20-09-2023
L’associazione Verduno è Uno ha coinvolto 17 produttori (su 19) di Verduno Pelaverga Doc
Sono ben 17 (su un totale di 19) i produttori che hanno risposto all’appello dell’associazione Verduno è Uno, per organizzare il primo evento interamente dedicato alla denominazione più piccola delle Langhe: il Verduno Pelaverga Doc, che, con una produzione di appena 200mila bottiglie totali, in pochi anni ha destato l’interesse dei critici e degli appassionati a livello internazionale, per la qualità e la personalità dei suoi vini.
Una degustazione unica nel suo genere, nel paese di cui porta il nome, per esplorare questa denominazione, il suo vitigno, il Pelaverga Piccolo (del tutto differente dal Pelaverga Grosso del Saluzzese, ammonisce il giornalista Ian D’Agata), e il territorio di produzione, situato tra i comuni di Verduno, Roddi e La Morra. Ed è così che, davanti a 17 vini che condividono un ammirabile rispetto per il vitigno e una simile filosofia di produzione, scopriamo che il Verduno Pelaverga è, sì, uno, ma anche centomila.
Questo vitigno semi-aromatico (aromatico è, ad esempio, il Gewürztraminer, altro semi-aromatico il Syrah), si caratterizza per il colore rubino molto chiaro nel bicchiere, le note speziate e floreali, e lo spiccato sentore pepato. A partire da questa brillante personalità, tuttavia, sono i suoli e il clima, come ci ricorda il geo-agronomo Edmondo Bonelli, insieme alle scelte del produttore, a influire sul risultato finale, donandoci così un ricchissimo ventaglio di espressioni.
Le marne
Le etichette in assaggio
Coloro che invece amano vini più decisi e corposi apprezzeranno le bottiglie di Diego Morra, che pure non manca di un piacevole profilo floreale, di Ascheri, caratterizzato da note di spezie dolci, e l’esuberante Arnaldo Rivera, con un peculiare sentore di fragola. Altri produttori sono stati in grado di trasmettere ai loro Verduno Pelaverga la firma stilistica della cantina. Così Scarpa e Poderi Einaudi, che hanno voluto arricchire la loro linea con un vitigno a cui erano particolarmente affezionati.
Il test
La scelta migliore per tutti? Quella di prendersi il tempo di esplorare questo vino attraverso tutte le espressioni dei suoi eccellenti e promettenti produttori. Avrete modo di divertirvi grazie alla sua versatilità negli abbinamenti gastronomici – avete mai provato il sorbetto al Pelaverga della Sbornia di Verduno? - e affinare il vostro gusto personale per questa curiosa denominazione, tutta da scoprire.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
nata nelle Langhe con animo cosmopolita. Ama viaggiare e scoprire il mondo del vino e vini del mondo, sua grande passione. Laureata in Lettere e Management dell’Arte. Studia a Londra per il diploma Wset
Luca Currado Vietti ed Elena Penna insieme ai figli Giulia e Michele
La splendida sala del ristorante Visione Restuarant&Living in località Tre Stelle (Cuneo)
Assaggio tricolore di burri di bufala, straordinari, al nuovo L'Orangerie del relais Le Due Matote, nelle Langhe, chef Roberto Di Pinto e Luca La Peccerella. I burri sono rispettivamente al basilico, al fieno affumicato (clamoroso) e al pomodoro. Foto Tanio Liotta