15-10-2019
Plin di finanziera: il piatto dell'autunno di Federico Gallo
I plin e la finanziera sono due piatti ai quali sono sempre stato molto affezionato, in quanto rappresentano le due tradizioni culinarie con le quali sono cresciuto. I Plin di finanziera nascono quindi come il connubio tra la cucina piemontese e quella toscana.
Plin di finanziera
Ricetta per 10 persone
INGREDIENTI
Per l'impasto
125 g di farina “00” 125 g di semola 210 g di tuorlo d’uovo
Per il ripieno
0,5 kg di ripieno “3 arrosti” 100 g di funghi porcini sott’olio 100 g di animelle sbollentate in acqua e aceto 150 g di fegato di vitello 25 g di aceto di vino bianco
Per il ragù
250 g di creste di gallo 50 g di marsala secco 250 g di fondo di vitello 60 g di chiodini sott’olio
Federico Gallo, chef della Locanda del Pilone
Per l’impasto
Impastare i tre ingredienti fino a ottenere un impasto omogeneo. Sottovuotare e lasciare riposare un’ora in frigorifero.
Tagliare a matignon i porcini, le animelle e il fegato. Marinare quest’ultimo con l’aceto e un pizzico di sale per 10 minuti. Unire tutti gli ingredienti in un recipiente e amalgamarli con cura. Lasciare riposare in frigorifero prima di suddividere il ripieno in palline da 10 grammi l’una.
Rosolare le creste di gallo precedentemente sbollentate in acqua salata e acidulata, con olio e burro. Sfumare con il marsala e, una volta evaporato l’alcool, aggiungere sale e un po' di acqua e portare a cottura. Fuori dal fuoco unire il fondo di vitello e i chiodini.
Per completare il piatto
Tirare la pasta ottenendo un velo sottile, adagiarvi sopra le palline di ripieno. Chiudere i ravioli con la classica chiusura “a plin”. Scottare i ravioli in acqua salata per 2 minuti e passare in padella con il ragù. Disporre al centro del piatto.
a cura di
torinese, classe 1987, nell'autunno 2015 è subentrato a Masayuki Kondo, del quale era sous chef, alla Locanda del Pilone di Alba, confermando la stella e ricevendo il premio "Miglior giovane chef" della guida Michelin 2017. Ha fatto lunghe esperienze in Toscana, quindi alla Parolina, ma anche al Villa Crespi, oltre a stage in Messico e Danimarca