Felice Sgarra
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Le vigne storiche di Bentu Luna: le piante possono arrivare anche a 115 anni di età
Le vecchie viti e un territorio unico, per quello che sembra un viaggio nel passato, in un’area rurale dove sembra che il tempo si sia fermato.
Bentu Luna è il nuovo progetto enologico di Gabriele Moratti guidato dall’AD Gian Matteo Baldi al centro della Sardegna, i cui venti riecheggiano nel nome stesso della tenuta e nel ricordo della passione per la barca vela di suo padre Gian Marco. La cantina ha sede a Neoneli, in provincia di Oristano, mentre l’intero progetto si sviluppa tra il Mandrolisai e il Barigadu, province di Oristano e Nuoro.
Un patrimonio da conservare
Il paesaggio policolturale del Mandrolisai è uno dei quattordici in Italia iscritti al Registro nazionale dei Paesaggi rurali d’interesse storico, l’unico della regione, in virtù del fatto che negli ultimi 200 anni la destinazione del suolo è rimasta invariata. I vigneti si trovano su un altipiano che va dai 350 ai 700 metri di altitudine, il cui terreno si presenta con una composizione antica e variegata, tra il granitico e il sabbioso.
La cantina di Bentu Luna
Ciascuna particella è vinificata separatamente all’interno di vasche in cemento crudo di piccole dimensioni, così da rispettare le specificità di ogni microzona. Tutti i vini sono a fermentazione spontanea.
Quattro dei cinque vini prodotti
L'amministratore delegato Gian Matteo Baldi
Bentu Luna è un progetto ambizioso: guarda al futuro, con radici (letteralmente) nella storia. Quale è il vostro obiettivo? Perché proprio in Sardegna? La Sardegna è stata un’opportunità nata da un grande amore nei confronti di questa isola. Poi non casualmente è anche la culla della cultura vitivinicola del Mediterraneo, come dimostrano le ultime scoperte archeologiche: una cultura ancestrale tramandata quasi intatta in tremila anni.
L'interno della cantina, con le vasche per la fermentazione
La Sardegna ha sempre avuto grandi potenzialità, ma forse non le ha mai sfruttate da un punto di vista dell’immagine. Il vostro progetto, in tal senso, può essere considerato un cambio di prospettiva? Direi certamente di sì. Il cambio di prospettiva consiste nel costruire un’immagine vera di ciò che realmente è la cultura vitivinicola sarda piuttosto che l’adattamento a un modello internazionale e omologato di storytelling.
Gli antichi alberelli in Sardegna
Parlando proprio di futuro, dopo un primo anno da Cantina Emergente 2022. Quali sono i prossimi passi e i progetti per il futuro? Dopo un traguardo importante e raggiunto in tempi brevi come il riconoscimento del Gambero Rosso, si alza subito l’asticella delle aspettative. Intendiamo sviluppare la distribuzione con lo stesso passo, affrontandola con impegno e coraggio, perché anche distribuire e vendere i vini Bentu Luna significa diffondere le finalità di questo progetto.
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
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