05-11-2024
Il futuro merita un ritorno al passato. Questa frase offre una sua sferzante bellezza, come un vigneto che guarda al mare. La realtà che diventa metafora, quella dell’azienda La Contralta, e lo fa unendo terra, tradizione, ricerca e poesia. Quella frase viene pronunciata a Milano – allo Spazio The River – dall’agronomo consulente Maurizio Saettini, che accanto a Roberto Gariup, winemaker di questa cantina sarda, ci conduce sul sentiero del Cannonau Doc tra L’Ora Grande e la novità che è L’Ora Costante.
Ma facciamo un passo indietro, a cosa si riferiva Maurizio? Alla tecnica dell’alberello, scelta appunto in omaggio a una radicata saggezza. E a molto di più.
Maurizio Saettini e Roberto Gariup
L’Ora Grande
«L’uva vendemmiata a mano nelle prime ore del mattino viene portata in cantina dove, una volta diraspata e pigiata, viene avviata alla fermentazione alcolica – spiega l’azienda - La fermentazione è svolta a temperatura controllata e dura circa 2 settimane con ripetute follature della massa. A fermentazione ultimata il vino separato dalle bucce viene travasato in vasca di cemento non vetrificato dove svolge la fermentazione malolattica e affina fino a luglio quando viene imbottigliato». In questo vino, i piccoli frutti rossi vedono entrare timidamente in garbo la viola. Colpisce l’eleganza, quella sensazione di tannini che si esprimono con vigore, non con invadenza.
L’Ora Costante
«Si è proceduto con l’avvio di tutti i lavori preparatori, dal movimento della terra, all’escavazione di pozzi per l’irrigazione di soccorso, fino all’impianto delle barbatelle; abbiamo quindi allevato con cura maniacale le viti, fino alla prima vendemmia nel settembre del 2023, alla quale sono seguiti i processi di vinificazione nella nuova cantina di Enas-Loiri» dice Roberto Gariup. Questa vigna vede 10.000 piante e un maestrale che detta le regole, vicino al “monumento naturale” della Roccia.
Un omaggio alla tradizione, sì, ma con valide motivazioni tecnico-scientifiche. È così che le viti coltivate ad alberello crescono poco in altezza e sanno resistere molto meglio all’irruenza del maestrale; anzi vista la densità si instaura una reciproca protezione. Naturale risultato le piante dagli acini con polpa molto concentrata, buccia spessa e resistente, abbondante di sostanze preziose. Le vasche prima citate in cantina sono di cemento non vetrificate per consentire al Cannonau di esprimersi al meglio. Ci vuole tempo, quel tempo celebrato nella poesia di Ungaretti.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
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responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky
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Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo, dando voce a grandi blasoni, insomma delle vere e proprie istituzioni, ma anche a piccole aziende: tutto questo è In cantina.