Situata nella splendida cornice delle colline dell’Ogliastra, la cantina Antichi Poderi Jerzu rappresenta un baluardo della tradizione vinicola sarda: 7 milioni di fatturato, 1,5 milioni di bottiglie e 400 famiglie che si prendono cura di 500 ettari; un lavoro in vigna sartoriale e impervio dovuto a terreni, altezze e vigneti non sempre semplici da raggiungere. Numeri e punti fermi di una cooperativa nata negli anni ‘50 del secolo scorso e che da qualche tempo ha iniziato un percorso per migliorarsi e sviluppare nuovi progetti sempre più ancorati al territorio, oltre che immaginare un futuro ai vertici della qualità in vigna e in cantina.

Le meravigliose colline dell'Ogliastra in Sardegna
La storia di Antichi Poderi Jerzu è strettamente legata al territorio e alla comunità locale: la cooperativa, infatti, è nata dalla volontà di un gruppo di viticoltori di unire le forze per valorizzare il proprio lavoro e migliorare la qualità dei vini prodotti. Siamo in una zona particolarmente vocata per la viticoltura, caratterizzata da terreni calcarei e da un clima mediterraneo, con estati calde e secche e inverni miti; qui i vigneti sono coltivati principalmente con il cannonau, anche se si riscontra una buona ascesa del vermentino che oggi pesa circa il 30% della produzione.
La cantina guidata dal presidente Marcello Usala e dal direttore Franco Usai produce una vasta gamma di vini, che riflettono la ricchezza e la diversità territoriale e puntano sulla sostenibilità nelle sue diverse espressioni: ambientale, economica e sociale. Per Antichi Poderi Jerzu parlare di sostenibilità non significa solo basso impatto ambientale e preservare le risorse naturali, ma vuol dire soprattutto adottare una filosofia di integrazione tra l’essere umano e la natura, volta all’esaltazione del patrimonio ambientale, al sostegno del tessuto economico e della socialità in una delle province tra le meno popolose d’Italia con circa 31 abitanti per chilometro quadrato.

Le nuove botti grandi che sostituiscono le vecchie barrique
Tra i vini più rappresentativi, il Vermentino con il Telavè e Lucean le Stelle (entrambi di annata) e poi i Cannonau nelle diverse versioni: rosato come il golosissimo Isara 2023 e i classici rossi Cinquesse 2020, Is baus 2019 e S’alinu 2019. Tra le novità annunciamo un vino frutto della vendemmia 2022, originario da un vigneto centenario di poco più di un ettaro e 25 quintali di produzione; proprio questo inaugura la nuova linea di botti grandi che sostituiranno le barrique utilizzate fino a oggi. Giovanissimo - giustamente , è un vino che evolverà bene prima di finire in bottiglia e che ben si inserisce nel percorso di questa cooperativa la quale ha fatto della zonazione un punto di forza, dividendo i 500 ettari in 9 macro zone, identificate in base all’omogeneità pedoclimatica.

La cantina di Antichi Poderi Jerzu: dove territorio e arte si uniscono alla piacevolezza del vino. Nella foto le opere di Maria Lai
In cantina spazio anche al territorio, all’arte e alle sue molteplici forme: l’azienda ha infatti ospitato una serie di opere di Maria Lai, tra disegni, sculture e stoffe cucite a 10 anni dalla scomparsa dell’artista, un progetto che insieme alla visione aziendale continua a guardare al futuro con ottimismo, investendo in cultura, ricerca e innovazione.