Il Gallo Nero, simbolo indiscusso dell’enologia toscana, torna a far parlare di sé con le nuove annate presentate lo scorso 17 e 18 febbraio nella storica Stazione Leopolda di Firenze. Assaggi che promettono un profondo legame con il territorio e con il Sangiovese nelle sue diverse denominazioni sotto l'egida del Consorzio: Chianti Classico DOCG (annata 2023), Chianti Classico Riserva DOCG (2022) e Chianti Classico Gran Selezione DOCG (2021).
Le tre tipologie del Gallo Nero rispondono a esigenze diverse di consumo e palato, e le nuove uscite includono le varie versioni, ognuna con peculiarità che riflettono al meglio l’unicità delle zone e l’annata di produzione.
L’analisi dei dati relativi al Chianti Classico nell’anno da poco conclusosi ci restituisce il quadro di una denominazione in sostanziale buona salute e, nonostante il 2024 sia stato un anno connotato dall’instabilità del contesto internazionale (con il prolungarsi del conflitto in Ucraina e l’ampliamento degli scontri in Medio Oriente), le marcature dei vini Gallo Nero a fine anno hanno ricevuto un leggero incremento pari al 2,4 %.
Tra le novità della Chianti Classico Collection 2025 la condivisione del Manifesto di Sostenibilità, ossia la visione di un Chianti Classico sostenibile sia come sistema imprenditoriale che come mezzo di salvaguardia del territorio, per poterlo restituire intatto e valorizzato alle generazioni future.

Chianti Classico DOCG Annata 2023
Il Chianti Classico Annata è la versione più giovane e immediata del vino, perfetta per chi cerca freschezza e bevibilità immediata e che risulta - senza dubbio a causa dell’annata - la meno in forma tra tutte. I vini eccellenti tra i 371 campioni vanno, infatti, scovati, frutto di un’annata tra le più difficili e la peggiore dal 2014 in poi. La primavera piovosissima ha richiesto un lavoro più attento e accurato in vigna che, purtroppo, non ha scongiurato la peronospora dovuta anche alle importanti piogge dei mesi di maggio e inizio giugno. Produzione delle uve in calo, vendemmiate a partire da metà settembre fino alla prima decade di ottobre, in generale la struttura è in linea con le precedenti, di discreto equilibrio. Vini dal corretto profilo aromatico, una buona freschezza al palato e tannini coerenti con il racconto fin qui fatto. Un’annata non da aspettare, ma da bere subito e qui vi segnaliamo i migliori Chianti Classico DOCG: Istine 2023, Riecine 2023, Campomaggio 2023, Cigliano di Sopra 2023, Montesecondo 2023, Buondonno 2023, Castello di Monsanto 2023 e poi, grande menzione per il Chianti Classico Tenuta di Carleone 2022 che gioca con un anno di ritardo rispetto ai suoi concorrenti così come il 2022 di Isole e Olena.
Chianti Classico Riserva DOCG, annata 2022
L’andamento climatico ha portato ad avere nel calice un’annata un po’ più “carica” con maggiore profondità e longevità per la Riserva che deve affinare almeno 24 mesi (e non 12 come nella versione precedente) di cui almeno 3 in bottiglia. Struttura più definita, tannini morbidi, è perfetto per accompagnare piatti più ricchi. Il Chianti Classico 2022 si presenta sotto ottimi auspici tra i 194 campioni in degustazione: per quel che riguarda l’andamento stagionale la vendemmia del Sangiovese è iniziata in leggero anticipo (intorno al 10 settembre) e si è chiusa dopo circa un mese. Dai primi assaggi, i vini Chianti Classico 2022 si presentano in generale molto equilibrati, con una forza acida non eccessiva, tannini dolci e maturi. Ci sono piaciuti i Chianti Classico Riserva DOCG di Maurizio Alongi Vigna Barbischio 2022, L’Erta di Radda 2022, Brancaia 2022, Borgo Salcetino Lucarello 2021, Castello di Ama Montebuoni 2021, Badia a Coltibuono 2020 e Castell'in Villa 2019.
Chianti Classico Gran Selezione DOCG, annata 2021
È l'eccellenza del territorio, introdotta ufficialmente nel 2014 che qui viene raccontata con l’annata 2021 destinata a chi desidera un’esperienza enologica di alto livello così come raccontato nei 185 campioni in degustazione. La categoria Gran Selezione rappresenta il vertice qualitativo del Chianti Classico con un affinamento di almeno 30 mesi e un’attenzione particolare alla selezione delle uve che devono provenire esclusivamente da vigneti di proprietà. Complessità aromatica superiore, con note di frutta matura, spezie e legno ben integrate, struttura potente e grande capacità di invecchiamento. L’andamento stagionale dell’annata 2021 è stato abbastanza regolare, le piogge del periodo primaverile hanno permesso un buon sviluppo vegetativo e fornito una riserva idrica importante per affrontare i mesi estivi più siccitosi. I tempi della vendemmia 2021 sono stati in linea con quelli delle ultime annate, con l’inizio della raccolta delle uve di Sangiovese intorno al 20 di settembre. I migliori assaggi del Chianti Classico Gran Selezione DOCG: Tenuta Casenuove 2021, Castello di Fonterutoli 2021, Querciabella 2021 e Castello di Gabbiano 2021.