Corrado Sanelli
Melanzane alla Parmigianadi Andrea Berton
In cantina 20 anni di Triple A, il progetto ideato da Luca Gargano, presidente Velier
Tra le alture del Chianti e a pochi chilometri da Siena, sorge San Felice con il suo splendido Borgo nel comune di Castelnuovo Berardenga, oggi punto di riferimento dell'azienda toscana (di proprietà del gruppo Allianz dal 1978) che insieme alle tenute di Campogiovanni a Montalcino e Bell’Aja a Bolgheri raccontano un’idea collettiva di vino contemporaneo da 188 ettari, applicando il principio della viticoltura rigenerativa, autosufficiente dal punto di vista energetico e attenta alla tutela della biodiversità.
Proprio il Pugnitello (chiamato così per la forma del suo grappolo che richiama ad un piccolo pugno), riscoperto e studiato in collaborazione con le Università di Firenze e Pisa nei vigneti sperimentali di San Felice (Vitiarium), è il frutto concreto di decenni di ricerca e sperimentazione tesa a salvare e valorizzare il patrimonio genetico della viticoltura toscana con oltre 270 vitigni destinati all’estinzione.
Qui ben si inserisce l’altra proposta dei ristoranti, quello de Il Poggio Rosso, con una Stella Michelin (la guida 2023 ha assegnato anche la stella verde per la Gastronomia Sostenibile e il bel progetto dell’Orto Felice) guidato dall’executive chef Juan Camilo Quintero sotto lo sguardo discreto del pluristellato Enrico Bartolini (Carlo Passera ne ha scritto recentemente qui).
Nel corso della degustazione abbiamo avuto modo di assaggiare anche un’edizione limitata in sole 300 bottiglie del Brunello di Montalcino 2010 Le viti del 1976, prodotto anche nel 2007. Un vino davvero prezioso intriso di grande complessità aromatica, eleganza e concentrazione: profumi ampi e complessi che spaziano da foglie di tè e tabacco a frutti rossi e spezie. Avvolge il palato con tannini ricchi e setosi e fornisce un finale lungo, un vino di altissimo calibro che può sfidare il tempo.
nato a Livorno e cresciuto a Menfi (Agrigento), ama la pasta, la bici e la Sicilia. Crede nelle isole perché inventano il mare e nelle bollicine perché esaltano la bellezza. Si occupa di comunicazione digitale e social network. E' autore di 5 libri
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Antonio Guerra, chef del ristorante Vitique, con il resident chef di Identità Golose Milano, Edoardo Traverso
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo