15-12-2018
Anatra, zucca e Vermouth: il piatto dell'autunno di Andrea Ribaldone
A Osteria Arborina amiamo cucinare la selvaggina. Questo piatto è realizzato con un germano cacciato, tipico delle nostre zone. Per mantenere il gusto più autentico della carne, cuciniamo il petto d’anatra con una cottura diretta, alla moda antica, dopo aver fatto frollare a lungo la carne. La pelle rilascia il suo grasso naturale che da così un forte sapore alla carne, senza dover aggiungere altri grassi. La carne deve rimanere al rosa, poi viene nappata con il Vermouth, di cui sono un grande fan: è un vino aromatizzato, noi facciamo un ristretto di Vermouth che da alla carne una nota amara. Il Vermouth è fatto mettendo in infusione erbe con spezie e alcol. Il Piemonte e Torino soprattutto sono la patria del Vermouth, si faceva con le uve di moscato nelle zone di Canelli; la mia famiglia - dalla parte di mia mamma - lo commercializzava. Finiamo con la zucca, per dare la nota vegetale.
Anatra, zucca e Vermouth
Ricetta per 4 persone
INGREDIENTI
Per l'impasto
4 petti d’anatra da 220 g ½ l di vermouth 400 g di zucca 1 cucchiaio di pasta di senape
Per il chutney
1 mela cotogna 30 g di cipolla bianca zucchero e aceto a gusto
Andrea Ribaldone con il resident chef dell'Osteria Arborina Umberto Del Nobile
Per questo piatto, utilizzate solo il petto di anatra. Abbrustolite la pelle del petto di anatra in una padella con dell’olio. Togliete dal fuoco il petto di anatra, sgrassate la padella (con un pezzo di scottex, pulite la padella) e mettete del burro. A fuoco vivo e a burro spumeggiante, cuocete il petto di anatra: nappate con il fondo di cottura la carne del petto di anatra finché non arriva al punto di cottura giusto, così da arricchire il sapore della carne. Fate una riduzione del Vermouth. Fate riposare la carne, glassatela poi sotto la salamandra con un pennello con il Vermouth ridotto, fatelo più volte finché non si glassa la pelle del petto di anatra. Tagliate la zucca, cuocetela in forno ricoperta con carta stagnola. Una volta cotta, spolpatela, frullatela e conditela con sale e noce moscata. Sbucciate la mela, pelate la cipolla bianca, dividetela a metà e tagliatela a fette sottili: versate l’aceto nel composto che state realizzando, aggiungete lo zucchero e stufate il tutto. Fate cuocere il tutto a fuoco basso per un'ora dal primo bollore, fino a che non otterrete un composto denso. Per l’impiattamento, allungate con un cucchiaio di acqua la pasta di senape, a ricordare la mostarda.
di
Milanese di nascita, piemontese d’adozione, ha conquistato la sua prima stella Michelin come chef a I Due Buoi di Alessandria, bissata poi nel 2017 con il suo nuovo ristorante Osteria Arborina, a La Morra (Cuneo). Ha guidato per tutto il periodo di Expo Milano 2015 il ristorante Identità Expo San Pellegrino. Oggi è consulente, F&B Consultant e mentor chef di numerose realtà di prestigio.