Giovanni Passerini
Mandorle di scampidi Enrico Bartolini
IG2023: signore e signori, la rivoluzione è servita Identità di Gelato: rivoluzione del sottozero
Giuseppe Cipolla. Lavorava in città, l'ha lasciata (senza rimpianti) per dedicarsi completamente alla sua passione per la vitivinicoltura, che dopo studio, prove e tentativi, è diventata un mestiere
“Cede la strada agli alberi” Giuseppe Cipolla, vignaiolo per vocazione nell’entroterra sicano tra le contrade Le Robbe e Passofonduto, un lembo di terra non lontano dalla Valle del Platani, nelle campagne di Agrigento. In questo segmento di Sicilia preistorico e provinciale la luce è potenziata dalla rifrazione sui suoli bianchissimi dove affiorano marna e gesso, in sottofondo la voce del fiume che si ingrossa mentre s’approssima a fine corsa verso quel mare dal profumo d’Africa.
Il titolo della raccolta di poesie dello scrittore e paesologo Franco Arminio cattura la gentilezza e la resilienza praticata dal neoproduttore agrigentino: gli alberi della similitudine sono quelle viti allevate ad alberello e impiantate a una a una saldamente ai quei suoli calcarei argillosi che storicamente sono state cave solfifere, pascoli e seminativi.
I vigneti di Passofonduto
L’asperità del terreno geologicamente segnato dalla morfologia dei calanchi e dai blocchi di sale, argilla e calcare è anche una ricchezza facile da ritrovare nella complessità dei vini artigianali di Passofonduto. I vitigni sono gli autoctoni della tradizione siciliana: nero d’avola, grillo, catarratto, e lo stile è quello spirito libero ed eclettico che distingue il produttore.
Giuseppe Cipolla all'opera
classe 1979, nata all’ombra del vulcano, il vino e la biodiversità dell’Etna sono i primi naturali contatti con il mondo enologico che la travolge e la appassiona sin da piccola. Giornalista, Donna del Vino e sommelier con un palato goloso e curioso che la spingono verso viaggi del gusto, nei quali a essere assaporato è anche il paesaggio
Da sinistra, l'imprenditore Antonio Magistro, proprietario assieme alla sua famiglia del ristorante Pepe Rosa a Capo d'Orlando Marina (Messina), al centro lo chef Domenico Perna, nuovo prezioso acquisto e, a destra, Giuseppe Migliazzo, responsabile della cantina
Lo chef ospite Camiolo col team di Identità Golose Milano capitanato da Edoardo Traverso
Tra le specialità che si potranno assaggiare durante le due cene, la Linguina con pistacchio di Raffadali, bottarga di tonno rosso di Favignana e zenzero. Per non perdere questa occasione unica, clicca qui
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo