia XXL, con chiaro riferimento al libro nel quale racconto i 50 piatti che hanno allargato la mia vita e al quale affianco la nuova fatica editoriale di noi di Identità assieme con Mondadori Electa: 100Chef x 10 Anni, i cento chef che hanno cambiato la cucina italiana contemporanea. Sono due facce della stessa realtà. Lunedì scorso appuntamento in via Bandello a Milano, prima nello spazio Rossana Orlandi e poi lì accanto al Marta, telefono +39.02.48198622, nel ristorante di Marta Pulini, una donna straordinaria scopertasi cuoca ben oltre i vent’anni.
Domani sarà invece la volta di Parma dove è in corso di svolgimento il terzo e conclusivo fine-settimana di Gustòvago, rassegna a più facce organizzata da Francesco Fadda e Federica Capobianco dell’agenzia Affinità Elettive, un gran bel nome per un’impresa di comunicazione. E domenica Pontremoli in Lunigiana, oltre il Passo della Cisa, arrivando da Parma, e ben prima di La Spezia e della Versilia. Pontremoli per la finale del Bancarella della Cucina, sei finalisti sul palco e un centinaio di voti da scrutinare.
Sarò in ottima compagnia perché sul palco del Teatro della Rosa saliranno anche
Joe Bastianich e
Sara Porro per
Giuseppino (UTET);
Chef Rubio per
Unti e bisunti (Sperling & Kupfer);
Alberto Capatti per la
Storia della cucina italiana (Guido Tommasi);
Roberta Schira per
Mangiato bene (Salani); infine
Alessandro Marzo Magno e
Il genio del gusto (Garzanti). Tutti abbiamo vinto il
Bancarella 2015, uno lo vincerà per la seconda volta e tutti lo applaudiremo. Nota a margine: dopo essere stato presidente di giuria, fa effetto tornare a Pontremoli come concorrente. Mi emozionerò ben di più.
Prima però Parma e una rassegna, Gustòvago, che debutta questo autunno e che promette bene perché miscela tanti aspetti e va oltre il semplice cooking show. Purtroppo questa sera perderò una cena a quattro mani al ristorante INKiostro che vedrà protagonisti lo chef di casa Terry Giacomello, arrivato da meno di un mese, e quello ospite, Daniele Usai del Tino di Roma Ostia. Info e prenotazioni al numero +39.331.8474024. Domani invece appuntamento al Wopa in via Catania a partire dalle 10.30 del mattino. Non solo io alle 19, ovvio, anche Davide Oldani e l’esempio del D’O alle ore 17.15 piuttosto che Angela Maci a inizio pomeriggio.
Tornando indietro a lunedì, davvero una bella e piacevole serata da
Marta Pulini. Filo conduttore i miei ricordi e i migliori chef tricolori uniti ai pensieri della stessa
Marta e a quelli di chi ci presentava, la giornalista di
Elle Alessandra Pon. Bello e interessante perché quando superi i quarant’anni e hai messo da parte esperienze e memorie ti accorgi che le vite interessanti sono quelle che non seguono un linea retta. La
Pulini non è nata cuoca, lo è diventata e anche se i più la legano alla recente esperienza della
Franceschetta di
Massimo Bottura, ha guidato anche le cucine della
Bice a New York. Sposa a 19 anni, cucinava a casa per marito e figli. “Preparavo un menù per l’intera settimana” e quando a 40 si separa era come se avesse fatto una gavetta ventennale. Apre una trattoria a Modena e non si ferma più.

La Tarte Tatin di mele renette e gelato alla vaniglia, omaggio di Marta Pulini a Paolo Marchi e i suoi ricordi golosi
Alessandra Pon invece ha catturato l’attenzione con i racconti sull’Australia dove ha vissuto per due anni, Perth e l’Australia dell’Ovest in particolare, il lato ruvido del continente Oceania. E, sorpresa, il menu era scandito sui suggerimenti di noi tre: prima un tris della
Pon con echi australiani, quindi il Babà salato con polpettine di pollo di
Marta e infine la “mia” Tarte Tatin di mele renette e gelato di crema vaniglia. Nei bicchieri i sorprendenti vini della
Cantina della Volta. Arrivano da Modena, ne è titolare
Christian Bellei e smentiscono tutti i luoghi comuni sul Lambrusco.