18-06-2020
Tenuta Artimino si rilancia e punta tutto sul Carmignano
Credere in un vino per certi versi dimenticato. E provare a rilanciarlo, a valorizzarlo. Il Carmignano è uno dei vini italiani più antichi, dalla grande storia, ma forse è anche uno dei meno conosciuti. Anche perché questo denominazione, ricordiamo che si tratta di un vino Docg, è proposta al momento solo da 11 produttori.
Annabella Pascale, milanese di nascita, ha preso in mano le redini dell’azienda di famiglia, la Tenuta Artimino, nel 2013 e da allora ha cercato di focalizzarsi proprio sul Carmignano, anche perché si tratta di un prodotto che ha una storia da raccontare. Ci troviamo in provincia di Prato e proprio in queste zone ci sono stati alcuni ritrovamenti di vasi di vino all’interno di alcune tombe etrusche.
Annabella Pascale ha preso in mano le redini dell'azienda dal 2013
Ma c’è un’altra curiosità: Tenuta Artimino ha uno strettissimo legame con il ciclismo. «Nostro nonno era ligure ed era un famoso ciclista: Giuseppe Olmo. Successivamente iniziò a costruire biciclette, con il marchio Olmo che è diventato famoso in tutto il mondo. È un’azienda che funziona tuttora».
L’idea è quella di utilizzare le botti grandi per il Sangiovese, mentre utilizzare le barriques per i vitigni internazionali.
Le botti di affinamento dell'azienda
Il Carmignano Docg è il Poggilarca, anche in questo caso con Sangiovese in prevalenza con Cabernet Sauvignon e Merlot a completamento: affinamento di 10 mesi in botte e almeno 4 in bottiglia. Si tratta di un vino che mantiene un’ottima bevibilità, ma che dimostra come il Carmignano possa avere stoffa da vendere anche per il futuro.
I vini della Tenuta Artimino
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
Raffaele Bonivento
L’idea di Appius è una sintesi di acini selezionati provenienti dai vigneti storici del comune di Appiano che in latino fa Appius
Davide Canina e Monica Pedrotto