16-07-2024

Antichi Poderi Jerzu: l'unione fa la forza... e il vino buono

Negli anni '50, nell'Ogliastra, in Sardegna, una cooperativa di viticoltori unisce le proprie forze per valorizzare una regione vinicola affascinante, terra di Cannonau e di Vermentino. Il risultato? 7 milioni di fatturato e oltre un milione di bottiglie

Situata nella splendida cornice delle colline dell’Ogliastra, la cantina Antichi Poderi Jerzu rappresenta un baluardo della tradizione vinicola sarda: 7 milioni di fatturato, 1,5 milioni di bottiglie e 400 famiglie che si prendono cura di 500 ettari; un lavoro in vigna sartoriale e impervio dovuto a terreni, altezze e vigneti non sempre semplici da raggiungere. Numeri e punti fermi di una cooperativa nata negli anni ‘50 del secolo scorso e che da qualche tempo ha iniziato un percorso per migliorarsi e sviluppare nuovi progetti sempre più ancorati al territorio, oltre che immaginare un futuro ai vertici della qualità in vigna e in cantina.

Le meravigliose colline dell'Ogliastra in Sardegna

Le meravigliose colline dell'Ogliastra in Sardegna

La storia di Antichi Poderi Jerzu è strettamente legata al territorio e alla comunità locale: la cooperativa, infatti, è nata dalla volontà di un gruppo di viticoltori di unire le forze per valorizzare il proprio lavoro e migliorare la qualità dei vini prodotti. Siamo in una zona particolarmente vocata per la viticoltura, caratterizzata da terreni calcarei e da un clima mediterraneo, con estati calde e secche e inverni miti; qui i  vigneti sono coltivati principalmente con il cannonau, anche se si riscontra una buona ascesa del vermentino che oggi pesa circa il 30% della produzione.

La cantina guidata dal presidente Marcello Usala e dal direttore Franco Usai produce una vasta gamma di vini, che riflettono la ricchezza e la diversità territoriale e puntano sulla sostenibilità nelle sue diverse espressioni: ambientale, economica e sociale. Per Antichi Poderi Jerzu parlare di sostenibilità non significa solo basso impatto ambientale e preservare le risorse naturali, ma vuol dire soprattutto adottare una filosofia di integrazione tra l’essere umano e la natura, volta all’esaltazione del patrimonio ambientale, al sostegno del tessuto economico e della socialità in una delle province tra le meno popolose d’Italia con circa 31 abitanti per chilometro quadrato.

Le nuove botti grandi che sostituiscono le vecchie barrique

Le nuove botti grandi che sostituiscono le vecchie barrique

Tra i vini più rappresentativi, il Vermentino con il Telavè e Lucean le Stelle (entrambi di annata) e poi i Cannonau nelle diverse versioni: rosato come il golosissimo Isara 2023 e i classici rossi Cinquesse 2020, Is baus 2019 e S’alinu 2019. Tra le novità annunciamo un vino frutto della vendemmia 2022, originario da un vigneto centenario di poco più di un ettaro e 25 quintali di produzione; proprio questo inaugura la nuova linea di botti grandi che sostituiranno le barrique utilizzate fino a oggi. Giovanissimo - giustamente , è un vino che evolverà bene prima di finire in bottiglia e che ben si inserisce nel percorso di questa cooperativa la quale ha fatto della zonazione un punto di forza, dividendo i 500 ettari in 9 macro zone, identificate in base all’omogeneità pedoclimatica.

La cantina di Antichi Poderi Jerzu: dove territorio e arte si uniscono alla piacevolezza del vino. Nella foto le opere di Maria Lai

La cantina di Antichi Poderi Jerzu: dove territorio e arte si uniscono alla piacevolezza del vino. Nella foto le opere di Maria Lai

In cantina spazio anche al territorio, all’arte e alle sue molteplici forme: l’azienda ha infatti ospitato una serie di opere di Maria Lai, tra disegni, sculture e stoffe cucite a 10 anni dalla scomparsa dell’artista, un progetto che insieme alla visione aziendale continua a guardare al futuro con ottimismo, investendo in cultura, ricerca e innovazione.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

Salvo Ognibene

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Salvo Ognibene

nato in Toscana ma cresciuto a Menfi (Agrigento), ama la pasta, la bici e la Sicilia. È laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna ed ha conseguito due master di cui uno in Marketing digitale alla LUMSA. Sommelier e giornalista, si occupa di comunicazione con attività di ufficio stampa e pr. Degustatore e collaboratore di guide enogastronomiche, è autore di 5 libri

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