27-03-2025

Tenuta Maryamado: storia, cultura, vini e oli sui Colli Fiorentini

Un progetto enologico curato da Luca D'Attoma, 200 ettari con vigneti storici di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot, affiancati da 3.800 olivi secolari

Siamo sui Colli Fiorentini, dove sorge la Tenuta Maryamado collocata in 200 ettari di boschi, terreni agricoli per la coltivazione di cereali, frutta, ortaggi, oltre a 3.800 olivi secolari, senza scordare ben 30 ettari di vigneti distesi su due anfiteatri naturali che delimitano la proprietà.

Una parte di vigne storiche, in prevalenza di Sangiovese, ma anche vigneti ventennali di Cabernet Sauvignon e Merlot.

Come ci ha raccontato il noto enologo toscano Luca D'Attoma: «Quando si vogliono fare dei grandi vini la regola insindacabile è l'equilibrio partendo dalla maturazione delle uve, per esempio». Certo questo progetto vede protagonisti anche uve da vitigni autoctoni per eccellenza come Colorino e Canaiolo. Vigne con radici ben piantate in terreni argillosi, sabbiosi e soprattutto ciottolosi. Singolari le esposizioni che verso Sud hanno altitudini comprese tra i 250 e 370 m.s.l.m..

Ad affiancare il lavoro enologico e tecnico c'è una giovane professionista del settore di origine argentina: Andrea Rojas Sanchez. Vini che hanno debuttato a Milano presso il ristorante di Andrea Aprea. La creatività dello chef ha accompagnato i calici creando un percorso gustativo ideale per accostare i vini della Tenuta svelando un filo conduttore fatto di eleganza, autenticità e audacia. Un vero e proprio recupero dell'antica Tenuta di Bonorlo appartenuta alla nobile famiglia Guicciardini per creare dei vini di terroir.

Una visione in D'Attoma con il massimo rispetto tra suolo, vite e microrganismi con pochi interventi, massimizzando la qualità. Approccio di parcellizzazione e vinificazioni separate con un controllo maniacale dei dettagli.

Tenuta Maryamado ambisce a diventare una Fattoria Toscana 3.0 intrisa di modernità, bellezza e visione personale di Maryam ed Emad Khashoggi, un imprenditore franco-arabo noto per il suo lavoro come immobiliarista di lusso. Vini, oli, orti e giardini rendono questa tenuta singolare per estensione e collocazione geografica sulle colline di San Casciano. I vini sono il progetto che D'Attoma ha voluto svelare con 4 etichette che esprimono nei calici la vocazione dei terroir da cui provengono. Ecco le nostre note a margine:

Bonorlo 2021, Igt Toscana Rosso, blend di Cabernet Sauvignon e Merlot provenienti da vigneti ventennali. Rosso fresco e complesso con un alto potenziale di elevazione nel tempo.
Arali 2021, Igt Toscana Rosso, 85% Sangiovese con tocco di Colorino. Rosso dalle note pepate e un finale complesso in continua evoluzione.
Fonteboni 2021, Igt Toscana Rosso, un Rosso contemporaneo composto da Sangiovese, Canaiolo, Merlot e un tocco di Cabernet Sauvignon. Una selezione di uve provenienti da vigne di età media tra i 20 e i 50 anni che affina per sedici mesi tra vasche di cemento e barriques.
Rosé & Me 2024, Igt Toscana Rosato. Un Syrah in purezza davvero molto interessante per appena 3mila bottiglie. Freschezza e frutto cattura le papille gustative per un forte equilibrio gusto-olfattivo sorprendente per palette aromatica e stabilità del colore.


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Cinzia Benzi

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Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

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