09-11-2012
Da oggi fino a lunedì 12 novembre ha luogo a Merano (Bolzano) la ventunesima edizione del Merano WineFestival, un grande kermesse testimoniata dai numeri: 60 aziende a bio&dynamica, 300 aziende vinicole nazionali, 20 di viticoltura estrema, 29 produttori emergenti, 100 produttori internazionali fra cui i 26 Chateaux dell’Union des Grands Crus de Bordeaux, 13 produttori di birre artigianali. Numeri che in parte ritroveremo a Milano a febbraio, nei giorni del Milano Food and Wine Festival, da sabato 9 a lunedì 11 febbraio 2013
Dal oggi fino al 12 novembre, un gioiello di stile secessionista come la Kurhaus di Merano sarà il palcoscenico di assaggi eccellenti, straordinarie degustazioni e incontri con wine stars. I numeri che ruotano intorno a questa 21° edizione non tradiscono le aspettative: più di 700 le aziende vitivinicole italiane che hanno inviato i loro prodotti per un totale di 3.000 campioni di vino da selezionare, 8 le commissioni di assaggio al lavoro già da aprile per arrivare a una selezione di 300 aziende vinicole nazionali, 20 di viticoltura estrema, 29 produttori emergenti, 100 produttori internazionali, 13 produttori di birre artigianali. I numeri da soli però non dicono tutto. Un’importante novità introdotta in quest’edizione è rappresentata dalle Mini verticali, ovvero la possibilità per i visitatori di poter degustare i vini selezionati dal Merano Wine Festival in tre, quattro o cinque diverse annate. Una scelta esemplare voluta da Helmuth Köcher, padre della manifestazione, per dare la possibilità di capire un vino ed un vitigno dalla sua evoluzione nel tempo. Il prologo di venerdì 9 sarà invece tutto dedicato a Bio&Dynamica, selezionata rassegna di 60 vignaioli che praticano viticoltura sostenibile e rispettosa della natura.
Helmuth Köcher, fondatore e curatore del Merano Wine Festival
Emozionante il susseguirsi delle verticali a Merano
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
Milanese incastrato dalla Romagna. Copywriter. Vorrebbe invecchiare in una botte di rovere. Twitter @martinolapini