30-04-2021
XXL, 50 piatti che hanno allargato la mia vita, scritto da Paolo Marchi assieme con Annalisa Cavaleri, è stato pubblicato da Mondadori Electa nell'ottobre 2014, la prefazione è firmata da Oscar Farinetti. Questo è il 41° di cinquanta racconti
A volte la cucina creativa trae ispirazione dal passato: non è necessario, per essere innovativi, ripartire da zero. Il vitello tonnato percorre la ristorazione in forme diverse. Oggi si trovano rivisitazioni golose, ben diverse da quel piatto che molti ricordano, fette di carne di vitello spesse, troppo cotte e quindi asciutte, accompagnate da una salsa tonnata senza la quale sarebbero immangiabili. Ci sono alcuni accorgimenti che possono essere adottati anche a casa per ottenere un piatto eccezionale: meglio un magatello cotto al forno piuttosto che bollito e non dimenticarsi di aggiungere qualche sottaceto sopra alla salsa, per dare varietà e croccantezza ai bocconi. E, fondamentale, tanta, ma tanta salsa, perché il vitello tonnato è un ottimo pretesto per fare scarpetta.
Mi dà fastidio vedere le sottili fette tutte ben cotte, perché a me piace che la carne resti ancora leggermente rosa in mezzo e conservi tracce evidenti dei suoi
Marta Grassi a Identità Golose
È per questo che anche nei ristoranti stellati, appena leggo nel menù vitello tonnato, mi ci fiondo tutto contento, perché certo di mangiare qualcosa a cui sono affezionato e in una chiave diversa rispetto alla quotidianità. Davide Scabin, ad esempio, al Combal.Zero di Rivoli vicino Torino, trasforma le fettine di carne in caramelle che racchiudono la crema tonnata. Le riprendi con due dita, pollice e indice e oplà in bocca. Gli Alciati, invece, mamma Lidia e ora suo figlio Ugo, amano disporre le fette da un lato del piatto e la salsa dall'altro, così uno ammira la perfetta cottura della carne e la compattezza della salsa, e poi è libero di mischiare a piacimento le due metà. Norbert Niederkofler, a St. Hubertus in Alta badia, invece, rovescia totalmente il concetto di vitello tonnato. Il suo è un tonno vitellato, in pratica sashimi di tonno crudo e salsa di vitello a ricoprirlo. Diverso, leggero e intrigante.
Mauro Gualandris e Marta Grassi davanti al portone d'ingresso di Identità golose Milano
Adesso il Tantris è sempre stellato, ma in un edificio completamente diverso, dalla parte opposta della città, verso nord. Sempre lei, Marta, con il marito Mauro Gualandris a tirare la carretta tra le mille difficoltà che il Sistema Italia, crisi o non crisi, mette sulla strada di chi vuole fare ristorazione di qualità. Sono i primi, quelli come loro, che sanno che si potrebbe fare di più in termini di servizio, accoglienza e carta dei vini, ma il margine tra costi e ricavi è sempre più stretto e un collaboratore può far saltare qualsiasi guadagno.
Una sala interna del Tantris a Novara
Credo che a casa non si dovrebbe nemmeno provare a rischiare che tutto cada. Meglio disporre i pezzetti su un fianco, come fossero cannelloni. Forse è meno spettacolare, ma in cucina bisogna avere anche coscienza dei propri limiti e non fare come quelli che, alle partite di calcio tra scapoli e ammogliati, si dicono bravi come Cristiano Ronaldo o Messi. Le ricette vanno eseguite alla luce delle proprie capacità.
LA RICETTA Il vitello tonnato urbano
Ingredienti: 500 g vitello, 100 g tonno sott'olio, 2 tuorli d'uovo, 50 g olio di semi, succo di mezzo limone, 20 g capperi, 4 filetti di acciuga sciolti in poco olio (salsa di acciughe),1 peperone rosso; 1 peperone giallo; olio, sale, pepe e burro quanto basta, germogli freschi di insalata o crescione.
Un magatello di vitello Preparazione: Ricetta lunga, andiamo subito al sodo. Tenete conto che il vitello tonnato di Marta Grassi ha la forma di un cannellone. Iniziate rosolando il vitello in olio e burro, finendo la cottura in forno a 200 gradi. Il segreto? Sarà pronto quando al centro la temperatura toccherà i 30 gradi. Raffreddatelo velocemente.
Un magatello di vitello
Per la salsa tonnata partite facendo una maionese classica: un filo d’olio, tuorlo e gocce di limone. Mentre sta montando, unite il tonno, che avrete precedentemente frullato insieme ai capperi
Cuocete in forno il peperone rosso e il peperone giallo, privateli della pelle e poi frullateli separatamente per ottenere due salse di colori diversi. A parte frullate anche le acciughe, che vanno ridotte a crema con l’olio.
Prendete una metà dell’arrosto, tritatelo fine fine, ammorbidendolo con qualche cucchiaio di salsa tonnata. Tagliate l’altra metà dell’arrosto a fettine sottilissime, stendetele su un tagliere, farcitele con la salsa tonnata e arrotolatele su sé stesse.
Il piatto va decorato con alcune gocce della salsa gialla e rossa ottenuta dai peperoni. Per finire in bellezza, fate saltare in una padella una manciata di capperi dissalati e fateli cadere a pioggia sul piatto.
Piatti e momenti che hanno allargato la mia vita
a cura di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi